Gli e-boys e le e-girls (in generale e-kids, "ragazzi elettronici")[1][2] sono gli appartenenti a una subcultura giovanile della Generazione Z emersa durante la seconda metà degli anni 2010,[3] in particolar modo su TikTok.[4] Gli e-boys e le e-girls attingono a molti stili diversi, tra cui le mode emo, goth, metal, K-pop e la street fashion giapponese.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Genesi ed etimologia
[modifica | modifica wikitesto]La fase embrionale dello sviluppo della terminologia "e-girl" risale alla seconda metà degli anni 2000, in cui veniva usato perlopiù come termine dispregiativo per indicare su Internet una ragazza "in cerca di approvazione e attenzione del genere maschile".[5][6] Secondo un articolo pubblicato sul sito Business Insider, le prime e-girls apparvero su Tumblr,[7] come peraltro sostenuto dalla scrittrice di Vox Rebecca Jennings,[2] mentre la compagnia Vice Media affermò che questa sottocultura fosse un'evoluzione delle culture emo e scene.[8][9] La rivista britannica i-D attribuì ad Avril Lavigne il titolo di “prima e-girl”, per la sua raffinata interpretazione dello stile alternativo, in contrasto con le tendenze stilistiche del tempo e in affinità con la cultura kawaii;[10] stando a Vice, la cantante sarebbe stata la prima e-girl a causa del suo look, composto da pantaloncini corti e larghi, berretto con la visiera tenuta all'indietro, trucco pesante e calze a righe nere e bianche.[11] Inoltre, personaggi di fantasia come Ramona Flowers, Harley Quinn e Sailor Moon esercitarono un'influenza cruciale per lo sviluppo di tale movimento.[12][13]
Stando all'Urban Dictionary il termine esiste dal 2009. Era usato come epiteto misogino fino al 2014, anno dello scoppio del Gamergate, quando "e-girl" iniziò a indicare una «ragazza gamer promiscua che usa la propria sessualità e il proprio aspetto fisico a proprio vantaggio». Il termine è poi stato privato della sua componente negativa diventando neutro.[14]
A partire dall'inizio degli anni 2010 gli e-boy si separarono da questa cultura, in origine esclusivamente femminile, inglobando fonti d'ispirazione da elementi k-pop, goth e della cultura skater,[15] soprattutto sull'onda della popolarità e della successiva morte del rapper Lil Peep, indicato dal New York Post «il pioniere assoluto della e-land».[9] Gli e-boys si avvalgono anche dell'estetica “soft boy aesthetic” che, secondo il giornale Brown Daily Herald, è dovuta in gran parte del cambiamento dell'ideale di fascino maschile, prima associato ad una tradizionale mascolinità e ora propensa all'accettazione della propria vulnerabilità, timidezza, introversione e un aspetto vagamente androgino.[7][16]
Popolarità mainstream
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2018, in seguito al rilascio globale del social network TikTok, la subcultura iniziò ad emergere definitivamente su Internet,[17][18] fenomeno con tutta probabilità da attribuire sia al crescente interesse a boy band k-pop K-pop come BTS, Exo e Got7 nel mercato mainstream occidentale,[19] oltre che alla popolarità raggiunta dall'influencer Belle Delphine, soprattutto in merito al loro modo di vestire e al tingersi i capelli[20]; proprio quest'ultima pratica, tra la fine del 2020 e l'inizio del 2021, sarebbe stata largamente promossa da case di alta moda (come Céline e Yves Saint Laurent)[21][22] e celebrità (quali Kylie Jenner e Dua Lipa).[23][24] Secondo Vogue, si è assistito all'esplosione del fenomeno nel 2019 con il fenomeno di Internet E-Girl Factory, una serie di video nel corso del quale dei ragazzi vengono truccati da e-girl.[14] La moda e-girl è stata uno dei 10 trend di Google più cercati del 2020.[14]
Abbigliamento
[modifica | modifica wikitesto]Lo stile degli e-boys e le e-girls trae ispirazione dalla cultura hip-hop, skate, BDSM ed emo, dai videogiochi, dalla street fashion giapponese (come anime, cosplay, kawaii e la Moda Lolita) e da varie correnti musicali quali il post-grunge, il metal e la musica d'avanguardia.[21][14][25][26]
Gli e-boy indossano solitamente magliette con motivi esoterici o metal, felpe crew neck abbinate a una camicia, capelli spettinati e tinti oppure in stile floppy, ovvero bipartiti. Indossano dei pantaloncini corti e larghi o con pinces e accessori tra cui catene, collane, anelli o spille da balia. A volte ricorrono all'uso di trucchi, dipingendosi le unghie di nero.[21]
Generalmente le e-girl utilizzano un eyeliner molto spesso, unito a blush, illuminante in abbondanza e finte lentiggini disegnate a matita; prediligono inoltre la frangetta e capelli colorati, perlopiù rosa pastello, viola e verde.[27] Per quanto riguarda il tipo di abbigliamento, sono solite indossare calze a rete, gonne scozzesi, t-shirt oversize, scarpe a zeppa, berretti e girocollo.[28]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Condé Nast, Dolce & Gabbana Fall 2021 Ready-to-Wear Collection, su Vogue, 1º marzo 2021. URL consultato il 7 aprile 2022.
