
Un fandom è una sottocultura formata dalla comunità di appassionati (fan) che condividono un interesse comune in un qualche fenomeno culturale, come un hobby, un libro, una saga, un autore, un genere cinematografico o una moda.
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il termine trae origine dalla lingua inglese come parola macedonia delle parole fan (da fanatic, "ossessionato") e dal suffisso -dom come in kingdom, dukedom ("regno", "ducato"): una traduzione approssimativa sarebbe quindi "regno dei fan"[1].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Secondo alcuni esperti di storia dei media, il primo fandom conosciuto fu quello di Sherlock Holmes, il celebre investigatore creato da Arthur Conan Doyle.[2]
Il primo uso conosciuto della parola fandom compare in un volume del Cincinnati Enquirer del 1903.[3]
I primi fandom furono quelli della letteratura fantasy, quelli musicali, (celebri sono ad esempio gli attacchi isterici che avvenivano durante i concerti dei Beatles)[2] e quelli fantascientifici. Questi ultimi nacquero negli USA tra la fine degli anni venti del XX secolo e il decennio seguente,[4] quando riviste del settore (Amazing Stories, Astounding Stories) iniziarono a pubblicare l'indirizzo dei lettori che inviavano lettere alla loro redazione.[senza fonte] Si formarono intanto i primi gruppi di appassionati, che ben presto iniziarono a pubblicare riviste amatoriali a bassa tiratura (le cosiddette fanzine) e fondarono dei fan club.[4] Ben presto arrivarono coordinarsi a livello nazionale, fino a organizzare il primo convegno mondiale della fantascienza (la Worldcon) nel 1939.[4] Laddove i fan uomini dimostravano la loro appartenenza a un fandom con il collezionismo o discutendo criticamente le opere, le donne producevano, scrivevano illustravano le fanzine.[2]
Grande impulso nello sviluppo di nuovi e imponenti fandom è stato dato da Internet, in particolare grazie al World Wide Web, che diedero la possibilità di creare facilmente comunità virtuali di appassionati tramite strumenti come newsgroup, mailing list, forum, webzine e così via.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Henry Jenkins, Textual Poachers: Television Fans and Participatory Culture, New York, Routledge, 1992, ISBN 0-415-90572-9.
- (EN) Nancy Baym, Tune In, Log On. Soaps, Fandom, and Online Community, Thounsand Oaks, Sage Publicactions, 2000, ISBN 1-4522-0471-3.
- (EN) Matt Hills, Fan Cultures, New York, Routledge, 2002, ISBN 0-415-24025-5.
Voci correlate
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Fandom, su The Encyclopedia of Science Fiction.








