Fiat Freemont | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | FIAT |
Tipo principale | Crossover SUV |
Produzione | dal 2011 al 2015 |
Sostituisce la | Fiat Ulysse |
Euro NCAP (2011[1]) | |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e massa | |
Lunghezza | 4910 mm |
Larghezza | 1880 mm |
Altezza | 1720 mm |
Passo | 2890 mm |
Massa | 1874 kg |
Altro | |
Assemblaggio | Toluca (Messico) |
Stile | modifiche a cura del Centro Stile Fiat su progetto di Ryan Nagode |
Stessa famiglia | Dodge Journey e tutte le vetture basate sulla Piattaforma GS/JS |
Auto simili | Hyundai Santa Fe Kia Sorento Mitsubishi Outlander Nissan X-Trail |
La Fiat Freemont è una crossover SUV di segmento E prodotta in Messico da FIAT dal 2011 al 2015 e commercializzata fino al 2016. La vettura andava a sostituire la Fiat Ulysse oltre che la Dodge Journey per il mercato europeo.
Il contesto
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta del primo modello frutto dell'alleanza tra Fiat Group Automobiles e Chrysler Group;[2] l'auto appartiene infatti alla stessa famiglia della Dodge Journey, da cui deriva strettamente.[3] La Freemont è stata presentata al Salone dell'automobile di Ginevra il 24 gennaio 2011,[4] ed è in vendita dal successivo 29 maggio.[5] La produzione del veicolo avviene nello stabilimento Chrysler di Toluca de Lerdo, in Messico. Nella strategia globale di Fiat SpA, la Freemont ha anche il compito di coprire il mercato della Dodge Journey in Europa, dopo il ritiro del marchio Dodge dal mercato europeo alla fine di dicembre 2010.[6] Della vettura sono state prodotte 26.000 unità nel 2012 e 20.000 nel 2013.[7]
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]La Fiat Freemont si propone come erede e versione europea della Dodge Journey, dalla quale eredita in gran parte il design esterno, ad eccezione della mascherina anteriore e di pochi altri dettagli. Rispetto alla Journey l'interno è stato invece completamente ridisegnato, e mostra un sensibile miglioramento della qualità e delle finiture, per adattare la vettura ai gusti del pubblico europeo. Gli stessi interni verranno poi adottati sul gemello Dodge Journey a partire dal MY 2011.
Lievi modifiche, anche al telaio,[8] sono presenti nel restyling del modello Dodge venduto sul mercato americano dal 2011. L'auto è disponibile in cinque allestimenti: Base, Urban, Lounge (da novembre 2011), Park Avenue (da novembre 2012), Black Code e Cross (da luglio 2014[9]). Nel 2015 la gamma venne sfoltita e rimasero a listino solo le versioni Lounge e Cross, entrambe con il motore 2.0 Multijet da 170 CV, prima dell'interruzione della produzione avvenuta nella metà dell'anno, a causa dello sfavorevole rapporto Euro/dollaro. Ciononostante, il veicolo rimase a listino fino all'anno successivo.
Meccanica
[modifica | modifica wikitesto]Dalla cugina americana, la Freemont si differenzia principalmente per i motori diesel (i classici Multijet da 2 litri prodotti in Italia dalla FIAT, mentre il V6 a benzina 3.6 litri da 280 CV è di origine Chrysler Pentastar), per la diversa regolazione dell'assetto e per le corpose modifiche al reparto sospensivo, volte a rendere l'auto più vicina ai gusti del pubblico e del mercato europeo, migliorando il comportamento su strada del veicolo, le doti dinamiche e di agilità, mantenendo comunque il buon comfort di marcia; a questo fine si è intervenuto modificando la taratura degli ammortizzatori e delle sospensioni, i cui attacchi sono stati irrigiditi. La geometria delle sospensioni anteriori, inoltre, è stata migliorata in modo da ridurre l'angolo di rollio. La trazione è disponibile sia anteriore che integrale AWD (con cambio automatico).[10]
Motorizzazioni
[modifica | modifica wikitesto]La Freemont è motorizzata con due propulsori: un 2.0 litri Multijet II a gasolio ed un 3.6 litri V6 Pentastar a benzina. Il 2.0 diesel, omologato Euro 5, è prodotto in due livelli di potenza, da 140 CV e 170 CV (costruito da Fiat Powertrain Technologies nello stabilimento di Pratola Serra[11]) è disponibile sia con cambio manuale a 6 rapporti che automatico a 6 rapporti (il Chrysler 62TEA), quest'ultimo riservato solamente alla versione più potente, con esclusivamente la trazione integrale. Il 3.6 benzina sviluppa una potenza massima di 280 CV ed è abbinato alla trazione AWD e al cambio automatico a 6 rapporti.
