Tutti i personaggi di "Tosca" sono realmente esistiti. Curiosa è la vicenda relativa a Cesare Angelotti: discendente di un’antica e nobile famiglia romana, si era compromesso con la repubblica partenopea fondata a Napoli da Napoleone nel 1799. Dopo la repressione di Ferdinando IV fugge a Roma dov’è nominato console della Repubblica romana. Angelotti aveva le ore contate, perché ebbe una grande sfortuna, come ci racconta Sardou. Quando la sfortuna è di un certo impegno, di solito c’è di mezzo una donna. Qui c’è Lady Hamilton, moglie dell’ambasciatore inglese a Napoli e amante di Nelson. Facciamo un passo indietro di circa vent’anni quando il giovane Angelotti visse a Londra per diverso tempo e conobbe, ai Vauxhall Gardens, una splendida prostituta d’alto bordo che trascorse con lui una settimana incantevole. Vent’anni dopo Angelotti, alla morte del padre, si era stabilito a Napoli nelle cui vicinanze aveva ereditato un vasta proprietà. Una sera viene invitato a cena in casa dal Principe Pepoli dove fu presentato all’Ambasciatore Inglese “Sir Hamilton” e alla sua splendida consorte nella quale riconobbe la splendida prostituta dei Vauxhall Gardens. Angelotti inferocito dall’ostilità mostrata da Lady Hamilton contro Napoleone e i repubblicani, stupidamente racconta agli amici della vecchia storia londinese e fu rovinato. Due giorni dopo ebbe la casa perquisita e sequestrate le sue carte da cui non si poteva trovare nulla di compromettente, ma una mano “pilotata” aveva introdotto nella sua biblioteca alcuni volumi di Voltaire, delitto sufficiente a mandarlo in galera per tre anni. Scontata la pena intraprese una sfortunata attività politica che lo porta al carcere di Castel Sant’Angelo da cui evade all’inizio del dramma.
Puccini vero padre della dodecafonia?
[modifica wikitesto]Riporto qui un paragrafo aggiunto (il titolo è sopra) alla voce Giacomo Puccini:
«La storia della musica ci dice che fu Arnold Schoenberg, tra il 1911 ed il 1923, a creare la musica dodecafonica, o seriale. Non vi sono dubbi che sia andata proprio così; pur tuttavia è assai probabile che Schoenberg abbia avuto una sorta di "illuminazione" proprio dalla musica di Puccini. Benché la storiografia ufficiale ancora dibatta su questo punto, ci sono - al di la di ogni ragionevole dubbio - almeno due elementi che potrebbero indurci a pensare che Puccini abbia, se non "creato", almeno "dato il La" alla nascita di questa nuova forma compositiva. Il nucleo del dibattito è rappresentato dalla partitura di Tosca (1900). In modo particolare, nell'Atto I, l'entrata in scena del sacrestano viene annunciata da una scala che è, a tutti gli effetti, una perfetta scala dodecafonica. Puccini inventò la dodecafonia senza rendersene conto? A questo dobbiamo aggiungere che, quando Arnold Schoenberg insegnava Composizione a Berlino, la prima partitura che faceva studiare ai suoi studenti era proprio quella di Tosca.»
Considerazioni. La tesi è piuttosto forte e difficile da dimostrare. In particolare, altri compositori possono aver usato serie ante-litteram. Si dice questo anche di un passaggio del Don Giovanni di Mozart. Nel passo in questione, inoltre (numero 10 in partitura) la prima nota di ciascuna coppia può essere intesa come appoggiatura discendente, per cui lo scheletro della frase è un arpeggio ascendente per terze: Sol# - Si - Re# - Fa# - La - Do# - Mi - Sol. Ci sarebbe per la verità un altro esempio, sempre in Tosca: la pagina conclusiva del secondo atto: triade di Sib maggiore / triade di La bemolle maggiore / triade di Mi minore / Do# / Fa#-La = totale cromatico. Insomma la modernità del linguaggio armonico in Puccini è fuor di dubbio, e in particolare in Tosca, così come l'interesse di Schoenberg per la sua musica. Ma la questione generale andrebbe forse posta con maggiore cautela. Perciò per ora trasferisco il paragrafo qui, con l'intenzione che venga aggiustato (da me o da altri) e inserito in questa voce. --Al Pereira 21:50, 16 gen 2007 (CET)
- Peccato. Avevo già segnato sulla mia agenda, per il prossimo 1° aprile, l'inserimento del paragrafo "Puccini vero padre del punk?". Dovrò inventarmi qualcos'altro. Ylebru dimmela 23:27, 16 gen 2007 (CET)
- Quella sarebbe ricerca originalissima ;-) Sono sicuro che invece qualcuno ha scritto sull'argomento dodecafonia (potrebbe essere stato Roman Vlad): si tratta solo di presentare la faccenda in una chiave diversa. --Al Pereira 23:37, 16 gen 2007 (CET)
- 1° aprile? Un secondo, fatemi capire: non è vera tutta questa storia?
