Emilio Strafelini (Rovereto, 3 febbraio 1897 – Fai della Paganella, 1964) è stato un anarchico e antifascista italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Emilio Domenico Annibale Strafelini, figlio di Felino e Genovefa Rosa Perli, nacque a Rovereto il 3 febbraio 1897.[1]
Ufficiale degli Alpini,[2] fu disertore dall'Esercito austro-ungarico durante la prima guerra mondiale. Si rifugiò a Napoli, dove conobbe Sandro Pertini e Pietro Nenni. Entrò a far parte del Partito Socialista Italiano nel 1916. Partecipò alla guerra civile spagnola. Fu mandato al confino [3] durante il ventennio fascista a Ventotene e successivamente internato in Francia, dove continuò la sua attività partigiana.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Nati in Trentino 1815-1923, Un progetto congiunto Provincia Autonoma di Trento - Arcidiocesi Tridentina, su secure.natitrentino.mondotrentino.net. URL consultato il 12 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2017).
- ^ Saverio W. Pechar, Il battaglione della morte, in PELORO, rivista del dottorato in scienze storiche, archeologiche e filologiche dell'università di Messina, vol. 1, 2016, p. 66-67, ISSN 2499-8923 .
- ^ Commissione di Trento, ordinanza del 7.11.1940 contro Emilio Strafelini e altri (“Combattenti antifranchisti in Spagna”). In: Adriano Dal Pont, Simonetta Carolini, L'Italia al confino 1926-1943. Le ordinanze di assegnazione al confino emesse dalle Commissioni provinciali dal novembre 1926 al luglio 1943, Milano 1983 (ANPPIA/La Pietra), vol. II, p. 530-531