Gritti | |
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Troncato di azzurro alla crocetta d'argento e d'argento[1]. | |
Stato | Repubblica di Venezia |
Titoli |
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Data di fondazione | XIII secolo |
Etnia | italiana |
I Gritti furono una famiglia patrizia veneziana, annoverata fra le cosiddette Case Nuove.
Nella prima metà del secolo XVI diede alla Repubblica un doge, Andrea Gritti.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Storicamente, non è certo se questa famiglia sia discesa dai primi abitanti della laguna veneta o se provenga dall'isola di Creta[2]; secondo la leggenda, tuttavia, i Gritti si rifugiarono a Venezia da Altino all'epoca dell'invasione degli Unni[3], e vennero compresi nel ceto patrizio fin da primi anni della Repubblica, alla quale avrebbero dato antichi tribuni[4].
Nel 1720, un ramo del casato fu investito dal Governo Veneto del titolo comitale, garantito a tutta la discendenza maschile e femminile, sul feudo di Zumelle (nel bellunese), con la giurisdizione criminale maggiore e minore e cum potestate gladii[3].
Alla caduta della Serenissima, la famiglia Gritti era suddivisa in sette diversi rami[4].
Con Sovrana Risoluzione dell'8 ottobre 1818, la famiglia Gritti fu confermata nobile dal governo di Vienna; il 13 dicembre 1819, invece, furono concessi ai suoi membri la dignità e il titolo di conti dell'Impero austriaco[3]. Ulteriori rami di questo casato ricevettero la conferma di nobiltà con le Sovrane Risoluzioni datate 16 e 30 novembre 1817 e 10 gennaio 1818[3].
Membri illustri
[modifica | modifica wikitesto]- Andrea Gritti (1455 - 1538), doge veneziano;
- Alvise Gritti (1480 - 1534), mercante turco, figlio del precedente.
Luoghi e architetture
[modifica | modifica wikitesto]- Palazzi
- Palazzo Gritti, a Cannaregio;
- Palazzo Gritti, a San Marco;
- Palazzo Gritti Badoer (Venezia), a Castello
- Palazzo Pisani Gritti, a San Marco;
- Ville
- Palazzo Gritti o della Nunziatura a Castello;
- Villa Gritti, a San Bonifacio;
- Villa Gritti Morlacchi, a Pianengo;
- Villa Gritti Rubinato, a Treviso;
- Villa Gritti, Nasi, Fonti, Moschini, Briani, a Stra.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Vittorio Spreti, Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana, III, Milano, Hoepli, 1928-1936, p. 578.
- ^ Gritti, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 14 gennaio 2012.
- ^ a b c d Francesco Schröder, Repertorio genealogico delle famiglie confermate nobili e dei titolati nobili esistenti nelle provincie venete, Venezia, Tipografia di Alvisopoli, 1830, p. 404.
- ^ a b Dizionario storico-portatile di tutte le venete patrizie famiglie, Giuseppe Bettinelli, 1780, p. 85.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gritti
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Gritti, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Roberto Cessi, GRITTI, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1933.