Febe | |
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Il rapimento delle Leucippidi ritratto su un sarcofago romano | |
Nome orig. | Φοίβη |
Caratteristiche immaginarie | |
Sesso | Femmina |
Luogo di nascita | Messene |
Professione | Principessa di Messene |
Febe (in greco antico: Φοίβη?, Phoibe) è un personaggio della mitologia greca. Fu una principessa di Messene.
Genealogia
[modifica | modifica wikitesto]Figlia di Leucippo[1] e di Filodice[1] (figlia di Inaco). Sposò Polluce[2] (uno dei Dioscuri) e divenne madre di Mnesileo[2] (o Mnasinous[3]).
Mitologia
[modifica | modifica wikitesto]Febe e la sorella Ileria (dette Leucippidi poiché figlie di Leucippo) furono le sacerdotesse di Artemide ed Atena che furono promesse come spose ad Idas e Linceo[4][5] ma che poi, e cedendo alla tentazione dei ricchi doni offerti dai Dioscuri, Leucippo (il padre) ne concesse la mano a quest'ultimi[2].
Linceo ed Idas reagirono tendendo un'imboscata ai Diòscuri che finì con la morte di Linceo e di Castore[4][5][6] quest'ultimo era il promesso sposo di Ileria.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) Apollodoro, Biblioteca III, 10.3, su theoi.com. URL consultato il 17 giugno 2019.
- ^ a b c (EN) Apollodoro, Biblioteca, III, 11.2, su theoi.com. URL consultato il 18 giugno 2019.
- ^ (EN) Pausania il Periegeta, Periegesi della Grecia II, 22.5, su theoi.com. URL consultato il 17 giugno 2019.
- ^ a b Igino, Fabulae, 80
- ^ a b Teocrito, Idilli, XXII
- ^ (EN) Ovidio, Fasti V, 693, su theoi.com. URL consultato il 17 giugno 2019.