Eremo di Sant'Antonio | |
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Facciata principale dell'eremo di Sant'Antonio | |
Stato | Italia |
Regione | Abruzzo |
Località | Difesa[1] (Pescocostanzo) |
Indirizzo | Via del Colle |
Coordinate | 41°56′48.07″N 14°01′52.19″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Sant'Antonio da Padova |
Arcidiocesi | Aquila |
Stile architettonico | romanico |
Inizio costruzione | fine XIV secolo |
Completamento | inizio XV secolo |
L'eremo di Sant'Antonio è un edificio religioso che si trova nel comune di Pescocostanzo, in località Difesa, all'interno della riserva regionale Bosco di Sant'Antonio, compresa nel parco nazionale della Maiella[2][1].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'eremo di Sant'Antonio venne edificato all'interno dell'omonimo bosco verso la fine del XIV secolo e i lavori di costruzione terminarono verso gli inizi del XV secolo, come si rileva da alcuni elementi decorativi esterni ed interni all'edificio; l'eremo venne poi documentato per la prima volta in una bolla pontificia del 1536[2]. Così come il bosco circostante, in età pagana fu consacrato dapprima a Giove[3] e, con la conversione al cattolicesimo, avvenuta durante il Medioevo, devoluto in seguito prima a sant'Antonio abate[2] e poi a sant'Antonio da Padova[1]. Nel 1577 subì un primo restauro attuato dai contadini della vicina Pescocostanzo, come attestato dall'iscrizione incisa sull'architrave della facciata principale dell'edificio[2].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Esternamente, l'eremo è composto da una chiesa e da alcuni fabbricati utilizzati a scopo abitativo ed articolati su due livelli[2]. La facciata principale presenta un portale con un architrave adiacente su cui è posta una lapide che ne ricorda il restauro del 1577[2] e una serie di quattro finestre tre-quattrocentesche in pietra grigia[3]. L'intero complesso è rivestito da un tetto a due falde continue da cui sporge un campanile a vela[2]. Internamente, vi è un altare su cui vi sono una statua lignea tardo-trecentesca di sant'Antonio abate e un dipinto di sant'Antonio da Padova; l'intero vano conduce inoltre ad una sagrestia di ridotte dimensioni[2].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Eremo di Sant'Antonio, su portalecultura.egov.regione.abruzzo.it.
- Chiesa ed eremo di Sant'Antonio, su abruzzoturismo.it (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2023).