In matematica, l'equazione di Laplace, il cui nome è dovuto a Pierre Simon Laplace, è l'equazione omogenea associata all'equazione di Poisson, e pertanto appartiene alle equazioni differenziali alle derivate parziali ellittiche: le sue proprietà sono state studiate per la prima volta da Laplace. L'equazione riveste particolare importanza nei settori dell'elettromagnetismo, dell'astronomia, della fluidodinamica, e le sue soluzioni differenziabili fino al secondo ordine costituiscono la classe delle funzioni armoniche,[1] che sono funzioni analitiche.
L'equazione impone che l'operatore di Laplace di una funzione incognita sia nullo. Tale relazione riveste particolare importanza in fisica:[2]
- Se l'incognita è una concentrazione l'equazione di Laplace è la legge di diffusione di Fick.
- Se l'incognita è una temperatura l'equazione di Laplace è la legge di Fourier per la conduzione del calore.
- Se l'incognita è un potenziale elettrostatico l'equazione di Laplace descrive il problema generale dell'elettrostatica nel caso non siano presenti le sorgenti del campo.[3]
La soluzione dell'equazione di Laplace nel caso bidimensionale è un problema che viene spesso affrontato utilizzando l'analisi complessa, in particolare tramite mappe conformi, mentre nel caso tridimensionale si può invece utilizzare il metodo di separazione delle variabili.
L'equazione
[modifica | modifica wikitesto]Sia una funzione definita su un insieme di a valori in . Sia la funzione di classe C2, cioè derivabile fino al secondo ordine con continuità.
L'equazione di Laplace per ha la forma:[1]
dove è l'operatore di Laplace o laplaciano, che nello spazio euclideo tridimensionale può avere diverse espressioni, ad esempio la forma: cartesiana, cilindrica e sferica.
L'equazione si trova scritta anche scomponendo il laplaciano:
dove è l'operatore divergenza e è l'operatore gradiente.
Soluzione fondamentale
[modifica | modifica wikitesto]Una strategia utilizzata nella soluzione delle equazioni alle derivate parziali lineari consiste nel trovare inizialmente soluzioni semplici, ed a partire da esse costruire una soluzione complessa che sia combinazione lineare di soluzioni semplici.[2]
Dal momento che l'equazione di Laplace è invariante sotto rotazione, si cercano soluzioni di tipo radiale, dipendenti solamente dalla variabile:
Si consideri la funzione:
con tale che l'equazione di Laplace per continui a valere.
Poiché:
si ottiene la derivata prima con la regola della catena:
e la derivata seconda applicando la regola del prodotto e la regola del quoziente alla derivata prima:
per ogni e per ogni non nullo.
Si ha quindi:
Se è diverso da zero si ha:
e integrando gli ultimi due termini si ottiene:
con costante. Di conseguenza, per positivo:
con costante.
Con un'opportuna scelta delle costanti si definisce la soluzione dell'equazione di Laplace nella sua forma più generale:[4]
dove denota il volume della bolla di raggio unitario in .
Condizioni al contorno
[modifica | modifica wikitesto]Condizioni al contorno di Dirichlet
[modifica | modifica wikitesto]Il problema di Dirichlet per le equazioni di Laplace consiste nel trovare una soluzione definita in un dominio e tale che sul bordo di coincida con una funzione assegnata. La relazione tra l'equazione di Laplace e quella del calore può essere data dalla seguente interpretazione fisica del problema di Dirichlet: supponendo che la funzione assegnata sia una temperatura costante nel tempo associata ad ogni punto del bordo di un corpo omogeneo e isotropo, i valori della temperatura all'interno del corpo quando si raggiunge l'equilibrio termico rappresentano la soluzione del problema di Dirichlet.
Condizioni al contorno di Neumann
[modifica | modifica wikitesto]Il problema di Neumann per le equazioni di Laplace è simile al problema di Dirichlet, ma in esso la funzione assegnata non coincide con il valore di sul bordo di , ma con la sua derivata normale. La più ovvia interpretazione fisica (e quella dalla quale il problema è stato motivato) corrisponde alla costruzione di un potenziale su un campo vettore conoscendo le variazioni del campo sul bordo.
