Enrico Carnevale Schianca (Gambolò, 14 febbraio 1943 – Milano, 17 maggio 2020) è stato un saggista, storico della cucina e pittore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Si laureò in giurisprudenza all'Università di Pavia con una tesi di storia del diritto. Negli anni ’90 collaborò con il mensile illustrato Nuova Cucina, diretto nominalmente da Ugo Tognazzi, e successivamente con il quadrimestrale storico Appunti di Gastronomia per cui scrisse nell'arco di un ventennio articoli e saggi brevi sulla cucina e dietetica del Medioevo[1]. Nel 2011 pubblicò per Olschki La cucina medioevale, in cui viene offerta una visione sinottica dei ricettari italiani del tardo Medioevo in forma di glossario; l'opera fu accolta con interesse dagli studiosi del ramo[2][3][4][5][6] e vinse in Francia il Prix de la Littérature Gastronomique[7]. Per lo stesso editore curò una nuova traduzione dell’opera più nota di Bartolomeo Sacchi, De honesta voluptate et valitudine, corredata di note che fanno luce sulla genesi e sulle fonti del testo platiniano[8][9][10][11]. Nel 2019 partecipò al progetto digitale “La Biblioteca di Leonardo” del Museo Galileo e della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze[12]. Attratto da molteplici interessi, è stato pittore per passione; ha svolto anche attività di illustratore per libri e riviste e scritto un manuale di introduzione al disegno tradotto in più lingue. Nel 2023 gli è stata intitolata un’aula del Liceo Benedetto Cairoli di Vigevano, presso cui sono conservate alcune sue opere grafiche.
Pittura
[modifica | modifica wikitesto]Il suo linguaggio, in prevalenza figurativo, è in bilico tra suggestioni fiamminghe e approdi favolistici[13] e in una prima fase "può richiamare, per dei punti di contatto anche nello spirito, Brueghel il Vecchio” (Dino Villani)[14].
Opere (elenco parziale)
[modifica | modifica wikitesto]- Corso di disegno a matita, Milano, De Vecchi, 1993, ISBN 88-412-1130-X.
- ”Tractatus de modo preparandi et condiendi omnia cibaria” (traduzione e commento), in Appunti di Gastronomia, vol. 26, Milano, Condeco, 1998, pp. 5-108, ISSN 1593-263X .
- I pesci nel lessico culinario italiano, in Appunti di Gastronomia, vol. 28, Milano, Condeco, 1999, pp. 27-72, ISSN 1593-263X .
- Maino de Maineri e l’”Opusculum de saporibus” (con traduzione), in Appunti di Gastronomia, vol. 31, Milano, Condeco, 2000, pp. 13-47, ISSN 1593-263X .
- Il "Liber de ferculis et condimentis", un ricettario di cucina araba nella traduzione di Jambobino da Cremona (traduzione e commento), in Appunti di Gastronomia, vol. 35, Milano, Condeco, 2001, pp. 5-60, ISSN 1593-263X .
- Il "Regimen sanitatis" di Antonio Benivien (traduzione e commento), in Appunti di Gastronomia, vol. 44, Milano, Condeco, 2004, pp. 9-56, ISSN 1593-263X .
- La cucina medievale. Lessico, storia, preparazioni, Firenze, Olschki, 2011, pp. XLVI-756, ISBN 9788822260734.
- Note di storia della gastronomia, in Lomellina, il gusto di una storia, Stefano Tomiato, Guardamagna, 2012, ISBN 9788895193816.
- Il trattato “De cibis boni et mali succi” di Claudio Galeno (traduzione e commento), in Appunti di Gastronomia, vol. 29, Milano, Condeco, 2015, ISSN 1593-263X .
- I ‘marubini’ di Frascarolo, in SIBRIUM, vol. 29, Varese, Centro di Studi Preistorici e Archeologici di Varese, 2015, pp. 417-455, ISSN 0559-9628 .
- De honesta voluptate et valitudine. Un trattato sui piaceri della tavola e la buona salute, a cura di Enrico Carnevale Schianca, Olschki, 2015, p. 596, ISBN 978-8822263797.
- Dispensa e cantina, in I Gonzaga, cavalieri, vesti, argenti, vino. La “magna curia” del 1340, a cura di Daniela Ferrari e Chiara Buss, Silvana Editoriale, 2016, pp. 417-455, ISBN 88-366-3585-7.
