Francesco Martire | |
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Deputato del Regno d'Italia | |
Legislatura | IX, X, XI, XII, XIII |
Sito istituzionale | |
Sindaco di Pedace | |
Durata mandato | 1876 - 1881 |
Francesco Martire[1] (Pedace, 8 febbraio 1826 – Cosenza, 27 febbraio 1887) è stato un politico italiano.
Si laureò in Giurisprudenza ed in Lettere e Filosofia all'Università di Napoli. Dal 1864 fu socio ordinario dell'Accademia Cosentina.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Discendeva da Lorenzo Martire, alto ufficiale borbonico che resistette valorosamente ai francesi nel XVIII secolo e fu protagonista della reazione borbonica nel 1799 al seguito del cardinale Ruffo e contro la Repubblica Partenopea[2][3]'.
Nel 1865 venne eletto deputato tra i banchi della sinistra. Il suo impegno al parlamento italiano durò tre legislature. Fu promotore e presidente per la sottocommissione per la discussione della legge sulla Sila. Condusse ricerche di carattere storico-giuridico sfociate nel volume La Sila di Calabria (Le Monnier, 1886). Inoltre portò in parlamento il problema della viabilità e delle ferrovie silane[4]. A lui infatti si deve la realizzazione della ferrovia Cosenza-Sibari. Si occupò anche della soppressione degli ordini religiosi e della conseguente devoluzione del loro patrimonio allo Stato[5].
Fu sindaco di Pedace e nel 1876, con l'avvento della sinistra al potere, divenne sindaco di Cosenza[6]. Restò in carica fino al 1881. Come primo cittadino ricostruì il ponte Alarico e nel 1878, durante il suo mandato, la città fu dotata di illuminazione a gas[7]. Fu avvocato di fama al foro di Cosenza per lunghi anni.
Fu giornalista e scrittore. Collaborò a Il Fanfulla di Roma e al Rigenerato. Fondò e diresse il Corriere della Calabria (1863-1867); molto nota la sua acerrima polemica con don Vincenzo Padula sulle pagine de Il Bruzio, che lo accusò di collusione con il brigantaggio[8]. Fu redattore del periodico La Libertà dal 1863 al 1867 e negli ultimi anni della sua vita diresse il periodico satirico L'Abate Gioacchino (1882-1887)[9].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dal sito della Camera dei Deputati
- ^ Archivio di Stato di Cosenza, Regia Udienza Provinciale, B 1
- ^ I luoghi, la storia, le opere, i giorni di un paese presilano: Pedace, Scuola Media Statale Pedace, 1987. pag 16
- ^ Filippo Martire-Francesco Martire, Quaderni Silani, maggio 1984
- ^ Cosenza e i Cosentini - Luca Addante, Ed. Rubbettino
- ^ Il popolo cosentino e il suo territorio: da ieri a oggi, di Riccardo Giraldi. Pg. 225
- ^ Il Dizionario Bibliografico Geografico Storico della Calabria, a cura di Gustavo Valente
- ^ Giuseppe Abbruzzo, Il Bruzio deve tacere, Quaderni della Fondazione Padula, Acri, 2002
- ^ Pedace. La sua storia La sua cultura La sua tradizione La sua gente. 2004
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Francesco Martire, su storia.camera.it, Camera dei deputati.