Esistono anche le condizioni al contorno di terzo tipo o di Robin, ma non sono trattate in questa sede.
Funzione di Green per l'equazione in tre dimensioni
[modifica | modifica wikitesto]Si consideri un sistema descritto dall'equazione di Poisson:
dove è il laplaciano in , la sorgente e la soluzione della PDE. Poiché il laplaciano è un operatore differenziale lineare, la soluzione può essere scritta come un integrale esteso alla distribuzione sorgente :
dove la funzione di Green è la distribuzione che consente di ottenere la risposta del sistema in ad una sorgente puntiforme, descritta attraverso la delta di Dirac , posta in :
La funzione di Green per l'equazione di Laplace in tre dimensioni è uno strumento spesso utilizzato in fisica, ad esempio nella descrizione dell'interazione di un corpo carico con il campo elettromagnetico generato da una sorgente puntiforme . In tale contesto, il campo elettrico è dato dal gradiente del potenziale elettrico :
e utilizzando l'equazione di Maxwell:
si ha l'equazione di Poisson:
Si può allora trovare la soluzione per una distribuzione arbitraria considerando una carica puntiforme in :
La funzione di Green in tre dimensioni spaziali per l'equazione di Laplace (in tre variabili) è data in funzione della distanza reciproca tra due punti:[5]
dove sono le coordinate cartesiane standard. L'espressione algebrica della funzione di Green in tale sistema di coordinate è:
Esistono diversi modi per sviluppare tale relazione. Uno di essi è l'espansione di Laplace, data per l'equazione di Laplace in tre variabili in termini della funzione generatrice per i polinomi di Legendre:
dove si sono utilizzate le coordinate sferiche e è l'angolo tra due vettori arbitrari dato da:
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Lawrence C. Evans, Partial Differential Equations, American Mathematical Society, 1998, ISBN 0-8218-0772-2.
- Corrado Mencuccini, Vittorio Silvestrini, Fisica II, Napoli, Liguori Editore, 2010, ISBN 978-88-207-1633-2.
- (EN) John D Jackson, Classical Electrodynamics, 3rd Edition, Wiley, 1999, ISBN 0-471-30932-X.
- (EN) F. A. Tarleton An introduction to the mathematical theory of attraction (vol. 1) p. 81 (Longmans, London, 1889)
- (EN) B. O. Pierce Elements of the theory of the Newtonian potential function p. 44 (Ginn & co., Boston, 1902)
- (EN) W. E. Byerly Harmonic functions (John Wiley & Sons, New York, 1906)
- (EN) J. G. Leathem Volume and surface integrals used in physics (Cambridge University Press, 1913)
- (EN) O. D. Kellogg Foundations Of Potential Theory (Springer, Berlin, 1929)
- (EN) R. Courant e D. Hilbert Methoden der mathematischen Physik (band 2) (Springer, Berlin, 1924)
- (EN) H. Bateman, Partial Differential Equations of Mathematical Physics, New York, Dover, 1944, ISBN 978-11-14-49178-6.
- (EN) Philip M. Morse e Herman Feshbach, Methods of Theoretical Physics, New York, McGrawHill, 1953, ISBN 978-00-70-43316-8.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Conduzione termica
- Divergenza
- Equazione di Poisson
- Equazione differenziale alle derivate parziali
- Equazioni ellittiche
- Leggi di Fick
- Operatore di Laplace
- Principio del massimo
- Separazione delle variabili
- Nucleo di Poisson
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Equazione di Laplace
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Laplace’s equation, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Eric W. Weisstein, Equazione di Laplace, su MathWorld, Wolfram Research.
- (EN) Equazione di Laplace, su Encyclopaedia of Mathematics, Springer e European Mathematical Society.
- R. M. Redhedffer Separation of Laplace's equation (Tesi di Dottorato, MIT, 1948)
- Equazione di Laplace EqWorld
- Maurizio Quadrio equazione di Laplace, tecniche risolutive (Politecnico di Milano)
- Maurizio Quadrio equazione di Laplace, variabile complessa (Politecnico di Milano)