- Una proposta per gli acetaria di Plinio (PDF) (abstract), in Studi italiani di Filologia classica, vol. 16, 2018, ISSN 0039-2987 .
- Di alcuni poco noti arabismi nel lessico di cucina tardo-medievale (abstract), in Quaderni di Filologia Romanza, n. 26-26, 2019, pp. 65-83, ISSN 1722-7097 . URL consultato il 26 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2020).
- Bartolomeo Sacchi detto Platina, De honesta voluptate, in La biblioteca di Leonardo, a cura di Carlo Vecce, Giunti Editore, 2021, pp. 352-353, ISBN 978-88-09-89778-6.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Longo, 2021.
- ^ (EN) Wendy Pfeffer, 12.04.01, Schianca, La Cucina Medievale, in The Medieval Review, 2012 Reviews, Bloomington, Indiana University, 2012. URL consultato il 25 luglio 2018.
- ^ (ES) Juan Vicente García Marsilla, Enrico Carnevale Schianca, La cucina medievale. Lessico, storia, preparazioni., in Anuario De Estudios Medievales, vol. 42/2, 2012, pp. 947-949. URL consultato il 7 agosto 2020.
- ^ Franco Cardini, Il sole ventiquattrore, 5 febbraio 2012
- ^ (ES) Fernando Serrano Larráyoz, Carnevale Schianca, Enrico: La cucina medievale. Lessico, storia, preparazioni., in Hispania. Revista Española de Historia, vol. 72, 2012, pp. 248-250. URL consultato il 7 agosto 2020.
- ^ (FR) Bruno Laurioux, Enrico Carnevale Schianca, La cucina medievale. Lessico, storia, preparazioni., in Le Moyen Age, vol. 70, 2014, pp. 220-221. URL consultato il 7 agosto 2020.
- ^ Prix de la Littérature Gastronomique, su intergastronom.net. URL consultato il 25 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2017).
- ^ Martina Mazzetti, Rassegna bibliografica, «De honesta voluptate et valitudine», in La rassegna della letteratura italiana, vol. 121, n. 1, Firenze, Le Lettere, gennaio-febbraio 2017, pp. 142-143.
- ^ (DE) Stefan Bauer, Review of: Enrico Carnevale Schianca (ed.): Bartolomeo Platina, De honesta voluptate et valitudine., in Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken, vol. 96, 2016, pp. 620-621. URL consultato il 25 luglio 2018.
- ^ Remo L. Guidi, Bartolomeo Platina, ovvero un umanista in cucina, in Archivio Storico Italiano, vol. 174, 2(648), Firenze, Leo S. Olschki, 2016, pp. 327-340. URL consultato il 25 luglio 2018.
- ^ Maria Grazia Blasio, Maccheroni siciliani in salsa latina. Una nuova edizione del De honesta voluptate et valitudine di Bartolomeo Platina, in RR Roma nel Rinascimento, Associazione Roma nel Rinascimento, 2016, pp. 27-32.
- ^ Vecce, 2021.
- ^ Mosca, 2008.
- ^ Dino Villani, Carnevale, in La libertà, giornale di Piacenza, 1976.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Alberto Mosca, Elisa Podetti e Alberto Cintio, Il silenzioso rintocco delle ore a Monclassico e Presson, Cles (TN), Nitida immagine, 2007, ISBN 978-88-87439-20-5. URL consultato il 5 febbraio 2022.
- Liliana Longo (a cura di), Disegni di Enrico Carnevale Schianca - Castelli della Lomellina, Vigevano, Punto & Virgola, 2021, ISBN 979-12-80217-19-6. URL consultato il 5 febbraio 2022.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Enrico Carnevale Schianca
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Enrico Carnevale Schianca, su academiabarilla.it. URL consultato il 27 maggio 2018 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2018).
- Appunti di Gastronomia, su appuntidigastronomia.com. URL consultato il 27 maggio 2018.
- La Biblioteca di Leonardo, su museogalileo.it. URL consultato il 27 aprile 2020.
- Le meridiane di Monclassico, su meridianemonclassico.it.
- Museo Glauco Lombardi, su museolombardi.it.