- La questione è interessante e il modo in cui Al Pereira l'ha posta è senz'altro corretto. Il punto è che mancano "citazioni" per sostenere due o tre tra le frasi più "forti" contenute nel paragrafo. Si dice che la storiografia ufficiale ancora dibatta su questo punto, allora troviamo qualche fonte in proposito. --Microsoikos (msg) 09:37, 16 mag 2009 (CEST)
- Oh, grazie.
"Lucevan le stelle" e non "Lucean le stelle"
[modifica wikitesto]Ho notato adesso che era scritto da una parte "E lucevan le stelle" e da un'altra "E lucean le stelle". Visto che qualcuno aveva corretto è stato fatto un rollback al riguardo mi sono messo a controllare sullo spartito in mio possesso (che poi è identico a quello finito online); il titolo esatto della romanza di Cavaradossi è "E lucevan le stelle" (con la v) quindi ho corretto la parola "lucean" senza la v, citata erroneamentenella parte "Caratteri generali".--Mc also known as Massi cadenti 16:46, 29 apr 2007 (CEST)
E' vero "tutto" o solo una parte?
[modifica wikitesto]Ciao Al Pereira, è vero quello che dici e cioè che il libretto non riporta la puntualizzazione delle date "precise" dell'azione scenica, ma mi spieghi dove il libretto preciserebbe che: "L'azione si svolge a Roma nel 1800, nell'atmosfera tesa che segue l'eco degli avvenimenti rivoluzionari in Francia, e la caduta della prima Repubblica Romana."? Senza, ovviamente, alcuno spirito polemico, ma o non è vero niente o è vero tutto; o si lasciano tutte le puntualizzazioni (che servono agli utenti a capire) oppure si tolgono tutte perchè sono tutte "spurie". Ciao.--Sandrocozzi (msg) 19:32, 2 set 2011 (CEST)
Curiosità
[modifica wikitesto]Nel paragrafi Curiosità si cita "Tutta qui la cantoria" come sigla dei notiziari regionali, prima radiofonici, poi televisivi, della Toscana. Io avrei detto, per esperienza personale, che era la sigla dei notiziari del Piemonte. Forse la stessa sigla era utilizzata per le edizioni regionali di giornale radio e poi telegiornale di TUTTE le regioni? Qualcuno di altre regioni, a parte Toscana e Piemonte, si ricorda e può confermare o smentire?--Paolo.ma (msg) 11:11, 23 ott 2013 (CEST)
Il nome di Tosca
[modifica wikitesto]Vorrei sommessamente far notare un particolare (che ai melomani, agli appassionati, ai melomaniaci non sarà sfuggito, ma qui si scrive per il popolo...giusto?) E il punto è questo: Tosca non è il nome ma il cognome. Lei si chiama Floria Tosca. Ora: considerando che l'autore del dramma è un francese (che ambienta il dramma in Italia) è facilmente ipotizzabile che "Floria" sia una deformazione del più comune "Flora". Quanto a "Tosca" ritengo trattarsi di un richiamo alla toscanità (Oh tosco, che per la città del foco vivo te'n vai così parlando onesto...). In termini pratici il risultato è che esistono parecchie donne che si chiamano Tosca (di nome), come ad esempio Tosca D'Aquino, o una meno nota cugina di mia madre. Sarebbe interessante, o come minimo curioso, sottolineare che queste gentili signore hanno un nome proprio che in realtà è un cognome. Non è che sia un problema: ho conosciuto persone gravate dal nome (non cognome) di Sandokan o Lupèn (scritto così): basta solo averne contezza.
Collegamenti esterni modificati
[modifica wikitesto]Gentili utenti,
ho appena modificato 1 collegamento esterno sulla pagina Tosca (opera). Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:
- Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20150421054306/http://www.teatrolafenice.it/media/libretti/84_6334Tosca_v3.pdf per http://www.teatrolafenice.it/media/libretti/84_6334Tosca_v3.pdf
Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.
Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 04:08, 5 ago 2019 (CEST)