Aggiornamento infobox e fonti
[modifica wikitesto]Ciao a tutti, ho appena aggiornato l'infobox inserendo il link corretto alla voce dedicata a Ferretti Group e aggiungendo nuove fonti per le informazioni che ne risultavano sprovviste.
Colgo, inoltre, l'occasione per segnalare che, in seguito agli ultimi interventi, la voce presenta una sezione dedicata alle "Note" - prima inesistente - che conta 27 nuovi riferimenti. L'avviso posizionato in cima alla voce è, a questo punto, obsoleto. Nei prossimi giorni, procederei, dunque, alla sua rimozione.--CateSof1453! (msg) 15:38, 17 apr 2024 (CEST)
Proposta di sviluppo della voce
[modifica wikitesto]Ciao a tutti! :) In queste settimane ho elaborato una proposta di aggiornamento e sviluppo della voce operando sulle sezioni "Siti produttivi", "Gamma attuale", "Progetti" e "Designer". La proposta è illustrata nei cassetti che trovate di seguito con relative descrizioni e fonti.
Spero sia tutto chiaro. Naturalmente sono a disposizione per qualsiasi dubbio. In attesa di un vostro parere, come sempre, grazie mille per il supporto! :) --CateSof1453! (msg) 10:08, 5 set 2024 (CEST)
- In questo momento non ho tempo di guardare con la dovuta attenzione, noto però subito alcune pecche presenti sulla voce, tra cui il fatto che la storia sia inserita come una cronologia anziché in forma scorrevole e il fatto che buona parte delle fonti sono inserite male, senza titolo. Per il resto, per ora, non mi pronuncio. --Pil56 (msg) 15:09, 13 set 2024 (CEST)
- Ciao [@ Pil56], ho provveduto subito a sistemare i titoli mancanti nelle fonti. Per quanto riguarda la sezione Storia, non sono ancora arrivata a occuparmene :) ma è mia intenzione sviluppare una proposta migliorativa anche per quella parte. Intanto grazie mille come sempre per la disponibilità. A presto.--CateSof1453! (msg) 16:14, 18 set 2024 (CEST)
- Ciao a tutti, ho aggiornato la voce essendo passato un po' di tempo dalla mia proposta. Naturalmente, sono disponibile per eventuali revisioni e affinamenti dei contenuti. :) --CateSof1453! (msg) 15:10, 30 set 2024 (CEST)
- Ciao [@ Pil56], ho provveduto subito a sistemare i titoli mancanti nelle fonti. Per quanto riguarda la sezione Storia, non sono ancora arrivata a occuparmene :) ma è mia intenzione sviluppare una proposta migliorativa anche per quella parte. Intanto grazie mille come sempre per la disponibilità. A presto.--CateSof1453! (msg) 16:14, 18 set 2024 (CEST)
Siti produttivi
[modifica wikitesto]Per quanto riguarda "Siti produttivi", ho aggiunto un breve paragrafo dedicato al cantiere di Ancona, evidenziato in giallo. Inoltre, ho rivisto leggermente nella forma i paragrafi dedicati ai cantieri di Sarnico e La Spezia aggiungendo ulteriori fonti a supporto.
