Sono d'accordo che i toni sono un po' troppo enfatici, cosa che ho notato in quasi tutte le pagine relative al profeta ed i suoi famigliare. Poi voglio far notare che le voci femminili arabe dovrebbero essere titolate con il nome di nascita e non con gli epiteti vari, nella cultura araba la donna non prende neanche il nome del marito da sposata. Quindi trovo inopportuno che sia fatto nell'ambito di un' enciclopedia. Di questa pagina, inoltre, ci sono piu' versioni con diversi nomi, una mia con il nome Nusayba bint Ka’b al-Ansariyah.— Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Nessma Elaassar (discussioni · contributi).
- [@ Nessma Elaassar, Cloj] ok, pingo il creatore della voce, esperto di islamistica che certo ha le sue ragioni
- come procedere da qui in avanti?--Shivanarayana (msg) 14:30, 4 giu 2019 (CEST)
- Ovvio che sarebbe bene evitare toni trionfalistici nei lemmi riguardanti personalità musulmane (ma questo vale per ogni religione. Spesso la cronaca ebraica, cristiana o islamica diventa agiografia e questo nuoce alla dignità storica della voce). L'esattezza storica non contrasta certo con la correttezza metodologica e la credibilità dell'informazione. Comunque nella voce non scorgo toni trionfalistici. Dove sarebbero?
- Sono d'accordo nel titolare col nome originario ogni donna, se esso ci è giunto attraverso qualche fonte affidabile. Comunque (ma è un'osservazione secondaria) rispettiamo i criteri traslitterativi: quindi scriviamo pure Nusayba bint Ka‘b al-Ansariyya, che a ben vedere incorpora un riferimento agiografico non indifferente, visto che Ansariyya significa "appartenente agli Ansar", alleati medinesi federati coi musulmani venuti da Mecca con l'Egira. La sua kunya potrà sempre essere citata nel corpo del lemma. --Cloj 22:26, 5 giu 2019 (CEST)
En passant, insisto nel non leggere alcun tono trionfalistico e non enciclopedico nel lemma (che ingloba anche un altro lemma dedicato alla stessa persona). --Cloj 20:07, 9 giu 2019 (CEST)