Fortunale | |
---|---|
La Fortunale fotografata nel 1947 | |
Descrizione generale | |
Tipo | torpediniera di scorta |
Classe | Ciclone |
Proprietà | Regia Marina Voenno-morskoj flot |
Costruttori | CRDA, Trieste |
Impostazione | 9 maggio 1941 |
Varo | 18 aprile 1942 |
Entrata in servizio | 16 agosto 1942 |
Radiazione | 1949 |
Destino finale | ceduta all’URSS nel 1949 ed incorporata nella Marina sovietica come Letnyj, affondata come nave bersaglio durante un’esercitazione |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | standard 1160 t carico normale 1652 t pieno carico 1800 |
Lunghezza | 87,75 m |
Larghezza | 9,9 m |
Pescaggio | 3,77 m |
Propulsione | 2 caldaie 2 turbine Tosi potenza 16.000 hp 2 eliche |
Velocità | 26 nodi (48,15 km/h) |
Autonomia | 2800 miglia nautiche a 14 nodi 800 miglia nautiche a 22 nodi |
Equipaggio | 7 ufficiali, 170 tra sottufficiali e marinai |
Armamento | |
Armamento | |
dati presi principalmente da Warships 1900-1950., Regiamarina. URL consultato il 26 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2012). e Trentoincina. | |
voci di navi presenti su Teknopedia |
La Fortunale è stata una torpediniera di scorta della Regia Marina.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Moderna unità della classe Ciclone, progettata appositamente per la scorta dei convogli lungo le insidiate rotte per il Nordafrica, la torpediniera entrò in servizio nell'agosto 1942. Divenuta operativa nell'autunno dello stesso anno, la nave ebbe un intenso impiego in missioni di scorta tra Italia, Grecia, Libia e Tunisia[1].
Il 12 dicembre 1942 la Fortunale affondò con le proprie cariche di profondità, in posizione 40°29' N e 14°20' E (a sudest di Capri) il sommergibile britannico P 222, che aveva attaccato il convoglio che la torpediniera stava scortando nel golfo di Napoli; non vi furono superstiti tra i 47 membri dell'equipaggio del sommergibile (ragion per cui non è possibile avere l'assoluta certezza dell'affondamento)[1][2][3].
Il 17 febbraio 1943 la torpediniera stava scortando il piroscafo merci XXI Aprile da Palermo a Tunisi quando il trasporto, alle 18.53, tre miglia a nord di Capo San Vito Siculo, fu silurato dal sommergibile britannico Splendid e saltò in aria[4]; la Fortunale individuò il sommergibile britannico permettendo così di contrattaccare[1], senza però riuscire ad affondare l'unità subacquea nemica.
Il 24 febbraio 1943 la Fortunale salpò da Biserta per scortare a Napoli, insieme alle gemelle Animoso e Monsone, i piroscafi Alcamo, Chieti e Stella di ritorno in Italia: tuttavia nella notte tra il 24 ed il 25 il convoglio fu attaccato dall'aria e l’Alcamo, immobilizzato da un primo siluro all'1.30 e colpito da una seconda arma e da bombe alle 3.15, s'inabissò nel punto 39°14' N e 12°30' E[5]. Durante l'attacco un aerosilurante Bristol Beaufort del 39° Squadron precipitò in mare e tre membri del suo equipaggio furono tratti in salvo dalla Monsone, che li trasportò poi a Napoli[6].
In seguito alla proclamazione dell'armistizio la Fortunale, il 9 settembre 1943, riparò a Portoferraio, dove erano confluite numerose torpediniere, corvette ed unità minori ed ausiliarie provenienti dai porti del Tirreno[7]. Nel mattino dell'11 settembre la nave lasciò Portoferraio insieme ad altre sei torpediniere (tra cui le gemelle Aliseo, Indomito, Animoso ed Ardimentoso) e diresse per Palermo, porto controllato dagli Alleati, dove il gruppo arrivò alle dieci del mattino del 12 settembre[7][8]. Le navi rimasero in rada dal 12 al 18 settembre, giorno in cui entrarono in porto e ricevettero acqua e provviste da parte degli statunitensi[7]. Il 20 settembre 1943 la nave lasciò il porto siciliano insieme a svariate altre unità e si portò a Malta[8], dove consegnò parte dei viveri ricevuti alle altre navi italiane già giunte nell'isola[7]. Il 5 ottobre la Fortunale, le sue gemelle ed altre tre torpediniere lasciarono Malta e rientrarono in Italia[8].
La nave ebbe largo impiego in missioni di scorta anche durante la cobelligeranza (1943-1945)[1].
Dopo il termine del conflitto il trattato di pace assegnò la Fortunale, così come alcune altre unità della sua classe, all'Unione Sovietica: contrassegnata Z 17, la torpediniera venne consegnata ai sovietici ad Odessa il 1º marzo 1949[1].
Sotto la nuova bandiera la nave prese il nome di Letnyj (in cirillico Лётный); impiegata principalmente a scopo addestrativo, fu posta alle dipendenze della 78ª Brigata di addestramento[9]. Successivamente, privata dell'armamento (30 dicembre 1954) e riclassificata come nave bersaglio, fu ridenominata CL 59[9].
Il 29 dicembre 1959 la CL 59 fu colpita da un missile durante un'esercitazione ed affondò nel Mar Nero[9].
Comandanti
Tenente di vascello Umberto Manacorda (nato a Roma il 26 ottobre 1913) (12 dicembre 1942 - gennaio 1943)
Capitano di corvetta Domenico D'Elia (nato a Pisa il 19 giugno 1909) (1 aprile - settembre 1943)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e Torpediniera Fortunale..
- ^ Royal Navy losses in World War 2 - Submarines..
- ^ Allied Warships of WWII - Submarine HMS P 222 - uboat.net..
- ^ Notarangelo Pagano, p. 514.
- ^ Notarangelo Pagano, p. 15.
- ^ airman191570 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2010)..
- ^ a b c d 7-12 settembre 1943 - Lo Stato in fuga..
- ^ a b c Joseph Caruana, Interludio a Malta, in Storia Militare, n. 204, settembre 2010.
- ^ a b c Sergej Berežnoj, traduzione e annotazioni: Erminio Bagnasco, Navi italiane all'URSS, in Storia Militare, n. 23, agosto 1995, pp. 24–33, ISSN 1122-5289 ..
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Rolando Notarangelo e Gian Paolo Pagano, Navi mercantili perdute, Roma, Ufficio Storico Marina Militare, 1997, ISBN 978-88-98485-22-2.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Fortunale