Siti produttivi
Cantiere di Sarnico
Il cantiere di Sarnico, attivo dal 1842 sul Lago d’Iseo, è la sede storica di Riva. Nel sito sono stati costruiti i celebri scafi in legno del marchio; a partire dagli anni duemila vi vengono realizzate imbarcazioni di lunghezza compresa tra gli 8 e i 21 metri.[1] Il cuore del cantiere è l'ufficio dell'Ingegner Carlo Riva, che lo progettò direttamente. Denominato “la Plancia”, lo studio è collocato al centro della grande volta del capannone, con un'arcata larga 40 metri retta da altri due pilastri laterali, che sostengono anche due carroponti, ciascuno dei quali è in grado di sollevare barche di oltre 20 tonnellate. Il cantiere è protetto dalla Sovrintendenza ai Beni Ambientali e si estende su una superficie totale pari a 36.000 metri quadri, di cui 17.000 coperti.[2]
Cantiere di La Spezia
Entra in funzione nel 2004 e rappresenta oggi il punto di riferimento per Ferretti Group a livello tecnico, logistico e commerciale nel bacino del Mar Ligure e Tirreno.[3] Il cantiere – sede della costruzione degli yacht Riva compresi tra i 23 e i 40 metri di lunghezza - si estende su una superficie complessiva di oltre 60.000 metri quadri.[4]
Cantiere di Ancona
Presso il Superyacht Yard di Ancona vengono realizzate le imbarcazioni Riva della Superyacht Division, di lunghezza superiore ai 50 metri. Il cantiere si estende su una superficie di oltre 80.000 metri quadri.[5]
Note
- ^ Riva, la firma dei gioielli che navigano nel mondo, su bresciaoggi.it. URL consultato il 25 luglio 2024.
- ^ fondoambiente.it, https://fondoambiente.it/luoghi/cantieri-riva . URL consultato il 9 aprile 2024.
- ^ Ferretti Group Annual Report 2023 (PDF), su ferrettigroup.com, 28 marzo 2024. URL consultato il 9 aprile 2024.
- ^ Il gruppo Ferretti inaugura il cantiere di La Spezia, nuovi spazi per la produzione degli yacht Riva, su corriere.it. URL consultato il 26 luglio 2024.
- ^ Ferretti Group inaugura ad Ancona il nuovo polo nautico della Superyacht Yard, su corriere.it. URL consultato il 26 luglio 2024.
Gamma attuale
[modifica wikitesto]Per quanto concerne la sezione "Gamma attuale", al momento questa consiste di un elenco incompleto e non aggiornato di modelli prodotti tra gli anni 2000 e 2010.
Ho quindi cercato di renderla più aderente allo stile enciclopedico dando maggiore spazio alle informazioni di carattere storico. Allo stesso tempo, ho razionalizzato le informazioni preesistenti, in modo da creare una sezione che offra una panoramica esaustiva e facilmente aggiornabile della produzione storica e contemporanea di Riva.
Nello specifico (elenco qui i principali interventi per maggior chiarezza):
- ho cambiato il nome della sezione in "Imbarcazioni": in questo modo essa può accogliere informazioni anche sui modelli non più in produzione; inoltre, si evita il presentismo imposto da un termine come "attuale" e con esso il rischio di obsolescenza delle informazioni e la necessità di aggiornamenti costanti.
- Ho abbandonato la struttura a punti elenco, a favore di un testo articolato.
- Ho dedicato la prima parte della sezione alle imbarcazioni "storiche" prodotte dagli anni '40 agli anni '90, dividendole tra quelle costruite in legno e quelle in materiale composito.
- Nella seconda parte della sezione ho integrato e riformulato le informazioni essenziali riguardo alle barche prodotte dagli anni 2000 in poi. Le informazioni preesistenti sono state razionalizzate e completate in modo da fornire una panoramica sintetica ma esaustiva della produzione contemporanea.
- Ho evitato di inserire troppe informazioni di carattere tecnico per i vari modelli, limitandomi alle caratteristiche salienti (la lunghezza e il tipo di imbarcazione), fornendo ulteriori dettagli solo nei casi più significativi.
- Ho integrato nel testo anche le informazioni attualmente contenute nelle sezioni "Progetti" e "Designer", delle quali proporrei la rimozione in quanto non necessarie.
