Eruzione dell'Etna del 1879 | |
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Vulcano | Etna |
Stato | Italia |
Comuni interessati | Biancavilla, Castiglione di Sicilia, Mojo Alcantara |
Prima fase eruttiva | 26 maggio 1879 |
Caratteristiche fisiche | due colate lavica in direzioni opposte |
VEI | 3 (vulcaniana) |
L'eruzione dell'Etna del 26 maggio 1879 si formò sui due fianchi del vulcano. Dapprima fuoriuscì una colata, sul fianco occidentale, diretta verso Biancavilla e nella stessa serata una colata si diresse verso Mojo Alcantara sul fianco settentrionale del vulcano[1]. L'eruzione occupò il torrente Pisciaro e distrusse la frazione Passopisciaro di Castiglione di Sicilia.
L'eruzione fu unica nel suo genere, almeno per l'Etna, in quanto avvenne in contemporanea in due punti opposti del vulcano e non fu di tipo sommitale ma laterale.[2]
A favore della popolazione colpita dalla colata lavica il Parlamento italiano concesse dei sussidi per ripristinare le colture di vigneto e bosco andate distrutte[1].
A seguito dell'evento si giunse ad "una delle prime norme ad hoc post disastro"[3] da parte del Parlamento italiano.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b La Civiltà cattolica, volume 10, 1879, p. 230.
- ^ Orazio Silvestri, Sulla doppia eruzione dell'Etna scoppiata il 26 maggio 1879: rapporto alle LL. EE. i Ministri dell'interno, dell'istruzione pubblica, e di agricoltura, industria e commercio, Catania, Tip. C. Galatola, 1879.
- ^ Daniele F. Bignami, Protezione civile e riduzione del rischio disastri. Metodi e strumenti di governo della sicurezza territoriale e ambientale, Maggioli Editore, 2010, pp. 118-119.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Decreto n° 5118 dell'ottobre 1879.
- Ottorino De Fiore, Una colata lavica sconosciuta nell'eruzione dell'Etna, 1879, Acireale, Tip. Orario Delle Ferrovie, 1916.
- L'eruzione dell'Etna del 26 maggio 1879: relazione della Commissione nominata dai Ministeri di agricoltura industria e commercio e della pubblica istruzione, Roma, tip. Eredi Botta, 1879.
- Pietro Blaserna, Gaetano Giorgio Gemellaro, Orazio Silvestri, L'eruzione dell'Etna del 26 maggio 1879, Roma, tip. eredi Botta, 1879.
- Mario Pappalardo Musumeci, Cenno sulla eruzione dell'Etna del 26 maggio 1879, Catania, Tip. di F. Martinez, 1879.
- Giovanni Platania, Radioattività di materiali etnei, dal bollettino dell'Accademia Gioenia di scienze naturali in Catania, fasc. XV, serie 2ª – gennaio 1911.
- Relazione degli ingegneri del corpo delle miniere addetti al rilevamento geologico della zona solfifera di Sicilia sulla eruzione dell'Etna avvenuta nei mesi di maggio e giugno 1879, Roma, G. Barbera, 1879.
- Relazione degli ingegneri del R. Corpo delle Miniere addetti al rilevamento geologico della zona solfifera di Sicilia sulla eruzione dell'Etna avvenuta nei mesi di maggio e giugno 1879, L. Balducci, L. Mazzetti, R. Travaglia, Roma, Tip. di G. Barbera, 1879.
- Orazio Silvestri, Sulla doppia eruzione dell'Etna scoppiata il 26 maggio 1879: rapporto alle LL. EE. i Ministri dell'interno, dell'istruzione pubblica, e di agricoltura, industria e commercio, Catania, Tip. C. Galatola, 1879.
- Orazio Silvestri, Sulla doppia eruzione e i terremoti dell'Etna nel 1879, Catania, Tip. C. Galatola, 1879.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Carta dell'Etna, con l'aggiunta dell'eruzione del 1879, eseguita su quella di Friedrich Hoffmann, Wolfgang Sartorius von Waltershausen e Orazio Silvestri