La farmacia portatile nacque nel Rinascimento dalla necessità del medico di avere con sé almeno il minimo indispensabile per un soccorso d'urgenza.
Tra il XVI e il XVII secolo con l'incremento delle scoperte geografiche, dell'espansione dei confini politici, commerciali e culturali, i viaggiatori sentirono l'esigenza di portare con sé delle piccole cassette farmaceutiche, provviste di quasi tutto l'occorrente necessario per curarsi durante i lunghi viaggi. Erano solitamente costituite da una cassetta in legno suddivisa in vari scomparti nei quali erano alloggiati pochi strumenti chirurgici e l'occorrente per una terapia farmacologica.
La loro diffusione tenderà ad aumentare nel secolo successivo, in quanto divennero sempre più accessibili, e il loro uso venne facilitato dalla presenza di "libretti di istruzione". Dal XIX secolo in poi l'uso delle cassette mediche diminuì notevolmente, fino a sparire completamente nella seconda metà del secolo.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Museo Galileo, su catalogo.museogalileo.it.
- Storia della farmacia: il sapere portatile.. farmacie da viaggio, domestiche e mediche [collegamento interrotto], su ordinefarmacistivcbi.it, Ordine dei Farmacisti delle province di Vercelli e Biella. URL consultato il 21 novembre 2017.