Catania-Agrigento | |
---|---|
Stati attraversati | Italia |
Inizio | Catania Centrale |
Fine | Agrigento Centrale |
Attivazione | a tratte, dal 1869 al 1933 |
Gestore | RFI |
Precedenti gestori | Società Vittorio Emanuele SSFS FS |
Lunghezza | 194 km |
Scartamento | 1435 mm |
Elettrificazione | 3000 V CC |
Diramazioni | Bicocca, Caltanissetta Xirbi, Canicattì, Aragona Caldare, Agrigento Bassa |
Ferrovie | |
La ferrovia Catania-Agrigento è una linea ferroviaria della Sicilia gestita da RFI che utilizza tratte ferroviarie costruite in tempi diversi:
- il tratto da Catania Centrale a Caltanissetta Xirbi della ferrovia Palermo-Catania inaugurata tra il 1863 e il 1885;
- la linea Caltanissetta Xirbi-Agrigento inaugurata tra il 1874 e il 1880.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]Storia
[modifica | modifica wikitesto]Tratta | Inaugurazione |
---|---|
Catania-Bicocca | 1º luglio 1869[1] |
Bicocca-Catenanuova | 15 maggio 1870 |
Catenanuova-Raddusa | 27 giugno 1870 |
Raddusa-Leonforte Pirato | 15 agosto 1870 |
Aragona-Porto Empedocle | 1º novembre 1874[2] |
Leonforte Pirato-Villarosa | 1º febbraio 1876 |
Villarosa-Caltanissetta Xirbi | 1º marzo 1876 |
Caltanissetta-Canicattì | 24 settembre 1876 |
Caltanissetta Centrale-Caltanissetta Xirbi | 8 aprile 1878 |
Canicattì-Aragona | 3 novembre 1880 |
Agrigento Bassa-Agrigento Centrale | 28 ottobre 1933[2] |
La ferrovia venne costruita a tratti dalla Società Italiana per le Strade Ferrate Meridionali. La stazione di Caltanissetta Centrale venne collegata il 24 settembre 1876 alla stazione di Canicattì realizzando nel 1881 il collegamento per Licata. Bisognerà attendere l'8 aprile 1878 quando venne inaugurata la Galleria Caltanissetta (1.748 metri) realizzando il collegamento dalla stazione centrale a quella di Santa Caterina Xirbi (circa 6 km) collegando così la città di Caltanissetta con il capoluogo etneo. Il 3 novembre 1880 la stazione di Canicattì venne collegata a quella di Aragona Caldare realizzando il collegamento Caltanissetta-Agrigento e quindi con la linea proveniente da Palermo. La linea rimase l'unico collegamento ferroviario tra i due capoluoghi siciliani tra Palermo e Catania (via Aragona Caldare) fino al 1885, anno in cui venne inaugurata la lunga Galleria di Marianopoli (6.478 metri) che aprì la via più breve verso Caltanissetta Xirbi realizzando quindi il collegamento diretto Palermo-Catania. La ferrovia venne completata nel 1933 quando la stazione di Agrigento Bassa venne collegata alla stazione di Agrigento Centrale. La linea venne completamente elettrificata il 26 maggio 1992.[senza fonte]
Dal 1953 al 2010 la linea era percorsa dal treno Espresso 823/834 Freccia del Sud, che collegava Agrigento con Milano (Agrigento/Siracusa-Catania-Messina-Salerno-Napoli Campi Flegrei-Roma Tiburtina-Firenze-Bologna-Milano).[senza fonte]
Percorso
[modifica | modifica wikitesto]La linea unisce il versante ionico e il versante mediterraneo attraversando buona parte dei centri abitati della Sicilia orientale e centrale da Est a Ovest. Lasciata la stazione di Catania Centrale, superata la Galleria dell'Acquicella (1.000 metri), la linea oltrepassa la stazione di Catania Acquicella, punto di inizio del tratto a doppio binario, costeggiando l'Aeroporto Fontanarossa (dove nel dicembre 2020 è stata inaugurata l'omonima stazione) e giungendo alla stazione di Bicocca, punto di diramazione per Palermo e Siracusa segnando il termine del doppio binario. Da Bicocca ad Enna, per un lungo tratto è possibile vedere a destra il vulcano Etna. La linea punta verso Ovest in direzione Motta Sant'Anastasia, stazione di diramazione per Regalbuto fino al 1987; superato il fiume Simeto si raggiunge la stazione di Catananuova-Centuripe, attraversando gli agrumeti della Piana di Catania fino a oltrepassare più volte il fiume Dittaino raggiungendo l'omonima stazione. Superata la Piana di Catania la linea prosegue leggermente in salita, valicando la catena montuosa dei Monti Erei raggiungendo la stazione di Enna; poco dopo ha inizio la Galleria Misericordia (1.424 metri) dove al suo interno si raggiunge il picco più alto della linea. Dopo una serie di curve e gallerie si giunge alla stazione di Villarosa, lambendo a tratti l'Autostrada A19, oltrepassando la Galleria Portella (1.197 metri) e il viadotto sul fiume Imera Meridionale oltre l'omonima stazione fino a giungere alla stazione di Caltanissetta Xirbi, dove la linea si dirama per Roccapalumba Alia (proseguendo per Palermo) e Canicattì (proseguendo per Agrigento) (o Siracusa) . La linea prosegue piegando verso Sud-Ovest oltrepassando una serie di brevi gallerie e un ponte a dodici archi (che oltrepassa il vallone Busiti) in salita fino alla Galleria Caltanissetta (1.748 metri, la più lunga della tratta) giungendo proprio allo sbocco del tunnel alla stazione di Caltanissetta Centrale e dopo aver superato il centro abitato di Caltanissetta e la zona industriale di San Cataldo, la linea costeggia in parte la Strada statale 640 allontanandosene poi per entrare in una zona collinare di campagna e poco antropizzata passando per la stazione di Serradifalco fino a giungere alla stazione di Canicattì dove confluisce la linea proveniente da Agrigento; da qui la linea prosegue senza elettrificazione verso Licata, Gela, Ragusa e Siracusa; la prosecuzione dei treni verso Agrigento provenienti da Caltanissetta e Catania, al contrario, li obbliga al regresso. La linea continua ancora verso Ovest attraversando numerose coltivazioni di vigneti giungendo alla stazione di Castrofilippo e incontrando di nuovo la Strada statale 640 allontanandosene poi definitivamente seguendo l'orografia circostante, raggirando dopo una serie di curve tortuose le brulle colline attraversando i centri abitati di Racalmuto e Grotte, giungendo poi alla stazione di Comitini Zolfare, perdendo progressivamente quota fino a raggiungere la stazione di Aragona Caldare, congiungendosi con la linea proveniente da Palermo. Qui la linea prosegue costeggiando la Strada statale 189 e arrivando dopo circa 10 km alla stazione di Agrigento Bassa (fino al 1959, stazione di testa per la ferrovia Agrigento-Licata); qui si dirama la linea per Agrigento Centrale (a 3 km di distanza dalla Bassa) e Porto Empedocle (un tempo stazione di testa fino al 1985 per la ferrovia a scartamento ridotto Castelvetrano-Porto Empedocle).
