Ettore Berra | |||||||
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Nazionalità | Italia | ||||||
Calcio | |||||||
Ruolo | Difensore | ||||||
Carriera | |||||||
Squadre di club1 | |||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||
Ettore Berra (Vercelli, 30 novembre 1889 – Torino, 16 gennaio 1967) è stato un calciatore, arbitro di calcio e giornalista italiano.
Ettore Berra | |||||||
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Informazioni personali | |||||||
Arbitro di | Calcio | ||||||
Sezione | Nessuna, all'epoca non esistevano. | ||||||
Attività nazionale | |||||||
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Premi | |||||||
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Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Giocatore
[modifica | modifica wikitesto]Da giovane ha giocato nella Pro Vercelli nel ruolo di terzino.
Arbitro
[modifica | modifica wikitesto]Smise di giocare al calcio molto presto, e nel 1911 è fra i fondatori dell'Associazione Italiana Arbitri. Esordisce in Prima Categoria 1912-1913 nella partita del 19 gennaio 1913 Casale-Novara (2-1).[1]
La stagione successiva abbandona definitivamente il mondo del calcio.[2]
Nel 1948 in occasione del 50º anniversario della F.I.G.C. fu insignito del titolo di pioniere del calcio italiano.[3]
Giornalista
[modifica | modifica wikitesto]Da giovane ha collaborato con il giornale vercellese La Sesia, quindi con il Paese sportivo di Torino, del quale è stato direttore. Successivamente è stato redattore della Gazzetta del Popolo e, dopo la guerra è stato capocronista e inviato sportivo al Popolo nuovo. Dopo la scomparsa di Luigi Cavallero a Superga, è stato per 10 anni capo dei servizi sportivi del quotidiano La Stampa, collaborando anche con altre testate come La Gazzetta dello Sport, Tuttosport e Il Calcio Illustrato. Nel 1964 ha vinto il Premio Saint-Vincent per il giornalismo[4].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Corinti 1912-1913.
- ^ Baccani 1913-14, non compare più in nessuno degli elenchi degli arbitri effettivi dell'A.I.A.
- ^ Bollettino ufficiale della FIGC, comunicato ufficiale n. 45 del 18 febbraio 1949. Con comunicato n. 46, al Palazzo Tursi di Genova il 27 febbraio 1949 furono consegnati i distintivi d'onore alle persone che avevano dato un contributo rilevante allo sviluppo del gioco del calcio in Italia nel periodo 1898-1914 (comprese le persone già decedute): 7 presidenti; 12 del Piemonte; 15 della Lombardia; 5 del Veneto; 6 della Liguria; 2 dell'Emilia, 4 della Toscana; 5 del Lazio; 2 della Campania; 2 delle Puglie; 1 della Sicilia.
- ^ La Stampa, 17 gennaio 1967, pagina 10 archiviolastampa.it.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Guido Baccani, Annuario Italiano del Football 1913-14, Novara, De Agostini, 1913, pp. 102-106 (elenco degli arbitri).
- Alfredo Corinti, Storia del Calcio - I Campionati del 1912-1913, New York, U.S.A., Lulu.com, 2017, senza numero di pagina (l'autore non ha numerato le pagine), arbitri scritti solo nei tabellini di campionato.
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