San Faustino | |
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Martire | |
Nascita | III secolo? |
Morte | III secolo? |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Santuario principale | Duomo di Pontedera |
Ricorrenza | secondo giovedì di ottobre |
Patrono di | Pontedera e Vaglio Basilicata |
San Faustino è un martire venerato come santo dalla Chiesa cattolica, patrono di Pontedera e Vaglio Basilicata.
Agiografia
[modifica | modifica wikitesto]Non si sa quasi niente della vita di questo santo. Le uniche cose certe sono che era un giovane, come dimostra la struttura delle sue ossa e che è vissuto da cristiano in un'epoca (presumibilmente il III secolo) in cui essere cristiani significava mettere a rischio la propria vita. Non è certo neanche il nome. "Faustus” potrebbe indicare uno dei tanti “lieti” di aver dato la vita per la fede.
Culto
[modifica | modifica wikitesto]Le sue spoglie furono estratte dal cimitero romano di San Ciriaco, nel 1660, e furono assegnate, dal Prefetto del Sacrario Apostolico, alla compagnia dei Santi Sebastiano e Rocco di Pontedera, detta dei "Bianchi". La domenica 8 agosto di quell'anno centinaia di "incappati" delle confraternite, insieme ad un enorme folla di fedeli, portò in processione la cassa delle reliquie arrivata da Roma la sera precedente.
In ricordo di questo evento la festa del santo fu fissata alla prima domenica di agosto. Ancor oggi gli anziani pontederesi usano dire che la sera del sabato precedente bisogna far festa perché "arriva San Faustino".
Il 28 maggio 1801 il popolo chiese e ottenne dall'arcivescovo di Pisa Angelo Franceschi che San Faustino diventasse patrono di Pontedera.
Dal 1968 la sua festa è stata trasferita al secondo giovedì di ottobre perché, per via delle ferie estive, era poco festeggiata.
Nel 2018 è stata trafugata l'aureola d'oro della salma conservata nel Duomo di Pontedera[1]