Visto che mi trovo a scrivere articoli nella sezione P2P ho pensato bene di ristrutturare il diagramma ad albero che si trova in homepage.

Quello che vorrei fare è dividere i vari software anche per sistema operativo (Windows, Linux, Mac, Java), ricordando che i programmi sviluppati in Java girano su tutti tre maggiori sistemi operativi.

Qui sotto riporto un esempio esplicativo:

• BitTorrent protocollo
  • Windows
    • ABC (Yet Another BitTorrent Client)
    • Anatomic P2P
    • BitAnarch
    • BitBuddy
    • BitComet
    • BitLord
    • BitSpirit
    • BitTornado
    • BitTorrent.Net
    • BitTorrentExperimental
    • BitTorrent++
    • BitTorrent Ufficiale
    • BT Queue
    • Burst!
    • Exeem
    • Flash! Torrent
    • G3 Torrent
    • Nova Torrent
    • mldonkey
    • PTC
    • Shareaza
    • SimpleBT
    • Torrentflux
    • TorrentStorm
    • TorrentTopia
    • TrustyFiles
    • TurboBT
    • Turbo Torrent
    • XBT Client
  • Macintosh
    • Anatomic P2P
    • BitTorrent++
    • BT Queue
    • BitTorrent Ufficiale
    • mldonkey
    • iSwipe
    • Tomato Torrent
  • Linux
    • ABC (Yet Another BitTorrent Client)
    • Anatomic P2P
    • BitTorrent++
    • BitTornado
    • BitTorrent Ufficiale
    • BT Queue
    • CTorrent
    • Flash! Torrent
    • mldonkey
    • Torrentflux
  • Java
    • Azureus
    • BT Queue
    • Effusion
    • JTorrent
    • Snark

Oltre a questa proposta ho rifatto un censimento per trovare la quasi totalità dei programmi presenti nel circuito P2P (trovandone molti in più rispetto alla versione attuale).

Ovviamente aspetto la valutazione di qualche altro utente prima di apportare queste modifiche.

Grazie

--Inchiostro Simpatico

Esistono programmi P2P per più sistemi operativi non scritti in java, ma in qualche altro linguaggio (python, perl, etc)? Se sì, più che la categoria "java" ne farei una "tutti i sistemi operativi" o qualcosa del genere, magari aggiungendo a fianco di ogni programma il linguaggio in cui è stato scritto, se interessa (es. per Java ci vuole la virtual machine, per python l'interprete, etc). Alfio (msg) 15:16, Giu 21, 2005 (CEST)

Ho aggiunto 1 software per Mac, già presente nell'articolo Peer-to-peer. Forse è meglio spostare lì la discussione? --Marcok 15:19, Giu 21, 2005 (CEST)

Appunto. --Iron Bishop (¿?) 15:30, Giu 21, 2005 (CEST)

Ho notato che l'articolo è incentrato su programmi e tecnologie di File sharing più che sul peer-to-peer in generale. Un paragrafo in più che spieghi la tecnologia in generale potrebbe servire? Inoltre la frase "In Microsoft tendono a definire con il termine peer–to–peer una rete di due o più computer in cui tutti gli elaboratori occupano la stessa posizione gerarchica" è scorretta, non è la Microsoft a definirlo così, ma i testi. Se può servire sono disponibile a ampliare, non so se era già stato deciso qualcosa in merito (ho avuto un feedback su #it.wikipedia che sembrava negativo verso questa mia idea). Grazie. --Sigfrido 23:19, Giu 23, 2005 (CEST)

Un anonimo ha inserito questo:

La Corte di Cassazione con sentenza 149/2007 ha stabilito che non c'è reato qualora la condivisione dei file, ancorchè coperti da copyright, avvenga senza fine di lucro.

