Questa voce rientra tra gli argomenti trattati dai progetti tematici sottoindicati. Puoi consultare le discussioni in corso, aprirne una nuova o segnalarne una avviata qui. | |||||||||
|
La voce è stata monitorata per definirne lo stato e aiutarne lo sviluppo. Ha ottenuto una valutazione di livello completo (marzo 2016). | ||||||||||
| ||||||||||
Monitoraggio effettuato nel marzo 2016 |
Intervento del 22 ottobre 2010 ore 8 e 15 circa
[modifica wikitesto]Un'indicazione con il template "Citazione necessaria" può essere eliminata in soli due modi: (1) togliendo del tutto la frase (o le frasi) cui il template si riferisce, oppure (2) indicando in Nota specifica le fonti (citazione puntuale). Sostituire un "Sembra che ..." con un "Si ipotizza che ..." è un escamotage da quattro soldi che non risolve il problema (assenza di una citazione puntuale necessaria) ma lo lascia tale e quale. Ho quindi ripristinato la Citazione necessaria. Nel capitolo Leggende sulla stregoneria è stato scritto «... Sergio IV (morto esattamente nove anni dopo, lo stesso giorno), ...»: l'informazione sul fatto che la data del decesso di papa Sergio IV avesse giorno e mese in comune con quella di papa Silvestro II è priva di qualsiasi interesse enciclopedico (e storico). Il suo inserimento serve solo ad ammiccare alla leggenda, tentando di conferire ad essa un ulteriore elemento di credibilità o anche solo stimolare la curiosità del lettore facendogli balenare l'idea che non si tratti di una mera coincidenza casuale. L'estensore è liberissimo di pensare ciò che vuole in merito, ma non di riportare qui una "non informazione" con scopi che esulano totalmente dalle finalità di WP.--K.Weise (msg) 08:30, 22 ott 2010 (CEST)
- Dopo un minimo di attesa ^^ (mi piace l'archeologia wikipediana...) ho eliminato il brano in oggetto, in quanto non fontato e insieme affermazione di portata notevole, quindi a maggior ragione da prendersi con le molle: comunemente si ritiene che la diffusione delle opere di autori greci in Europa sia da attribuirsi a Adelardo di Bath prima, e alla Scuola di traduttori di Toledo poi, quindi da situarsi uno-due secoli dopo Gerberto, il quale da parte sua pur avendo avuto contatti diretti con la cultura mozarabica durante la sua permanenza a Barcellona, non conosceva affatto il greco (né l'arabo). Difficile pensare - è la considerazione non potendo consultare un qualche catalogo dello scriptorium, che da qualche parte ci sarà pure... - che, nelle sue numerose lettere in cui parla di libri e richiede con veemenza libri Gerberto avrebbe taciuto la presenza a Bobbio di confratelli in grado di tradurre dal greco, e, ovviamente, di libri in lingua greca; forse l'equivoco che si trascina da anni è dovuto al fatto che i colombaniani d'Irlanda conoscevano il greco, equivoco con buona volontà sfruttato da un'utenza con qualche interesse campanilista... Senza pretese di storico eh, m2c ;) --AttoRenato le poilu 19:20, 15 mar 2014 (CET)
Mi sento di intervenire, visto gli storici e la documentazione che afferma la presenza di codici greci e latini, almeno fino al un certo periodo, occorrerebbe valutare dato che prima esistevano tali codici, se vi erano ancora durante l'abaziato di Gerberto o se la dispersione si era propagata anche prima, ma dato che il catalogo dello scriptorium fatto ai tempi di Gerberto non è in mio possesso non mi sento di annullare la modifica, sperando che altri si loro eccelsi studiosi ed esperti possano svelare l'oscuro mistero. Comunque mi sento di sottolineare che fra il quinto (documentato in vari elenchi) degli antichi codici classici antichi salvati dai monaci con la trascrizione su pergamena vi era anche la presenza di codici greci - R. Sabbadini, Le scoperte dei codici greci e latini ne' secoli XIV e XV, Firenze 1905, pagina 157 - BOBBIO in Enciclopedia Italiana (1930) su Treccani.it - [http://www.e-codices.unifr.ch/it/list/one/csg/0048 "Codex Delta": evangeliario in greco scritto a Bobbio oggi all'Abbazia di San Gallo... Forse ipotizzare che i codici greci furono dispersi prima di Gerberto e poi dopo ritornati ??!!... su via... dopo tanta dispersione dal IX-X sec. ancora vi erano codici greci o palinsesti nel XIV-XV sec a Bobbio, come vi erano presenti scuole di latino e greco da tradizione antica irlandese e colombaniana almeno fino al XV sec.