Eritreum melakeghebrekristosi | |
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Stato di conservazione | |
Fossile Periodo di fossilizzazione: Oligocene | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Superphylum | Deuterostomia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Infraphylum | Gnathostomata |
Superclasse | Tetrapoda |
Classe | Mammalia |
Sottoclasse | Theria |
Infraclasse | Eutheria |
Superordine | Afrotheria |
Ordine | Proboscidea |
Famiglia | Incertae sedis |
Genere | † Eritreum Shoshani et al., 2006 |
Specie | † E. melakeghebrekristosi |
Nomenclatura binomiale | |
Eritreum melakeghebrekristosi Shoshani et al., 2006 |
Eritreum melakeghebrekristosi Shoshani et al., 2006[1] è un mammifero erbivoro estinto, appartenente all'ordine proboscidati. Visse nell'Oligocene superiore (Chattiano), circa 27 milioni di anni fa, e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Eritrea.[2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Gli esemplari adulti di Eritreum dovevano pesare quasi mezza tonnellata ed erano alti al garrese circa 1,3 metri; erano quindi molto più piccoli delle specie attuali. I fossili di Eritreum sono i primi a mostrare la caratteristica disposizione orizzontale dei denti, tipica degli elefanti odierni.
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Questo animale è stato descritto per la prima volta nel 2006, ed è considerato di fondamentale importanza per capire l'evoluzione dei proboscidati. Eritreum è infatti considerato una sorta di anello di congiunzione tra i proboscidati di tipo moderno (Elephantimorpha, tra cui gli elefantidi) e quelli dalla morfologia più arcaica, come Palaeomastodon e Phiomia.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b J. Shoshani, R. C. Walter, M. Abraha, S. Berhe, P. Tassy, W. J. Sanders, G. H. Marchant, Y. Libsekal, T. Ghirmai and D. Zinner, A proboscidean from the late Oligocene of Eritrea, a ‘‘missing link’’ between early Elephantiformes and Elephantimorpha, and biogeographic implications, in Proceedings of the National Academy of Sciences, vol. 103, n. 46, 2006, pp. 17296-17301.
- ^ Eritreum melakeghebrekristosi, in Fossilworks. URL consultato l'8 marzo 2014 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2014).
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Eritreum melakeghebrekristosi, su Fossilworks.org.