A me risultava che la sentenza diceva una cosa un po' diversa, ma non me ne intendo molto. Chi ne sa di più? Alfio (msg) 14:36, 4 feb 2007 (CET)[rispondi]

Difatti era una sentenza del 2007 riferita alla legge precedente. Con il decreto Urbani è reato anche se non è a fini di lucro, ma semplicemente se se ne trae profitto. --SγωΩηΣ ((tαlk)) 14:38, 4 feb 2007 (CET)[rispondi]

Ciao, Mi sono registrato così ho un identità, mi chiamo Mario, nick Mgamby. ! Preciso che non sono un avvocato ma documentandomi ho rilevato che le parole "ai fini di lucro" sono state ripristinate con l'approvazione della Legge 41 del 31 marzo 2005, Art.3 comma 5. (http://www.parlamento.it/parlam/leggi/05043l.htm) . Credo quindi che il mio contributo non fosse del tutto inopportuno. La sentenza infatti è pronunciata a fronte di un caso accaduto precedentemente all'emanazione del decreto urbani ma si riconduce testualmente ad una ...errata applicazione degli articoli 171bis e 171ter della legge 633/41 nel testo vigente all’epoca dei fatti ed in relazione alle modifiche apportata a detti articoli dalla legge 248/00, dal D.Lgs 68/2003, dal Dl 72/2004, convertito in legge 128/04, e dal Dl 7/2005, convertito con modificazioni dalla legge 43/2005, ivi compresa quindi la legge che ha ripristinato il "fine di lucro" in luogo del "trarne profitto". Fatemi sapere. A presto, Mario. P.S. ...ero così orgoglioso!

Io avevo capito una cosa ancora diversa... i proprietari del sito non erano colpevoli perché non traevano profitto, mentre i colpevoli erano quelli che caricavano e scaricavano, perché loro sì ne avevano vantaggio. Quindi riassumere la sentenza dicendo "lo scambio di files non è reato" mi sembra fuorviante. Alfio (msg) 21:19, 28 feb 2007 (CET)[rispondi]

PS vedrai che avrai l'occasione di rifarti, Teknopedia è grande...

Pensavo di implementare questa voce con le problematiche di security e privacy relative. In particolare aggiungerei all'indice l'argomento Problematiche di security e privacy che viene sviluppato in questo modo:

Oltre agli attacchi che una rete aperta può subire, anche i computer che ad essa vi accedono possono essere soggetti a problematiche di security e privacy. Per la stessa filosofia del P2P quasi tutti i programmi di file-sharing richiedono per la sopravvivenza del sistema di avere sul proprio computer dei file condivisi e che quindi possano essere a disposizione degli utenti che ne fanno richiesta. Questo implica da un lato la condivisione di un’area del disco sulla quale mettere i file a disposizione, dall’altro consentire il libero accesso ad alcune porte del computer. Già di per sè questo porta ad avere un aumento dei problemi di security, in quanto chiunque ha la possibilità di entrare su quelle porte. Se poi si considera l’enorme incremento degli utenti e l’utilizzo di linee a banda larga, ormai alla portata di tutti, questi problemi, che una volta potevano essere trascurabili, diventano prioritari. Ciò rende fondamentale l’utilizzo di sistemi di difesa come antivirus, firewall, programmi di pulizia dei file di registro e di rimozione degli agenti infettivi: virus, spyware, trojan o malware. Il migliore aiuto che si può dare a questi sistemi di difesa è costituito dalla propria cultura informatica che consente di riconoscere ed evitare l’introduzione nel proprio computer di questi agenti, invece di scaricarli incautamente da altri utenti del P2P. A volte il diritto alla riservatezza può nascondere l’azione di chi, non avendo interesse allo sviluppo del P2P o ritenendosi addirittura danneggiato da esso, oppure per semplice vandalismo, mette intenzionalmente in condivisione file infetti, corrotti o non corrispondenti a quanto dichiarato. È fondamentale poi, a salvaguardia della privacy, la propria attenzione nell’evitare di condividere porzioni di disco nelle quali incautamente sono stati depositati dati personali o aziendali (nel caso di chi utilizza il computer dell’ufficio), riferimenti a conti correnti o a password. Una frase diventata famosa riassume bene il concetto: “inutile criminalizzare sistemi di file-sharing, nati proprio come strumento collaborativo, laddove è assente una politica aziendale improntata alla sicurezza e alla conoscenza” (pubblicato sul Punto Informatico del 29 ottobre 2004).

