Flagstaffite | |
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Classificazione Strunz (ed. 10) | 10.CA.10[1] |
Formula chimica | C10H22O3[1][2][3] |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | trimetrico |
Sistema cristallino | ortorombico[1][2][3] |
Classe di simmetria | piramidale[2] |
Parametri di cella | a=18,60, b=23,00, c=10,86, Z=16, V=4645,91[2][3] |
Gruppo puntuale | mm2[2] |
Gruppo spaziale | F dd2[2][3] |
Proprietà fisiche | |
Densità | 1,09 (misurata)[2][3] g/cm³ |
Sfaldatura | indistinta secondo {110}[2][3] |
Colore | incolore[3] |
Lucentezza | resinosa[2] |
Opacità | trasparente[2] |
Striscio | bianco[2] |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
La flagstaffite è un minerale descritto nel 1920 in base ad un ritrovamento avvenuto nei pressi dei San Francisco Peaks a nord di Flagstaff in Arizona, Stati Uniti d'America, il nome è stato attribuito in riferimento alla località di ritrovamento[3] Trattasi di un monoidrato della cis-terpina.[3][4].
Questo minerale è fortemente piroelettrico[3].
Morfologia
[modifica | modifica wikitesto]La flagstaffite è stata scoperta sotto forma di cristalli ben formati prismatici.[2][4].
Origine e giacitura
[modifica | modifica wikitesto]La flagstaffite è stata trovata all'interno di tronchi fossilizzati, originariamente trovati presso Flagstaff in Arizona[4]. Si trova anche fra i detriti alluvionali portati a valle dalle montagne vicine e in tronchi d'albero sepolti.[1]
Proprietà chimico-fisiche
[modifica | modifica wikitesto]- Peso molecolare = 190,28 grammomolecole[2]
- Composizione chimica[2]:
- Idrogeno 11,65 %
- Carbonio 63,12 %
- Ossigeno 25,22 %
- Densità di elettroni: 1,21 g/c³[2]
- Indici quantici[2]:
- Indici di fotoelettricità[2]:
- PE = 0,19 barn/elettroni
- ρ= 0.23 barn/c³
- Indice di radioattività: GRapi = 0 (Il minerale non è radioattivo)[2].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d (EN) Flagstaffite mineral information and data, su mindat.org. URL consultato il 5 marzo 2013.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r (EN) Scheda del minerale su webmineral.com, su webmineral.com. URL consultato il 5 marzo 2013.
- ^ a b c d e f g h i j (EN) Michael Fleischer, New mineral names (PDF), in American Mineralogist, vol. 50, 1965, pp. 2096-2111. URL consultato il 5 marzo 2013.
- ^ a b c Carlo Maria Gramaccioli, Flagstaffite in "Come collezionare i minerali dalla A alla Z", pag. 789, Peruzzo editore (1988), Milano
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Flagstaffite
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Webmineral.com.
- (EN) Mindat.org.