Ermanno Contini (Firenze, 18 aprile 1902[1] – Roma, 22 luglio 1959[2]) è stato un giornalista, critico cinematografico e sceneggiatore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Entrato a Il Messaggero all'inizio degli anni '30 come giornalista e critico teatrale - recensisce tra l'altro Natale in casa Cupiello di Eduardo De Filippo - si occupa presto anche di cinema sia come critico che sceneggiatore di cinque pellicole tra il 1940 e il 1954. Tra il 1944 e il 1948 è tra i collaboratori del periodico Mercurio fondato da Alba De Céspedes. Alla chiusura della rivista rientra al Messaggero dove sarà la firma principale della rubrica di critica cinematografica fino alla morte prematura e improvvisa, avvenuta nel 1959 a soli 56 anni.
È stato tra i giurati, per tre anni consecutivi (dal 1949 al 1951) della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia; dopo la sua scomparsa la rubrica di critica cinematografica sarà ereditata da Guglielmo Biraghi. Nel 1955 firma insieme a Gino Visentini il saggio Libero cinema in libero stato, pubblicato dalla Associazione italiana per la libertà della cultura.
Era marito dell'attrice e doppiatrice Marcella Rovena.
Filmografia
[modifica | modifica wikitesto]Sceneggiatore
[modifica | modifica wikitesto]- Ricchezza senza domani, regia di Ferdinando Maria Poggioli (1940)
- L'orizzonte dipinto, regia di Guido Salvini (1941)
- Don Giovanni, regia di Dino Falconi (1942)
- Gli assi della risata, epis. L'ombrello smarrito, regia di Roberto Bianchi (1943) anche soggetto
- Il matrimonio, regia di Antonio Petrucci (1954) non accreditato
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ I quotidiani e la critica - Chi è? Dei critici italiani, articolo di Guido Pilon, Cinema n. 141 del 1954, pag. 555-556.
- ^ La figura e l'opera di Ermanno Contini, articolo di Vito Pandolfi, Il dramma n. 275-276 - agosto-settembre 1959, pag. 110
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