Duldul (in arabo دُلْدُل?) era una mula del profeta islamico Maometto.[1]
Duldul era il nome della mula grigia del Profeta, che gli era stata data dai Muḳawḳis, contemporaneamente all'asino chiamato Yaʽfūr. Dopo avergli fatto da cavalcatura durante le sue campagne, morì a Yanbuʿ così vecchia e sdentata che per nutrirla bisognava metterle in bocca l'orzo. Secondo la tradizione degli sciiti ʿAlī la cavalcò nella battaglia del Cammello e a Ṣiffīn.[2] È un simbolo alide nell'Islam sciita.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ SULIMAN BASHEAR, RIDING BEASTS ON DIVINE MISSIONS: AN EXAMINATION OF THE ASS AND CAMEL TRADITIONS, in Journal of Semitic Studies, XXXVI, n. 1, 1º marzo 1991, pp. 37–75, DOI:10.1093/jss/XXXVI.1.37. URL consultato il 1º maggio 2021.
- ^ (EN) Cl Huart e Ch Pellat, Duldul, in Encyclopaedia of Islam, Second Edition, 24 aprile 2012. URL consultato il 1º maggio 2021.
- ^ Mohammad Ali Amir-Moezzi, Maria De Cillis e D. De Smet, L'Ésotérisme shi'ite : ses racines et ses prolongements = Shi'i esotericism : its roots and developments, 2016, ISBN 2-503-56874-2, OCLC 953634208. URL consultato il 1º maggio 2021.
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