Le principali fermate da Catania verso Agrigento sono: Bicocca, Catenanuova-Centuripe, Dittaino, Leonforte Pirato, Enna, Villarosa, Caltanissetta Xirbi, Caltanissetta Centrale, Serradifalco, Canicattì, Racalmuto, Grotte, Aragona Caldare, Agrigento Bassa; in passato erano operative anche le stazioni di Motta Sant'Anastasia, Imera, San Cataldo, Castrofilippo e Comitini Zolfare, oggi declassate a posto di movimento.
La velocità della linea in alcuni tratti è molto bassa soprattutto tra le stazioni di Aragona Caldare e Canicattì e tra Villarosa e Enna con velocità media di 70–80 km/h raggiungendo in alcuni punti oltre 90 km/h; la più alta viene raggiunta nel tratto tra le stazioni di Catenanuova-Centuripe e Bicocca con velocità compresa tra i 110 km/h e i 130 km/h. Il tempo di percorrenza tra le due città estreme è circa 3 ore e 30 minuti.
Complessivamente la distanza da Catania ad Agrigento è 194 km ed è la terza linea ferroviaria elettrificata più lunga dell'isola dopo la ferrovia Palermo-Catania e Palermo-Messina. Considerando il tratto Agrigento Bassa-Porto Empedocle la linea misura poco più di 200 km.
Trazione elettrica
[modifica | modifica wikitesto]I mezzi di trazione elettrica che circolavano nella linea ferrata erano le locomotive E.646, E424, E.464, E.636[senza fonte], e dal 2009 le E.633, che venivano utilizzate sia per i treni a lunga percorrenza che per i merci. A partire dal 2006 sulla linea sono anche apparsi i convogli Ale 501, meglio noti come Minuetto, che, attualmente, sono gli unici mezzi a trazione elettrica impiegati sul tracciato, in quanto le elettromotrici ALe 582 vennero trasferite nel 2012 alla DTR Calabria.
Trazione diesel
[modifica | modifica wikitesto]Per quanto riguarda la trazione diesel la linea era percorsa dalle locomotive D.343 e D.443 fino alla completa elettrificazione all'inizio degli anni 90. Le automotrici più impiegate risultavano le ALn 668.3000, le ALn 668.3100, e le ALn 668.3200 che oggi raramente percorrono la linea Caltanissetta-Agrigento poiché utilizzate soprattutto nella tratta Caltanissetta Xirbi-Canicattì-Gela-Ragusa-Modica.
Traffico
[modifica | modifica wikitesto]La linea è percorsa da treni regionali della relazione Agrigento Centrale-Caltanissetta Centrale-Caltanissetta Xirbi, della relazione Caltanissetta Centrale-Catania Centrale e dalla relazione di treni regionali veloci Palermo Centrale-Caltanissetta Xirbi-Catania Centrale-Siracusa. Dalla stazione di Caltanissetta Centrale effettua servizio un regionale diretto a Taormina (soltanto nei giorni feriali).
Notevole il traffico merci a partire dagli anni 70 che vide diminuire la sua importanza all'inizio degli anni 2000.
Dopo la soppressione nel 2010 degli espressi Agrigento Centrale-Milano Centrale e Agrigento Centrale-Roma Termini la ferrovia perse progressivamente importanza limitando le corse da Agrigento Centrale a Caltanissetta Centrale e Xirbi (quest'ultima utilizzata per le coincidenze con dei treni provenienti da Palermo Centrale e diretti a Catania Centrale o Siracusa).
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
E.636 in manovra alla stazione di Canicattì, una delle locomotive elettriche più utilizzate nella tratta fino ai primi anni 2000.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Parte della linea Messina-Siracusa
- ^ a b Parte della linea Palermo - Agrigento.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Rete Ferroviaria Italiana, Fascicolo linea 155.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Ferrovie siciliane
- Ferrovia Caltanissetta Xirbi-Agrigento
- Ferrovia Caltanissetta Xirbi-Gela-Siracusa
- Ferrovia Siracusa-Gela-Canicattì
- Ferrovia Caltanissetta-Palermo
- Ferrovia Palermo-Catania
- Ferrovia Palermo-Agrigento-Porto Empedocle
- Freccia del Sud
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su ferrovia Catania-Agrigento