--Trebbia (msg) 21:03, 16 mar 2014 (CET) Da verificare gli elenchi sul libro di Alessandro Zironi, Il monastero longobardo di Bobbio. Crocevia di uomini, manoscritti e culture - ED. CISAM Centro Italiano di Studi sull'Alto Medioevo, 208 pag., Spoleto 2004 - CODICE: ISBN 887988090X - EAN 9788879880909 Soprattutto nei capitoli: 3. Lo scriptorium in epoca longobarda 3.1. I primi codici 3.2. I palinsesti 3.2.1. I testi inferiori in lingua greca 3.2.2. I testi inferiori in lingua latina (non patristici) 3.2.3. I testi inferiori in lingua gotica 3.3. I manoscritti in scrittura irlandese 3.4. Excursus: la fine di una grande biblioteca Ed anche le Appendici: I Corpus degli antroponimi dei monaci bobbiesi tratti dalla Vita Columbani II I codici della biblioteca di S. Colombano di Bobbio: suddivisione per attuali biblioteche di conservazione III L'inventario muratoriano IV La biblioteca longobarda: i testi Bibliografia Indice dei manoscritti --Trebbia (msg) 21:33, 16 mar 2014 (CET)
- Grazie dell'intervento, serviva evidentemente muovere le acque. Leggendo quanto linki non vedo riferimenti alla presenza di manoscritti in greco a Bobbio nel X-XI secolo: evidentemente non hai le fonti per dirlo, in quanto mi linki quanto si trova in questa scheda facilmente reperibile via google scrivendo "Bobbio" e "lingua greca" (e i contenuti? "da verificare gli elenchi"), e sostenere a partire dal titolo di un libro nella bibliografia della voce treccani, che se c'erano ("ancora"? io direi "finalmente") codici greci nel XIV secolo allora c'erano pure nel X mi pare -bonariamente- un po' superficiale. Quanto a questa scheda, certo apre una possibilità, tuttavia l'origine bobbiense vi è affermata come ipotesi, a quanto pare a partire dalla probabile origine dell'estensore. Meglio cercare ancora. --AttoRenato le poilu 22:26, 16 mar 2014 (CET)
Disputa con Otrico
[modifica wikitesto]La disputa avvenne nel 980 o nel 981? Sono inserite entrambe le date. --Sentruper (msg) 17:49, 5 gen 2016 (CET)
Immagine
[modifica wikitesto]L'immagine di Gerberto che insegna è la pagina 292 verso del Codice Manesse. In wiki commons la si trova come [File:Codex Manesse Schulmeister von Esslingen.jpg "maestro di Esslingen"]. Lele giannoni (msg) 18:14, 26 feb 2016 (CET)
Erluino
[modifica wikitesto]Erluino era vescovo di Cambrai, non di Liegi. Si tratta di un errore di Oldoni, facilmente rilevabile, perché a Liegi sedeva vescovo Notgero e si può verificare che infatti papa Gregorio V scrive a "Herluino, sanctae Cameracensis Ecclesiae antistiti". Vedi [1], p. 905, riga 1.--93.146.253.135 (msg) 11:48, 2 mag 2016 (CEST)
- È vero, grazie per le correzioni! --ContinuaEvoluzione 12:00, 2 mag 2016 (CEST)
Incipit
[modifica wikitesto]Non vi sembra un po' strano che l'incipit sia senza fonti? — Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Gybo 95 (discussioni · contributi) 15:37, 6 giu 2016 (CEST).Ĺ
- Non ti sembra un po' strano scrivere senza firmare? xD Comunque, le linee guida riportano che, se le dichiarazioni fatte nell'incipit sono fontate nel corso del testo, non è necessario ripeterle nell'incipit. Ciao, --Erasmus 89 (msg) 18:50, 6 giu 2016 (CEST)
Allora scusa se ho fatto una domanda inutile (e, figurati: quando posso, cerco di firmare, e se me ne dimentico, come ho fatto ieri, rimedio). Giusto per chiarire.
--Gybo 95 (msg) 12:36, 7 giu 2016 (CEST)
Martirizzazione di Adalberto
[modifica wikitesto]Ho fatto io la modifica del 21/11 (per sbaglio non ero loggato). Adalberto fu martirizzato dai Prussiani popolazione baltica (vedi Balti) non slava. --Pielleunipi 13:48, 21 nov 2020 (CEST)