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La storia è stata raccontata da Gianluigi Beccaria su Ttl, il supplemento della Stampa di sabato 17. -- .mau. ✉ 12:25, 19 dic 2005 (CET)[rispondi]

dubito fortemente che "vipiteno" derivi da "wie, bitte", sprattutto dopo l'opera di Tolomei e la (credo) corretta citazione del campo romano "vitenum". Mi pare una qualsiasi storiellina carina della serie "nussaccio" in sicilia, "kannitverstan" in olanda ecc. carina, ma non credo proprio sia vera e dunque la tolgo. Tomi 17:36, 19 dic 2005 (CET)[rispondi]

ok, guardando la pagina di de:wiki si direbbe che Vipitenum era il nome dell'accampamento lì vicino. VOrrà dire che scriverò a Beccaria dicendo che non siamo a Carnevale... -- .mau. ✉ 17:57, 19 dic 2005 (CET)[rispondi]

Il nome italiano, Vipiteno, è un'invenzione/sopruso fascista, imposto da Tolomei su ordine del duce. Tutto il resto è propaganda. --Patervogel (msg) 20:41, 27 nov 2024 (CET)[rispondi]