Ermengarda di Carcassona | |
---|---|
Contessa di Carcassonne[1][2] | |
Nascita | entro il 1054 |
Morte | tra il 1099 e il 1105[3] |
Padre | Pietro Raimondo di Carcassona o Ruggero I di Foix |
Madre | Rangarda de La Marche |
Coniuge | Raimondo Bernardo Trencavel |
Figli | Bernardo |
Religione | Cattolicesimo |
Ermengarda di Carcassona (in occitano Ermengarda de Carcassona; XI secolo – 1101[3][2][4]) è stata una nobile francese.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Ermengarda era la figlia di Pietro Raimondo, conte di Carcassonne[5][6] (secondo altri, di Ruggero I, conte di Foix[1]) e Rangarda de La Manche[1][5], figlia di Bernardo I, conte de La Marche, e sorella di Almodis de la Marche, contessa di Barcellona.[5]
Sposò Raimondo Bernardo Trencavel, visconte di Albi e Nîmes.[1] Da questo matrimonio nacque il primo della casata Trencavel: Bernardo Aton IV Trencavel[2], visconte di Carcassona, Béziers, Albi, Nîmes e Agde.
Dopo la morte senza eredi, nel 1067, del fratello conte Ruggero III di Carcassona[2], con il consenso del marito[6] Ermengarda vendette[1][2] o donò[6] Carcassonne e Razès allo zio Raimondo Berengario I di Barcellona[6][2][1] e alla moglie Almodis de La Marche[6] (rispettivamente nello stesso 1067 e nel 1070[2], o nel 1068, nel 1070 e nel 1071[6]), mentre sua madre Rangarda aveva venduto Razès al genero conte Guglielmo Raimondo di Cerdagna.[1] Continuò ad amministrare le contee con il marito.[6] La successione della contea fu contesa tra Ermengarda e Ruggero II di Foix, conte di Foix, cugino in linea maschile. La lotta durò molti anni, perché si susseguirono i conti di Barcellona Raimondo Berengario I, poi Raimondo Berengario II e Raimondo Berengario III, i quali avevano progetti sulla città e tentarono più volte di appropriarsi di Carcassonne. Nel settembre 1071 il conte di Cerdagna rinunciò al Razès.[1] Nel 1074 morì suo marito. Dal momento che il conte di Barcellona aveva esercitato solo il diritto della sovranità (suzeraineté) sul possedimento, i diritti su Carcassonne rimasero ad Ermengarda e ai suoi eredi.[1] Nel 1082 morì Raimondo Berengario III ed Ermengarda approfittò della conseguente anarchia per riprendere possesso delle sue terre, condividendone il governo con suo figlio Bernardo Aton[2] con il titolo di viscontessa[6].
Morì dopo il 26 marzo 1099[4], probabilmente nel 1101.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i Georges Bourgin, ERMENGARDA, contessa di Carcassonne, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1932. URL consultato il 21 gennaio 2024.
- ^ a b c d e f g h i Ermengarda contessa di Carcassonne, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 21 gennaio 2024.
- ^ a b Morta dopo il 26 marzo 1099 secondo alcune fonti, nel 1101 secondo una fonte Treccani, entro il 1105 secondo altre fonti.
- ^ a b (EN) TOULOUSE NOBILITY, su fmg.ac. URL consultato il 21 gennaio 2024.
- ^ a b c (FR) Histoire générale de Languedoc, Jacques Vincent, 1733, p. 204..
- ^ a b c d e f g h (CA) Ermengarda I de Carcassona, su enciclopedia.cat, Grup Enciclopèdia. URL consultato il 21 gennaio 2024.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Ermengarda contessa di Carcassonne, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Georges Bourgin, ERMENGARDA, contessa di Carcassonne, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1932.