Eurimedonte | |
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Nome orig. | Εὐρυμέδων |
Caratteristiche immaginarie | |
Specie | Gigante |
Eurimedonte (in greco antico: Εὐρυμέδων?) è un personaggio della mitologia greca, un Gigante (o un Titano[1]), figlio di Urano (il Cielo) e di Gea (la Terra).
Mitologia
[modifica | modifica wikitesto]Secondo Omero, Eurimedonte governava una razza di uomini giganteschi e selvaggi (probabilmente i Giganti) che vivevano nell'estremo Occidente, sull'isola di Thrinacia (forse la Trinacria). Eurimedonte «che regnava sui Giganti superbi... il pazzo suo popolo, e lui stesso perì»,[2] senza che se ne sappia il perché. Secondo Omero fu anche il padre di Peribea[3].
Si tratta forse del medesimo Eurimedonte che, secondo una tradizione secondaria,[4] seduce Hera[5] mentre costei risiede ancora con i parenti. Da questo amore nasce Prometeo.
Quando Zeus, dopo aver sposato Hera, s'accorge che ella non è più vergine, getta Eurimedonte nel Tartaro e approfitta del primo pretesto per fare incatenare Prometeo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Robert Graves, I miti greci, Milano, Longanesi, 1999, XIV ediz., p. 127, 39a.
- ^ Omero, Odissea, VII, 59-60, vers. di R. Calzecchi Onesti, Torino, Einaudi, 1963, p. 179.
- ^ (EN) Omero, Odissea, VII, 46, su theoi.com. URL consultato il 23 giugno 2019.
- ^ Scolio dei versi 295-296 del canto XIV dell'l'Iliade, attribuito a «Euforione» (senza dubbio Euforione di Calcide) = frag. 99.
- ^ Secondo una variante proposta dallo scolio Townley del medesimo passaggio, Hera è invece innamorata di Eurimedonte; Gantz, p. 57.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Timothy Gantz, Early Greek Myth, Baltimore, Johns Hopkins University Press, 1993.