- ^ a b (EN) Rebecca Jennings, E-girls and e-boys, the irony-laced subculture that doesn’t exist in real life, su Vox, 1º agosto 2019. URL consultato il 7 aprile 2022.
- ^ (EN) Rebecca Jennings, E-girls and e-boys, the irony-laced subculture that doesn’t exist in real life, su Vox, 1º agosto 2019. URL consultato il 22 luglio 2020.
- ^ (EN) What Is an E-Boy?, su www.vice.com. URL consultato il 10 gennaio 2023.
- ^ (EN) What is the e-girl trend?, su The Independent, 25 novembre 2019. URL consultato il 7 aprile 2022.
- ^ (EN) Paige Leskin, Everything you need to know about e-girls and e-boys, teen gamers who have emerged as the antithesis of Instagram influencers, su Business Insider. URL consultato il 10 gennaio 2023.
- ^ a b the era of e-boys, su post.browndailyherald.com. URL consultato il 7 aprile 2022 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2020).
- ^ (EN) What Is an E-Boy?, su vice.com. URL consultato il 7 aprile 2022.
- ^ a b (EN) View Author Archive, Get author RSS feed, E-boys and e-girls: The moody new trend spawned by Gen Z, su New York Post, 13 dicembre 2019. URL consultato il 7 aprile 2022.
- ^ (EN) avril lavigne was the original e-girl, su vice.com. URL consultato l'8 aprile 2024.
- ^ (EN) Alim Kheraj, avril lavigne was the original e-girl, su i-D, 2 agosto 2019. URL consultato il 7 aprile 2022.
- ^ (EN) E-Girls: 10 Pop Culture Characters Who Definitely Inspired The Trend, su ScreenRant, 14 dicembre 2019. URL consultato il 7 aprile 2022.
- ^ (EN) A little bit bondage, a little bit baby: E-girl make-up and hair explained, su Dazed, 16 settembre 2020. URL consultato il 7 aprile 2022.
- ^ a b c d E-girl: uno stile nato per esistere online, su vogue.it. URL consultato il 9 aprile 2024.
- ^ (EN) How to dress up like an eboy— 'E' stands for embracing emotions, su audiblwav.com, 23 settembre 2020. URL consultato il 7 aprile 2022.
- ^ (EN) How to dress up like an eboy— 'E' stands for embracing emotions, su audiblwav.com, 23 settembre 2020. URL consultato il 10 gennaio 2023.
- ^ Roisin Lanigan, How TikTok is changing beauty standards for Gen Z, su i-d.vice.com. URL consultato il 5 ottobre 2022.
- ^ (EN) Courtney Thompson, What is an e-girl? The latest teen trend, explained, su CNN Underscored, 18 febbraio 2020. URL consultato il 5 ottobre 2022.
- ^ (EN) My God, Teens Are Actually Bringing Back the Butt Cut, su MEL Magazine, 10 luglio 2019. URL consultato il 5 ottobre 2022.
- ^ (EN) Business Insider, su Business Insider. URL consultato il 10 gennaio 2023.
- ^ a b c Che cos’è l’estetica e-boy?, su nssmag.com. URL consultato il 9 aprile 2024.
- ^ (EN) Ludovic de Saint Sernin Unleashes a Darker, Sexier Fall 2021 - PAPER, su www.papermag.com. URL consultato il 10 gennaio 2023.
- ^ (EN) Dazed, Lil Nas X has got a festive new hairstyle just in time for Christmas, su Dazed, 16 dicembre 2020. URL consultato il 10 gennaio 2023.
- ^ (EN) Emily Dixon last updated, Kylie Jenner's Latest Hair Transformation Is Very E-Girl, su Marie Claire Magazine, 26 aprile 2020. URL consultato il 10 gennaio 2023.
- ^ Eboys e Vsco Girls: chi sono i nuovi re e regine di TikTok, su Wired, 16 novembre 2019. URL consultato il 14 giugno 2021.
- ^ C’è una nuova tribù nata su TikTok: ecco a voi e-girl ed e-boy, l’anti influencer di Instagram, su Business Insider Italia, 15 ottobre 2019. URL consultato il 22 luglio 2020.
- ^ (EN) Dazed, A little bit bondage, a little bit baby: E-girl make-up and hair explained, su Dazed, 16 settembre 2020. URL consultato il 10 gennaio 2023.
- ^ (EN) Michelle Santiago Cortés, Why E-Girls Are The Moodier VSCO Girls, & How To Be One For Halloween, su www.refinery29.com. URL consultato il 10 gennaio 2023.
Altri progetti
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