Sulgen-Gossau | |
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Nome originale | Bischofszellerbahn |
Stati attraversati | Svizzera |
Inizio | Sulgen |
Fine | Gossau |
Attivazione | 1876 |
Gestore | FFS |
Precedenti gestori | SG (1876-1885) NOB (1885-1902) |
Lunghezza | 22,95 km |
Scartamento | 1 435 mm |
Elettrificazione | 15000 V CA 16,7 Hz |
Ferrovie | |
La ferrovia Sulgen-Gossau (nota anche come Bischofszellerbahn) è una linea ferroviaria a scartamento normale della Svizzera.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La linea fu costruita per iniziativa della città di Bischofszell, che era rimasta isolata dall'apertura delle ferrovie Winterthur-San Gallo (1855) e Winterthur-Romanshorn (1856)[1].
Dopo vari progetti si optò per la costruzione di una ferrovia tra Sulgen, Bischofszell e Gossau[1]: la linea fu concessa alla Eisenbahngesellschaft Sulgen-Bischofszell-Gossau (SG), costituitasi a Bischofszell il 30 ottobre 1873[2]. I lavori iniziarono l'anno successivo[1], e la prima tratta, tra Bischofszell e Sulgen, aprì il 1º febbraio 1876[3]; l'intera linea aprì ufficialmente il successivo 5 luglio[4].
L'esercizio venne affidato per dieci anni dalla SG alla Schweizerische Nordostbahn (NOB)[1]
Nel 1885 la SG si sciolse[5]; la linea fu venduta alla NOB per 1,5 milioni di franchi[1]. Il 1º gennaio 1902 la NOB venne nazionalizzata: le sue linee entrarono a far parte delle Ferrovie Federali Svizzere (FFS)[1].
Nel 1929 le FFS decisero di elettrificare la linea; i lavori iniziarono nel giugno 1935 e l'inaugurazione della trazione elettrica avvenne il 15 maggio 1936[6].
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]La linea, a scartamento normale, è lunga 22,95 km. La linea è elettrificata a corrente alternata monofase con la tensione di 15.000 V alla frequenza di 16,7 Hz; la pendenza massima è del 15 per mille. È interamente a binario unico[7].
Percorso
[modifica | modifica wikitesto][7] Stazioni e fermate | ||||||||
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per Winterthur (via Weinfelden) | |||||||
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0,00 | Sulgen | ||||||
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per Romanshorn | |||||||
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2,12 | Kradolf | ||||||
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6,78 | Bischofszell Nord | ||||||
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fiume Sitter (134 m) | |||||||
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8,20 | Sitterdorf (* 1936)[1] | ||||||
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10,05 | Bischofszell Stadt | ||||||
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viadotto Sorental (96 m) | |||||||
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14,37 | Hauptwil | ||||||
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18,59 | Arnegg | ||||||
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per Winterthur (via Wil) | |||||||
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22,95 | Gossau SG | ||||||
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per Appenzello (AB) | |||||||
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per San Gallo | |||||||
Manuale · Legenda · Convenzioni di stile |
La linea parte dalla stazione di Sulgen, situata sulla linea Winterthur-Romanshorn. Si dirige quindi verso sud-est, correndo nella valle del fiume Thur, toccando Kradolf e Bischofszell, dopodiché la linea raggiunge Sitterdorf con un tratto tortuoso dopo aver attraversato il fiume Sitter. Toccata nuovamente Bischofszell, la ferrovia serve Hauptwil, quindi lascia il canton Turgovia per entrare nel canton San Gallo, terminando la propria corsa nella stazione di Gossau, situata sulla linea San Gallo-Winterthur e capolinea della linea a scartamento ridotto per Herisau ed Appenzello.
Fino al 22 agosto 2007 le caratteristiche dei due viadotti della linea limitavano la circolabilità unicamente ai rotabili di peso per asse inferiore alle 18 tonnellate; rinforzati i viadotti, da allora possono circolare tutti i rotabili delle FFS (ad eccezione delle locomotive Ae 6/6)[8].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g (DE) Ernest Menolfi, Der Aufschwung lässt auf sich warten, in St. Galler Tagblatt, San Gallo, 19 novembre 2016. URL consultato l'11 dicembre 2020.
- ^ (DE) Thurgau-Thurgovie-Turgovia, in Foglio ufficiale svizzero di commercio, Berna, 22 maggio 1883, p. 593. URL consultato l'11 dicembre 2020.
- ^ (DE) Bestand der Nordostbahnnetzes im Jahre 1896, in Vierundverzigster Geschäftsbericht der Direktion der Schweizerische Nordostbahngesellschaft an die Generalversammlung der Aktionäre umfassend das Jahr 1896, Zurigo, Schweizerische Nordostbahngesellschaft, p. 4.
- ^ (DE) Eröffnung der Linie Sulgen-Gossau., in Foglio federale, Berna, 8 luglio 1876, p. 244. URL consultato l'11 dicembre 2020.
- ^ (DE) Thurgau-Thurgovie-Turgovia, in Foglio ufficiale svizzero di commercio, Berna, 3 agosto 1885, p. 528. URL consultato l'11 dicembre 2020.
- ^ (DE) Thurgau, in Bote vom Untersee, Steckborn, 15 maggio 1936, p. 2. URL consultato il 14 dicembre 2020.
- ^ a b Streckendaten (PDF), su tp-info.ch. URL consultato l'11 dicembre 2020.
- ^ (EN) Notepad, in Swiss express, Bristol, The Swiss Railways Society, marzo 2008, p. 48. URL consultato il 14 dicembre 2020.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Beat Moser e Peter Pfeiffer, 100 Jahre SBB, Fürstenfeldbruck, Hermann Merker Verlag, 2001, ISBN 978-3-89610-076-4.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ferrovia Sulgen-Gossau