Imbarcazioni
Modelli storici: dagli anni '40 agli anni '90
Legno
Sebbene l’inizio dell’attività del cantiere risalga alla seconda metà del XIX secolo, la svolta più importante nella produzione avviene tra la fine degli anni ’40 e l’inizio degli anni ’50, quando Carlo Riva avvia la costruzione dei runabout in legno che hanno reso celebre il marchio per eleganza, qualità costruttiva e tecnologica.[1] Nel 1946 viene presentato il Corsaro, primo modello della serie, caratterizzato da uno scafo compatto (5,29 metri), da un volante ispirato al mondo automobilistico dell’epoca e da un’elevata manovrabilità. La barca può ospitare un massimo di 4 persone e raggiungere i 70 km/h; ne vengono prodotti 40 esemplari, fino al 1955.[2]
Nel 1949 è la volta dell’Ariston, particolarmente amato dallo stesso Carlo Riva.[3] Il modello riprende il design del Corsaro, aumentandone le dimensioni a 6,72 metri, aggiungendo una seconda fila di sedili e portando la capacità di trasporto a 6 persone. L’imbarcazione si distingue, in particolare, per un trincarino in mogano massiccio, riproposto anche nei modelli successivi. Dotata di un motore da 220 cavalli, la prima versione dell’Ariston raggiunge i 70 km/h di velocità, mentre la “Super” gli 80 km/h. Il modello viene prodotto in 1.012 esemplari, fino al 1976.[4]
Nel 1950 presso il cantiere di Sarnico inizia la produzione di altri due modelli: lo Scoiattolo e il Tritone. Il primo è un motoscafo con motore fuoribordo compatto e agile. Lungo appena 4,12 metri, ne vengono costruiti 137 esemplari.[5] Il Tritone è invece un motoscafo di 8,02 metri, con una capacità di 12 persone tra il pozzetto e la cabina interna. In particolare, è il primo della serie a essere equipaggiato con due motori[6] e a contare su un’autonomia di 9 ore grazie all’alta capacità dei serbatoi. Tra il modello base e la versione Super ne vengono costruiti 258, fino al 1967.[7]
Nel 1951 l’azienda lancia il Sebino, il primo modello pensato da Riva per essere costruito in serie. Lungo 4,92 metri, viene prodotto in 119 esemplari.[8] L’anno successivo viene presentato il Florida, progettato come imbarcazione di facile utilizzo per lo sci nautico. Lunga 5,59 metri, presenta un volante ispirato alle automobili americane di quegli anni. Come per l’Ariston e il Tritone, anche del Florida viene realizzata una versione Super, più performante. Il modello base rimane in produzione fino al 1964, il secondo fino al 1968, per un totale di 1.029 esemplari.[9] Il 1962 è, invece, l’anno di lancio dell’Aquarama, la barca che più di tutte diventa simbolo di Riva e ne sancisce il successo internazionale.[10] Inizialmente lungo 8,02 metri e fornito di due motori Chris Craft da 185 cavalli ciascuno, nel tempo viene riproposto in versioni più performanti, tra cui la Super, capace di raggiungere i 90 km/h, e la Special. Rispetto alle precedenti, quest’ultima presenta una poppa a scivolo pensata per facilitare la risalita a bordo, introdotta dall’architetto Giorgio Barilani anche nell’ottica di rendere la linea della barca più slanciata.[11] Lunga 8,75 metri ed equipaggiata con motori da 350 cavalli, la Special è l’ultima versione dell’Aquarama, prodotta dal cantiere fino al 1996. Contando tutte le varianti, nell’arco di 34 anni ne vengono costruiti 765.[12] Dal 1966 al 1972 viene prodotto in 660 esemplari il modello Junior. Lungo 5,7 metri, si distingue per le murate verniciate di bianco e le ordinate con interasse più largo, caratteristiche che ne determinano il prezzo più accessibile rispetto ai modelli maggiori.[13]