Attendo, naturalmente, le Vostre valutazioni prima di inserire questa modifica. Grazie. --Danila.lo 17:02, 1 apr 2007 (CEST)[rispondi]

Data la sua lunghezza, non sarebbe meglio spostare la sezione "lista protocolli p2p anonimi" in una voce dedicata?

Secondo me andrebbe fatto notare sia qua che sulla wiki EN che il P2P non è solo utilizzato da software famosi per essere "illegali", ad esempio molti mmorpg come world of warcraft usano sistemi di P2P per far scaricare aggiornamenti e client, sarebbe utile iniziare a informare anche in questo campo.Credo che aiuti anche alla neutralità della voce, parlando sempre di controversie legali, download illegali, pirateria, etc tutte le voci non informano in modo completo riguardo a cosa fa il P2P.Non voglio sembrare acido ma leggere le voci di P2P sulla wiki da una pessima impressione del tipo: "è una cosa malvagia e illegale".Magari è solo la mia impressione.Intanto mi permetto di aggiungere un paio di frasi così al volo riguardo a questo uso del P2P, se poi non è fatto bene/non va aggiunto sapete come rimediare, anche se devo dire è un argomento molto scottante oggi, sarebbe il caso di fare informazione veramente neutrale... Neviskio (msg) 13:18, 29 giu 2010 (CEST)[rispondi]

Incipit dice «cioè rete paritaria» cioè quello che sembra essere il nome italiano, non è più coerente spostarlo dunque a questo titolo essendo questo benedetto progetto la versione «in lingua italiana»?--PersOnLine 23:45, 24 gen 2012 (CEST)[rispondi]

Ho notato che nell'elenco (e in tutta Teknopedia) mancano notizie su un sistema peer-to-peer che ho usato in passato: si tratta di MediaSeek che era raggiungibile al sito www.mediaseek.pl (oramai chiuso da anni). Qui qualche notizia: http://www.zeropaid.com/software/file-sharing/other/mediaseek/

Da quel che ricordo era un sistema simile ad Audiogalaxy, che aveva cominciato a diffondersi proprio dopo la "chiusura" di quest'ultimo. Se non ricordo male, si potevano effettuare le ricerche dal sito web, si sceglievano i brani che venivano accodati nel client che doveva essere scaricato. Aveva come "logo" una grande "M" azzurra... Purtroppo non ricordo altro... Non è durato per molto tempo, ma era molto pratico e non merita l'oblio :-) Se c'è qualcuno più esperto di me in materia può implementare la pagina con l'aggiunta di MediaSeek e le sue caratteristiche tecniche. Saluti.

ipconfig/all

netstat -n"

ifconfig -a

Questi comandi restituiscono soltanto l'IP (privato) della macchina su cui vengono eseguiti. Per ottenere l'IP esterno del router è possibile usare UPnP.

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento/i esterno/i sulla pagina Peer-to-peer. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

• Aggiunta del link all'archivio https://www.webcitation.org/6DBfvO5v5?url=http://thepiratebay.se/ per https://thepiratebay.se/

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 06:30, 6 nov 2018 (CET)[rispondi]

Gentili utenti,

ho appena modificato 2 collegamenti esterni sulla pagina Peer-to-peer. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

• Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20140820010416/http://www.scambioetico.org/ per http://www.scambioetico.org/
• Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20140814005418/http://www.tntvillage.scambioetico.org/ per http://www.tntvillage.scambioetico.org/

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 21:36, 16 ott 2019 (CEST)[rispondi]