La fiera di San Marco era un'antica fiera che si teneva annualmente, il 25 aprile, nella città di Altamura. Nacque negli ultimi anni del XIII secolo e durò, seppur non ininterrottamente, fino alla fine del XVIII secolo; è stata definita «una delle fiere più importanti della Terra di Bari».[1]
Non si possiedono informazioni certe riguardo a chi istituì la fiera, nonché ai motivi e alla data esatta di istituzione; Gennaro Serena di Lapigio (1937), probabilmente basandosi su documenti non giunti fino a noi, affermò che la fiera era stata istituita da Carlo II d'Angiò negli ultimi anni del Duecento.[2][3] Nel 1691, a causa della peste, la fiera si tenne a Matera.[4]
Il borgo di San Marco
[modifica | modifica wikitesto]La fiera aveva luogo nello spiazzo fortificato limitrofo alle mura cittadine e noto come "borgo di San Marco" (planitio S. Marci); esso era situato nella zona esterna a Porta Matera e raccoglieva anche i contigui conventi di San Domenico e Sant'Antonio; all'interno vi era anche una chiesa medievale intitolata a San Marco Evangelista poi andata distrutta e dalla quale prese il nome lo spiazzo.[1]
È stato ipotizzato da taluni studiosi che il muro di protezione avesse la funzione di proteggere oppure, ad ogni modo, che fosse funzionale alla periodicità della fiera; essa aveva luogo in un periodo dell'anno in cui si tenevano anche altre fiere nei paesi limitrofi, cioè la "fiera di San Giorgio" a Gravina in Puglia e la "fiera di San Leone" a Bitonto e questo generò alcune divergenze, in particolare nel XVI secolo.[1] In particolare la fiera di San Giorgio uscì vincitrice anche grazie alla protezione di Gravina in Puglia da parte degli Orsini.[5]
Degna di nota è anche una "gara d'aratura" che si teneva nel giorno della festa di San Marco. Tale gara consisteva in una gara di aratri i quali partivano alle prime luci dell'alba da punti diversi della campagna in direzione della piana di San Marco e vinceva chi tracciava il solco più dritto, il quale raggiungeva lunghezze consistenti.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giuseppe Pupillo e Operatori C.R.S.E.C. BA/7, Altamura, immagini e descrizioni storiche (PDF), Matera, Antezza Tipografi, 2017, ISBN 9788889313282. URL consultato il 21 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2018).
- Tommaso Berloco, Le chiese di Altamura - (IX) S. Antonio da Padova ed il Convento dei Padri Minori Conventuali, già S. Marco, (non più esistenti) e San Francesco da Paola dei Mari, in Altamura - Bollettino dell'Archivio - Biblioteca - Museo civico, n. 15, 1973, pp. 180-261.
- Gennaro Serena di Lapigio, La fiera, l’epico Maggio, la Corte d’Appello, un altro musicista altamurano, Napoli, 1937, pp. 7–19.
- Francesco Paolo Volpe, Memorie storiche, profane e religiose sulla città di Matera (PDF), 1818, p. 102.