L’ultimo dei runabout in legno per data di uscita sul mercato è l’Olympic, il cui nome vuole essere un tributo alle Olimpiadi del 1968. Prodotto in 264 esemplari dal 1969 al 1979, il modello è lungo 6,55 metri e presenta una carena particolarmente adatta allo sci nautico.[14]
Materiale composito
A partire dalla fine degli anni ’60, il cantiere inizia a proporre imbarcazioni realizzate in vetroresina. I primi modelli, lanciati nel 1970, sono il day cruiser Bahia Mar 20 e il cabinato Sport Fisherman 25, frutto della collaborazione con l’americana Bertram.[15] Pur segnando un cambiamento importante rispetto ai classici runabout del cantiere, i due modelli presentano finiture esterne e interne in legno che richiamano la tradizione dell’azienda. Nel 1972 viene presentata la prima barca in vetroresina realizzata interamente dal cantiere italiano: Rudy, un runabout agile e veloce costruito sulla base del Riva Junior.[15] Tra gli anni ‘70 e ’80 il cantiere produce imbarcazioni sempre più orientate a navigazioni di lunga durata. Nel 1973 arriva il Superamerica, il primo flybridge del cantiere, realizzato in lunghezze comprese tra i 45 e i 50 piedi.[1] Seguono il Riva 2000, il St. Tropez e il Corsaro 58.[1] Nel 1985 si aggiunge alla gamma il 58 Bahamas.[15]
Nel 1990 l’azienda presenta il Riva 32 Ferrari, motoscafo sportivo realizzato insieme all’omonima casa automobilistica e disponibile nei tipici colori Rosso Corsa e Giallo Modena.[16] Prodotta in soli 40 esemplari, la barca è equipaggiata con due motori da 390 cavalli ciascuno, capaci di portarla a oltre 100 km/h di velocità (54 nodi).[16] Oltre a presentare particolari soluzioni tecniche, il Riva Ferrari è il primo modello sviluppato dal cantiere sfruttando la progettazione digitale in 3D.[15]
Modelli dal 2000
Con l’ingresso in Ferretti Group, dagli anni Duemila la produzione del cantiere conosce una nuova fase,[17] a cui concorrono anche l’apertura dello stabilimento di La Spezia, il quale permette la realizzazione di barche di maggiori dimensioni, e la collaborazione con i designer Mauro Micheli e Sergio Beretta di Officina Italiana Design.[1][18] In questa fase le imbarcazioni si dividono in quattro linee: flybridge, open, sportfly e coupé, quest’ultima non più in produzione.[19]
I modelli flybridge si caratterizzano per la presenza di un ponte superiore da cui è possibile pilotare la barca.[20] Alcuni esempi di flybridge Riva sono il 75’ Venere, presentato nel 2006 e lungo 23 metri,[21] e il 110’ Dolcevita del 2020, lungo 33 metri.[22]
Gli open, invece, presentano uno scafo con il ponte principale aperto e senza flybridge.[20] Tra gli yacht di questo tipo rientrano: l’Aquariva Super, lanciato nel 2000 e lungo 10 metri;[23] l’Iseo, presentato nel 2011 e lungo 8 metri;[24] il 68’ Diable, prodotto dal 2021 e lungo 20 metri.[25]
I modelli sportfly uniscono caratteristiche degli yacht di tipo open, più sportivi, con quelle dei flybridge. Tra i Riva di questa linea vi sono l’88’ Folgore del 2020, lungo 26 metri,[26] e il 76’ Perseo Super, presentato nel 2021 e lungo 23 metri.[27]
Gli yacht coupé si caratterizzano per il ponte principale aperto a poppa.[20] Negli anni il cantiere propone alcune imbarcazioni di questo tipo, come l’88 Domino Super, lungo 26 metri,[28] e il 76 Coupé, lungo 23 metri,[29] entrambi annunciati nel 2015.
Superyacht Division
Nel 2020 il cantiere entra nel settore dei megayacht con il varo del Race, la prima barca lunga 50 metri realizzata dalla Superyacht Division del brand, attiva presso il cantiere di Ancona di Ferretti Group.[30]
Note
- ^ a b c d Mariateresa Campolongo, Barche e celebs, tecnologia e stile: 180 anni di cantieri Riva, 18 luglio 2022. URL consultato il 9 aprile 2024.
