Dopo l'iniziale difficoltà nell'approccio con il linguaggio utilizzato dall'Autore si rimane invischiati in un impianto narrativo senza uguali, in cui il paradosso diviene ordinario e il clone diviene l'occasione per riflettere sulle condizioni umane fuori dal proprio "IO". Un'analisi profonda sulle sensazioni, umori, affetti e pertinenze altrui, che tende inevitabilmente ad un rapporto "esclusivizzante" con la vita, ovvero spinge alla tentazione di impossessarsi della vita di chi consideriamo "altro" da noi. Nunzio Costa
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