FC Rouen Calcio | |
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Les Diables Rouges, Les Rouge | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | rosso, bianco |
Dati societari | |
Città | Rouen |
Nazione | Francia |
Confederazione | UEFA |
Federazione | FFF |
Campionato | Championnat National |
Fondazione | 1899 |
Presidente | Iwan Postel |
Allenatore | Maxime D'Ornano |
Stadio | Stade Robert Diochon (10.000 posti) |
Sito web | www.fcrouen.net |
Palmarès | |
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Il FC Rouen è un club calcistico francese con sede a Rouen. È stato fondato nel 1899. Gioca in casa allo Stade Robert Diochon, e attualmente milita in terza divisione.
Ha giocato 19 stagioni in Ligue 1 e 36 in Ligue 2. Hanno raggiunto anche l'Europa, giocando la Coppa delle Fiere 1969-70, venendo eliminati dall'Arsenal, futuro vincitore della manifestazione.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Dagli inizi ai successi negli anni '60
[modifica | modifica wikitesto]Fin dai suoi primi anni di fondazione, il Rouen si rivela uno dei principali club di Francia e il principale rivale in Normandia del Le Havre. Sotto la direzione del suo presidente-fondatore Robert Diochon negli anni '10 il club si trasferisce nell'impianto del "Bruyères", il futuro stadio Robert-Diochon dal nome dello storico presidente. Nel 1913 raggiunse la finale del campionato francese USFSA e nel 1925 quella della Coppa di Francia.
Nel 1933 Rouen e Le Havre, i due grandi club della Normandia, optarono per lo status professionistico e si unirono alla seconda divisione nazionale. I Diables Rouges vincono la competizione nel 1936 e vengono promossi in massima serie. L'organico del Rouen può contare di molti giocatori internazionali francesi e austriaci, tra cui Jean Nicolas, capocannoniere della Division 2 per tre anni consecutivi. Lo stesso Nicolas aveva realizzato il record di reti in una sola partita di Division 1, segnando sette marcature nel corso di un match contro il Valenciennes. La compagine bianco-rossa risulta vincitrice del campionato di guerra nel 1945 (un titolo però non approvato dalla Federazione francese).
Negli anni '60 il club vive momenti di particolare successo grazie a due quarti posti in campionato e al raggiungimento della finale di Coppa di Lega 1964, persa contro lo Strasburgo. In seguito si mantiene per tutto il decennio nei piani alti della piramide calcistica francese, raggiungendo il miglior risultato europeo negli ottavi di finale della Coppa delle Fiere 1969-70 persi contro i futuri vincitori dell'Arsenal.
Le difficoltà economiche e il declino (1970-oggi)
[modifica | modifica wikitesto]Indebolito dalle ricorrenti difficoltà finanziarie, che costringono il sindaco di Rouen ad intervenire più volte, il club conosce due retrocessioni di fila nel 1985 e nel 1986, che lo portano in terza divisione. Nonostante l'ambizione dei dirigenti, da allora il club non è più riuscito a ritrovare la massima serie. La fine dell'incubo sembra arrivare nella stagione 1992-1993, ma i Diables Rouges mancano clamorosamente la promozione in Division 1 soltanto per la differenza reti sfavorevole nei confronti del Rennes. Questo insuccesso segna l'inizio dell'irreversibile caduta: retrocessa nel 1994 nel Championnat National, la società non deposita il bilancio dell'anno successivo e deve abbandonare lo status di professionista, finendo addirittura in National 2, il quarto livello del calcio francese. Un nuovo fallimento nel 1997 fa precipitare il club normanno in CFA 2, in quinta divisione.
All'inizio del nuovo millennio il Rouen fa una breve apparizione in Ligue 2 nel 2003-2004, prima di ricadere nuovamente nei campionati dilettantistici francesi. Dopo quattro stagioni a questo livello, nel 2009 viene promosso in terza divisione e comincia a farsi largo l'ambizione di un possibile ritorno in Ligue 2 ma, a luglio 2013, a seguito di ulteriori difficoltà finanziarie, viene retrocesso d'ufficio nel campionato regionale della Normandia.
