L'errore relativo di una misura è generalmente definito come il rapporto tra l'errore assoluto e la miglior stima per il valore vero, cioè:
dove:
- : errore relativo
- : errore assoluto
- : valore medio.
L'errore relativo è una grandezza algebrica (cioè con segno), ma, essendo il rapporto fra due grandezze omogenee, è adimensionale (cioè priva d'unità di misura).
L'errore relativo nasce dall'esigenza d'interpretare velocemente se un errore è piccolo o grande (dunque se è più o meno tollerabile) confrontandolo direttamente con la grandezza misurata. Minore è il valore dell'errore relativo, maggiore sarà la precisione della misurazione effettuata.
In quest'ottica, per evitare di aver a che fare con numeri decimali poco pratici, l'errore relativo viene comunemente riportato con la notazione percentuale (in questo caso viene chiamato errore percentuale), cioè:
dove:
- : errore relativo percentuale
- : errore relativo.
Esempio: Una lunghezza viene misurata come 200 cm, con un errore assoluto di 4 cm. Questa misura può essere riportata come:
- 200 cm ± 4 cm;
- 200 cm ± 0,02;
- 200 cm ± 2 %.
A titolo puramente indicativo, si può dire che:
- le misure in ambito industriale, fatte con strumentazione tarata, si possono eseguire con approssimazioni complessive di qualche per cento (1-5%);
- le misure eseguite in laboratorio, in condizioni controllate, possono raggiungere approssimazioni di qualche per mille (0,1-0,5%);
- le misure effettuate in laboratori d'eccellenza o altamente specializzati possono ottenere approssimazioni inferiori all'uno per mille.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Precisione
- Accuratezza
- Errore assoluto
- Misura (metrologia)
- Metodologia di misura
- Errori di misurazione
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Eric W. Weisstein, Errore relativo, su MathWorld, Wolfram Research.
- (EN) IUPAC Gold Book, "relative error", su goldbook.iupac.org.