Ferdinando Salvalai | |
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Nascita | Orciano di Pesaro, 24 dicembre 1922 |
Morte | Massa Lombarda, 1º aprile 1944 |
Cause della morte | fucilato dai nazisti[1] |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Guardia Nazionale[2] |
Unità | 5ª Brigata Garibaldi "Pesaro" |
Reparto | 2º Battaglione – Distaccamento "Picelli" |
Guerre | Guerra di liberazione |
Campagne | Campagna d'Italia |
Decorazioni | Medaglia d'argento al valor militare (alla memoria) |
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Ferdinando Salvalai (Orciano di Pesaro, 24 dicembre 1922 – Massa Lombarda, 1º aprile 1944) è stato un antifascista e partigiano italiano, martire della libertà fucilato dai nazisti.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Ferdinando nasce ad Orciano da Mariano Salvalai e Anna Rossi, trasferitosi con la famiglia a Urbino, vi frequenta la scuola media proseguendo gli studi sino al 1º anno di corso inferiore presso l'Istituto magistrale, dove è allievo di Giuseppe Mari, futuro comandante “Carlo” del 2º Battaglione della 5ª Brigata Garibaldi "Pesaro".
Chiamato alle armi il 25 gennaio 1943 ed aggregato in qualità di telegrafista al Genio militare di stanza a Belluno, dopo breve tempo, il 6 febbraio, viene trasferito a Genova presso il 222º Battaglione costiero. Sbandato dopo l’8 settembre, rientra a Urbino e nel dicembre del 1944 si unisce ai partigiani del Distaccamento “Picelli” sulle montagne del Catria e del Nerone.
Catturato assieme a Giannetto Dini nella la località di Ca’ La Lagia, nei pressi di Urbino, il 19 marzo 1944 dopo un aspro e lungo combattimento contro un gruppo di fascisti e di tedeschi, vengono condotti nell’immediatezza nella piazza di Urbino e sottoposti a violenze; condotti dapprima nel carcere di Pesaro, quindi tradotti a Forlì, dove viene separato da Dini. Si rincontreranno solo la mattina del 1º aprile per essere fucilati dai nazisti nel campo sportivo di Massa Lombarda.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— Massa Lombarda (Ravenna), 1º aprile 1944.[3]
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1946, la città di Urbino ha intitolato a lui la centralissima via del Pincio.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Stragi nazifasciste, episodio di Massa Lombarda, 1º aprile 1944.
- ^ Relazione ufficiale (di Ottavio Ricci detto Nicola Antonini) sull'attività della 5 Brigata.
- ^ Decreto 3 ottobre 1952 registrato alla Corte dei conti il 20 gennaio 1953 registro n. 72 Presidenza, foglio n. 357
Scheda su Ferdinando Salvalai per il Portale delle memorie.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Archivio di Stato di Pesaro e Urbino, Esercito Italiano, Distretto di Pesaro, Foglio matricolare di Salvalai Ferdinando,11667; ASAPU, b.139, fasc.11
- AA. VV., La 5ª Brigata Garibaldi "Pesaro", Pesaro, Provincia di Pesaro e Urbino, Anpi Provinciale, 1980
- Carlo Mancini, L’orologio in piazza. Urbino 1935-1946, Urbino, QuattroVenti, 1992, pp.96-97
- Maria Del Vecchio, Maura Dini, Vita e morte di Giannetto, Fano, Fortuna, 1995.
- Ruggero Giacomini, Ribelli e partigiani. La Resistenza nelle Marche 1943-1944, Ancona, Affinità elettive, 2008.
- Giuseppe Mari, Guerriglia sull’Appennino. La Resistenza nelle Marche, Urbino, Argalia, 1965.
- Giuseppe Mari, Ricordo di Salvalai, in “Memoria Viva”, 1992, n.1, p.27
- Umberto Marini, La Resistenza nel Candigliano, Fossombrone, Metauro, 2000.