- ^ (EN) Series production - 1946 Corsaro, su riva-anniversary.com. URL consultato il 20 luglio 2024.
- ^ Cantieri Riva, la storia e i modelli più belli: dal mito Aquarama al Domino super lusso, su corriere.it. URL consultato il 20 luglio 2024.
- ^ (EN) Series production - 1950 Ariston, su riva-anniversary.com. URL consultato il 20 luglio 2024.
- ^ Scoiattolo (1950-1957), su gazzetta.it, 1º gennaio 2024. URL consultato il 9 aprile 2024.
- ^ Cantieri Riva, la storia e i modelli più belli: dal mito Aquarama al Domino super lusso, su corriere.it. URL consultato il 21 luglio 2024.
- ^ (EN) Series production - 1950 Tritone, su riva-anniversary.com. URL consultato il 21 luglio 2024.
- ^ Sebino (1952-1957), su gazzetta.it, 1º gennaio 2024. URL consultato il 9 aprile 2024.
- ^ (EN) Series production - 1952 Florida, su riva-anniversary.com. URL consultato il 21 luglio 2024.
- ^ Il mito: Aquarama (1962), su corriere.it, 10 aprile 2017. URL consultato il 9 aprile 2024.
- ^ Aquarama Special (1972-1996), su gazzetta.it. URL consultato il 21 luglio 2024.
- ^ (EN) Series production - 1962 Aquarama, su riva-anniversary.com. URL consultato il 21 luglio 2024.
- ^ Junior (1966-1972), su gazzetta.it, 1º gennaio 2024. URL consultato il 9 aprile 2024.
- ^ Olympic (1969-1979), su gazzetta.it. URL consultato il 21 luglio 2024.
- ^ a b c d (EN) The era of fiberglass boats, su riva-anniversary.com. URL consultato il 22 luglio 2024.
- ^ a b (EN) This Is The Riva Ferrari 32 – A 1980s-Era Floating Testarossa, su silodrome.com. URL consultato il 23 luglio 2024.
- ^ (EN) Best Riva boats: 10 stunning boats from the famous Italian builder, su mby.com. URL consultato il 23 luglio 2024.
- ^ 180 anni di Riva Yacht: l’intervista a Mauro Micheli e Sergio Beretta di Officina Italiana, su mondobarcamarket.it. URL consultato il 23 luglio 2024.
- ^ Ferretti Group Annual Report 2023 (PDF), su ferrettigroup.com, 28 marzo 2024. URL consultato il 9 aprile 2024.
- ^ a b c Yacht, significato del termine e tipologie di imbarcazioni, su tuttobarche.it. URL consultato il 23 luglio 2024.
- ^ Riva 75' Venere, su nauticareport.it. URL consultato il 9 aprile 2024.
- ^ Riva 110 Dolcevita, questione di equilibrio, su barchemagazine.com. URL consultato il 23 luglio 2024.
- ^ (EN) Aquariva Super review, su uk.boats.com. URL consultato il 23 luglio 2024.
- ^ Presentato il nuovo Riva Iseo. Un gioiello da 280 mila euro, su ecodibergamo.it. URL consultato il 23 luglio 2024.
- ^ (EN) Riva 68 Diable Review, su yachtingmagazine.com. URL consultato il 27 luglio 2024.
- ^ Riva 88′ Folgore: uno sport fly con forti contenuti tecnologici, su mondobarcamarket.it. URL consultato il 27 luglio 2024.
- ^ Riva 76' Perseo Super: lo stile è Riva, il restyling è super, su nauticareport.it. URL consultato il 27 luglio 2024.
- ^ Riva 88' Domino Super, su mondobarcamarket.it. URL consultato il 9 aprile 2024.
- ^ (EN) Riva 76 Coupe: new 76-footer announced, su uk.boats.com. URL consultato il 27 luglio 2024.
- ^ L'isola dei sogni, su internimagazine.it. URL consultato il 28 luglio 2024.