Emain Ablach (anche Emne) è un mitico paradiso insulare della mitologia irlandese. È spesso considerato il regno del dio del mare Manannan mac Lir e identificato con l'Isola di Man o l'Isola di Arran. Secondo il poema medievale irlandese Baile Suthain Sith Eamhna, il dio Lug Lamfada fu allevato a Emain Ablach. In un'altra poesia del XIV secolo, Emain Ablach è descritta come piena di cigni e tassi.[1]
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]"Emain / Emne" è di etimologia incerta, sebbene possa essere paragonato al nome di luogo, Emain Macha, in Irlanda, registrato come "Isamnion" nella geografia del II secolo d.C. di Claudio Tolomeo, che il celticista Heinrich Wagner tradurrebbe come ciò che si muove da solo rapidamente, il flusso, derivato dalla radice proto-indo-europea * eis-" per muoversi rapidamente. "Ablach" significa "delle mele / dei frutti" nell'antico irlandese.
Influenze
[modifica | modifica wikitesto]Nella letteratura arturiana medievale, Insula Avallonis (Avalon), isola paradisiaca di Goffredo di Monmouth, dove fu forgiata la spada Excalibur, e dove re Artù fu portato a guarire dalla fata Morgana e dalle sue otto sorelle dopo la battaglia di Camlann, sono stati influenzati dalle leggende irlandesi di Emain Ablach. L'equivalente gallese medievale di Avalon, Ynys Afallach (Isola di Afallach), può anche essere correlato - se non derivato da - Emain Ablach.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Gofraidh Fionn Ó Dálaigh, Ar an doirseoir ris an deaghlaoch, su suburbanbanshee.net. URL consultato il 4 August 2019.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Bullock-Davies, Constance, "Lanval and Avalon," Bulletin of the Board of Celtic Studies 23, 1969, p. 128-42.
- Koch, John (ed.), Celtic Culture: A Historical Encyclopedia, ABC-CLIO, 2006, p. 146-147; p. 677; p. 691; p. 959; p. 1244; p. 1471; p. 1671.
- MacNeill, Máire, The festival of Lughnasa Comhair de Bhéaloideas Éireann, University College, 1982, p. 6.
- Maier, Bernhard (ed.), Dictionary of Celtic religion and culture, Boydell & Brewer, 1997, p. 3; p. 156;, p. 186.
- Ó hÓgáin, Dáithí, Myth, legend & romance: an encyclopaedia of the Irish folk tradition, Prentice Hall Press, 1991, p. 247.
- Skene, William Forbes, Celtic Scotland: a history of ancient Alban, Volume 3, Edmonston & Douglas, 1880, p. 410ff.
- Wagner, Heinrich, "The archaic Dind Ríg poem and related problems", Ériu, Vol. 28, 1977, p. 1-16.