Velletri-Segni | |
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Stati attraversati | Italia |
Attivazione | 1862 |
Soppressione | 1957 (traffico passeggeri) 1966 (traffico merci) |
Gestore | FS (1905-1966) |
Precedenti gestori | SFM SFR |
Lunghezza | 23 km |
Scartamento | 1435 mm |
Ferrovie | |
La ferrovia Velletri-Segni era una linea ferroviaria del Lazio, un tempo parte del primo collegamento ferroviario per Ceprano e Napoli; oggi non è più esistente.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Le origini della linea risalgono alla Notificazione emanata il 7 novembre 1846 dal governo dello Stato Pontificio per la costruzione di 4 linee ferroviarie tra cui la Roma-Velletri-Segni-Frosinone-Ceprano.[1]. La concessione venne affidata ad una società la Pia Latina (dal 1854 divenuta Società per la ferrovia Pio Latina) che nel 1856 apriva il tratto da Roma-Porta Maggiore a Frascati via Ciampino, nell'estate del 1859 quello fino a Cecchina, il 27 gennaio 1862 quello fino a Segni e a dicembre 1862 i successivi, fino a Ceprano[2]. La ferrovia fu inaugurata interamente, per la parte romana il 1863 da papa Pio IX, come parte del primo collegamento ferroviario fra Roma e Napoli (via Velletri, Segni, Frosinone, Cassino e Caserta) ma venne aperta al pubblico solo dal 1º dicembre dello stesso anno.[3] La linea era a semplice binario, ma con sede predisposta per il raddoppio (mai realizzato).
Nel 1892 in seguito all'attivazione dell'importante variante fra Ciampino e Segni, tuttora utilizzata dalla ferrovia Roma-Napoli (via Cassino), la tratta Velletri-Segni venne declassata a linea di interesse locale, con un modesto traffico pendolare. La Velletri-Segni non fu mai elettrificata: inserita nel novero dei rami secchi, fu chiusa al traffico passeggeri il 20 febbraio 1957. Il servizio viaggiatori venne effettuato da autoservizi sostitutivi, affidati alla ditta Santori&Parenti di Velletri, senza suscitare molti rimpianti. Anzi, si può ben dire che la chiusura passò del tutto o quasi inosservata. Il traffico merci durò fino al luglio 1958 sulla tratta Lariano-Segni e all'aprile 1966 fra Velletri e Lariano, tratta utilizzata come raccordo merci, per l'inoltro delle tradotte composte da carri pianale da caricare con tronchi di castagno, utilizzati dall'amministrazione postale per i pali telegrafici.
Il tronco da Velletri a Lariano venne soppresso nel 1966[4].
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Stazioni e fermate | ||||||
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per Roma | |||||
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0+000 | Velletri | 290 m s.l.m. | |||
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per Terracina | |||||
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3+038 | Casale di Velletri * 1948[5] | 296 m s.l.m. | |||
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5+859 | Colle Cagioli * 1945 | 307 m s.l.m. | |||
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7+935 | Lariano | 303 m s.l.m. | |||
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10+217 | Macere * 1936[6] | 300 m s.l.m. | |||
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15+473 | Artena-Valmontone | 267 m s.l.m. | |||
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per Roma | |||||
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23+333 | Colleferro-Segni-Paliano * 1862 | 204 m s.l.m. | |||
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per Napoli (via Cassino) | |||||
Manuale · Legenda · Convenzioni di stile |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Nel 1846 Angelo Galli scriveva: Ora tutto questo servizio potrebbe innestarsi alla linea tendente al confine napolitano. Perciò la strada ferrata, partendo dalla porta s. Sebastiano e passando sulla traccia dell'antica via Appia, adattatissima sotto tutti i rapporti, in linea retta giungerebbe alle Frattocchie, approssimandosi quanto sia possibile ad Albano e Castel Gandolfo, da cui poco distano Ariccia e Genzano. Dalle Frattocchie volterebbe dirigendosi per Marino, Grottaferrata, Frascati, in vicinanza di Monte Porzio, Monte Compatri e Rocca di Papa, da dove si dirigerebbe alla Colonna, Zagarolo e sotto Palestrina giungerebbe a Valmontone. Posta così la strada ferrata sulla via di Frosinone, proseguirebbe nel mezzo della provincia di Campagna per Anagni, Ferentino, Frosinone, Poli ed a Ceprano toccarebbe il confine di Napoli
- ^ Alessandro Tuzza, treni di carta
- ^ di Angelo Galli-1846 (Testo su Wikisource)
- ^ Decreto del presidente della Repubblica 7 aprile 1966, n. 337, in materia di "Soppressione del tronco ferroviario Velletri-Lariano."
- ^ Ferrovie dello Stato, Ordine di Servizio n. 58, 1948
- ^ Ferrovie dello Stato, Ordine di Servizio n. 148, 1936
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Paolo Blasimme, La ferrovia Velletri–Segni, in I Treni, anno XVI, n. 157, Salò, Editrice Trasporti su Rotaie, febbraio 1995, pp. 22-26, ISSN 0392-4602 .
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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