Tubulo collettore | |
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Nefrone. Il tubulo collettore connette il tubulo contorto distale al dotto papillare. | |
Anatomia del Gray | (EN) Pagina 1223 |
Sistema | Apparato escretore |
Sviluppo embriologico | Blastema metanefrico |
Identificatori | |
MeSH | A05.810.453.736.560.510 |
FMA | 265239 |
Il tubulo collettore (o dotto collettore), insieme ai dotti papillari del Bellini, costituisce la porzione terminale del nefrone. Esso accoglie il liquido proveniente dal tubulo contorto distale e lo convoglia nei dotti papillari .
Anatomia
[modifica | modifica wikitesto]I tubuli collettori decorrono lungo i raggi midollari della corticale renale e rappresentano la confluenza delle varie porzioni terminali dei tubuli contorti distali. Portandosi dalla corticale alla midollare, si uniscono tra loro a livello della piramide renale, formando i dotti papillari che, in un numero variabile di 15-30, si aprono nell'apice della papilla renale.
Struttura
[modifica | modifica wikitesto]I tubuli collettori sono ricoperti da un epitelio semplice (monostratificato) cuboidale; tuttavia, la lunghezza delle cellule si modifica nei dotti di maggior calibro, assumendo un aspetto cilindrico nei dotti papillari. La popolazione cellulare prevalente è rappresentata da cellule dal citoplasma chiaro e dal nucleo rotondeggiante, con piccoli microvilli apicali. A queste si alternano cellule con un vistoso orletto a spazzola ricche di organuli (soprattutto mitocondri). Mentre le prime sono denominata cellule chiare le seconde vengono denominate cellule scure.
Funzione
[modifica | modifica wikitesto]Nelle cellule chiare dei dotti collettori si esplica l'azione dell'ormone antidiuretico secreto dalla neuroipofisi; questo ormone agisce promuovendo la fusione di vescicole citoplasmatiche contenenti acquaporine alla membrana cellulare. Questo meccanismo permette la concentrazione delle urine e la ritenzione di acqua nell'organismo. Le cellule scure svolgono invece un importante ruolo nel mantenimento dell'equilibrio acido-base promuovendo la secrezione attiva di ioni idrogeno e il riassorbimento di ioni bicarbonato.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giuseppe C. Balboni, et al., Anatomia Umana, Vol. 1-2., Ristampa 2000, Milano, Edi. Ermes s.r.l., 1976, ISBN 88-7051-078-6.