Nell'aprile 2015 le società del Rouen e del Quevilly annunciano la fusione, con quest'ultima che assume il nome di "Quevilly Rouen Métropole" e adotta il colore rosso del Rouen, trasferendosi allo stadio Robert Diochon. Questo accordo non ha alcuna ripercussione invece sul Rouen, la cui prima squadra continua a mantenere gli stessi colori sociali e giocare nel proprio stadio storico.
Il 21 maggio 2017, dopo quattro anni di purgatorio in Division d'Honneur, la squadra inizia la sua ascesa e ottiene la promozione in National 3.
Nella stagione 2018-2019, il club ha modo di festeggiare il 120º anniversario della sua fondazione con la promozione in Championnat de France amateur.
Strutture
[modifica | modifica wikitesto]Stadio
[modifica | modifica wikitesto]Le prime partite del club si svolgono sui prati di Sotteville, quindi dal 1901 sul percorso di gara dell'agglomerato. Il 7 settembre 1908 il Rouen si trasferì al "Petit-Trianon", situato in rue d'Elbeuf a Rouen, inaugurato l'11 ottobre da una vittoria contro il Le Havre per 4-0. Nel settembre 1911, si trasferì al "Grand-Trianon", nella stessa area. Nel 1913 il club organizzò la finale del campionato francese USFSA di fronte a 6.923 spettatori paganti[1].
Nel corso della stagione 1913-1914, di fronte alla crescente popolarità della squadra, la squadra ottenne dal comune la concessione del campo di Bruyères, dove per la prima volta si possono ospitare spettatori sugli spalti. Lo stadio Bruyères, descritto all'epoca come "superbo", fu ufficialmente inaugurato nel dicembre del 1917[1]. Trasferito nel 1930 e ampliato, fu ribattezzato Robert-Diochon alla morte del presidente Robert Diochon nel 1953.
Negli anni '60, periodo che vede il club stabilirsi con successo in Division 1, lo stadio viene ampliato. Nel 1964 viene inaugurata una nuova tribuna d'onore e nel gennaio 1968, viene aperta la "tribuna Shell" (presto ribattezzata "tribuna Lenoble") con 8.000 posti in piedi. Il record di affluenza di 23.532 spettatori venne registrato il 10 aprile 1977 in un match contro il Saint-Étienne valido per la Coppa di Francia 1976-77.
A fine degli anni '90 lo stadio rientra tra gli impianti candidati ad ospitare le partite dei Mondiali di Francia 1998. Il progetto di ammodernamento prevede un ampliamento a 25.000 posti ma alla fine i lavori di ristrutturazione vengono posticipati al 1999. Nel luglio 2003 il Robert-Diochon subisce un restyling significativo da parte del comune per rientrare nei parametri di sicurezza. Il 6 marzo 2004 lo stadio viene riaperto con la nuova capacità di 12.018 posti per il derby di Normandia contro il Le Havre.
Giocatori celebri
[modifica | modifica wikitesto]Allenatori
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Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni nazionali
[modifica | modifica wikitesto]- 2022-2023 (girone A)
- 2018-2019 (girone J)
Altri piazzamenti
[modifica | modifica wikitesto]- Finalista: 1924-1925
- Semifinalista: 1921-1922, 1922-1923, 1923-1924, 1936-1937, 1939-1940, 1951-1952
- Finalista: 1963-1964
- Secondo posto: 1970-1971 (gruppo B), 1974-1975 (girone A), 1976-1977 (girone B)
- Terzo posto: 1934-1935, 1948-1949, 1950-1951, 1959-1960, 1973-1974 (girone A), 1992-1993 (girone B), 1980-1981 (girone B), 1989-1990 (girone B)
- Terzo posto: 2002-2003
- Semifinalista: 1913
- Semifinalista: 1963-1964
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Alfred Wahl, Les Archives du football, Gallimard, 1989, ISBN 20-707-1603-1.
- ^ (FR) Les Entraîneurs du FC Rouen depuis 1930, su fcrouen.net. URL consultato il 16 agosto 2007 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2009).
- ^ (EN) France - Trainers of First and Second Division Clubs on RSSSF, su rsssf.com. URL consultato il 16 agosto 2007.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Football Club de Rouen 1899
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Sito ufficiale, su fcrouen.net.