Modello | Disponibilità | Motore | Cilindrata | Potenza | Coppia massima | Emissioni CO2 (g/Km) |
Velocità max (Km/h) |
0–100 km/h (secondi) |
Consumo medio (l/100 km) |
2.0 Multijet 140 CV | dal debutto | 4 cilindri in linea, Diesel | 1.956 cm³ | 104 kW (140 CV) | 350 N·m | 169 | 180 | 12.3 | 6.4 |
2.0 Multijet 170 CV | dal debutto | 4 cilindri in linea, Diesel | 1.956 cm³ | 125 kW (170 CV) | 350 N·m | 169 | 195 | 11,0 | 6.4 |
2.0 Multijet 170 CV AWD | 11/2011 | 4 cilindri in linea, Diesel | 1.956 cm³ | 125 kW (170 CV) | 350 N·m | 194 | 184 | 11.1 | 7.3 |
2.4 l4 170 CV AWD | 11/2011 | 4 cilindri a l4, Benzina | 2.360 cm³ | 125 kW (170 CV) | 350 N·m | 228 | 13.3 | ||
3.6 V6 Pentastar 280 CV AWD | 11/2011 | 6 cilindri a V, Benzina | 3.604 cm³ | 206 kW (280 CV) | 320 N·m | 262 | 206 | 8.4 | 11.3 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Test Euro NCAP del 2011, su euroncap.com. URL consultato il 26 agosto 2015.
- ^ Fiat Freemont, in newemotion.it, 24 gennaio 2011. URL consultato il 15 marzo 2011.
- ^ Carlo Di Giusto, Fiat Freemont: la crossover col passaporto USA, in quattroruote.it, 24 gennaio 2011. URL consultato il 3 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2012).
- ^ Fiat Freemont, anteprima mondiale, in fiatpress.com, 24 gennaio 2011. URL consultato il 15 marzo 2011.
- ^ Fiat Freemont: anteprima mondiale del veicolo che debutterà al Salone di Ginevra, in fiatontheweb.fiat.it, 24 gennaio 2011. URL consultato il 24 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 10 agosto 2011).
- ^ Fabio Gemelli, Dodge dice addio all’Europa, in omniauto.it, 22 settembre 2010. URL consultato il 24 giugno 2011.
- ^ (PDF) Piano industriale Fiat 2014-2018 (PDF) [collegamento interrotto], su fiatspa.com. URL consultato il 12 ottobre 2014.
- ^ European Fixed Income Investors (PDF), su fiatspa.com, fiatspa.com, 13 giugno 2011. URL consultato il 24 giugno 2011.
- ^ Francesco Forni, Fiat Freemont Cross, colosso allroad, in auto.it, 14 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2014).
- ^ “Porte aperte” per il lancio di Fiat Freemont, in automobilismo.it, 22 giugno 2011. URL consultato il 24 giugno 2011.
- ^ Fiat Freemont – Catalogo (PDF) [collegamento interrotto], su freemont.fiat.it. URL consultato il 24 giugno 2011.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Fiat Freemont
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su freemont.fiat.it. URL consultato il 14 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2011).