Eunice aphroditois | |
---|---|
Eunice aphroditois | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Phylum | Anellida |
Classe | Polychaeta |
Sottoclasse | Palpata |
Ordine | Aciculata |
Sottordine | Eunicida |
Famiglia | Eunicidae |
Genere | Eunice |
Specie | E. aphroditois |
Nomenclatura binomiale | |
Eunice aphroditois (Pallas, 1788) |
Eunice aphroditois (Pallas, 1788) è un anellide policheta della famiglia Eunicidae.[1]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]È un predatore acquatico presente sul fondo oceanico che può raggiungere una lunghezza di 3 metri.[2]
Nasconde il suo lungo corpo sotto il fondo oceanico e aspetta in agguato che una delle sue cinque antenne gli segnali la vicinanza di una preda, reagendo solamente allo stimolo delle suddette in quanto privo di un cervello. Armato di denti affilati, il suo attacco è famoso per la sua velocità e ferocia, in quanto può a volte tagliare a metà la sua preda.[3][4]
È conosciuto anche con il nome di Bobbit Worm, in riferimento al caso di Lorena Bobbit.[5]
L'animale possiede inoltre un apparato per l'alimentazione che si rivolta in modo estroflessibile, ciò gli permette di ritirare le mandibole all'interno della bocca per poter mangiare le prede o per potersi nascondere sotto il fondale marino durante il giorno, in quanto predatore principalmente notturno. L'animale è diffuso principalmente in acque calde e temperate, come quelle del Mar dei Caraibi o del Mar Mediterraneo. È stato inoltre notato che durante l'attacco inietti nella preda una tossina della quale ancora non è ben noto lo scopo, ma è ipotizzato serva per narcotizzare la vittima o, in alternativa, ucciderla.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Bellan, G. (2008), Eunice aphroditois (Pallas, 1788), in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 6 dicembre 2017.
- ^ (EN) Hiro'omi Uchida, Hidetomo Tanase, and Shin Kubota, An extraordinarily large specimen of the polychaete worm Eunice aphroditois (Pallas) (Order Eunicea) from Shirahama, Wakayama, Central Japan (PDF), in Kuroshio Biosphere, 5,, 2009, pp. 9-15. URL consultato il 7 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2017).
- ^ (EN) Crew B., Eunice aphroditois is rainbow, terrifying, su blogs.scientificamerican.com, Scientific American, 22 ottobre 2012. URL consultato il 6 dicembre 2017.
- ^ Eunice aphroditois, su italiaxlascienza.it, Italia Unita per la Scienza, Settembre 2017. URL consultato il 3 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2018).
- ^ Gosliner, Terrence. e Williams, Gary C., 1950-, Coral reef animals of the Indo-Pacific : animal life from Africa to Hawaii exclusive of the vertebrates, Sea Challengers, 1996, ISBN 0930118219, OCLC 34149175. URL consultato il 19 luglio 2019.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Eunice aphroditois
- Wikispecies contiene informazioni su Eunice aphroditois