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Note: ci sono dei template cn la voce merita una d per le fonti | ||||||||||
Monitoraggio effettuato nel febbraio 2010 |
dal libro di Piero Angela
[modifica wikitesto]Recentemente ho letto il libro di Piero Angela e del suo storico a superquark di cui ora mi sfugge il nome ebbene confermano che non esiste e che è forse la cosa dell'epoca medievale e nata da uno scritto sulla neo città di cuneo formata da cittadini liberi in cui dicono che il loro padrone era cattivo e che abusava delle loro donne.
Tolta frase incipit
[modifica wikitesto]"Tuttavia appare più che plausibile in un ottica sociologica di "consuetudine" non ufficializzata in quanto poco edificante moralmente, soprattutto per via del fatto che tale pratica sussisteva soprattutto nei feudi nei quali il feudatario non era un laico ma un religioso (vescovi-conti) essendo esso libero da vincoli matrimoniali. Prassi che anche in epoca moderna e soprattutto nelle campagne è perdurata fino al ventesimo secolo da parte del celebrante il matrimonio, e che in questi casi sì è stata tramandata oralmente fin oggi dalle persone più anziane."
Ho tolto questa frase senza citazione. Se si aggiunge per me ok a rimetterla --RR 12:46, 1 mag 2008 (CEST)
filosofi scolastici
[modifica wikitesto]Alcuni filosofi scolastici hanno sostenuto che lo ius primae noctis sia effettivamente esistito nella tradizione dell'Europa medievale e che potrebbe essere stato simile ai riti di deflorazione dell'antica Mesopotamia o quelli tibetani del XIII Quali filosofi scolastici si occupavano delle tradizioni tibetane loro contemporanee? --Moe (msg) 21:40, 8 mag 2008 (CEST)
Cosa c'entrano gli illuministi?
[modifica wikitesto]"La ricerca storica, però, sottolinea la finzione che spesso caratterizza le opere giuridico-letterarie dell'epoca, per cui la convinzione che esistesse una pratica generalizzata di questo "diritto" altro non è che un mito moderno, che rivela molto sull'immagine del medioevo nei secoli successivi e pochissimo sulla realtà del medioevo." Questa frase, oltre ad essere poco chiara, è in contrasto con affermazioni precedenti dell'articolo (se c'era un codice che la riportava significa che era una pratica generalizzata o potenzialmente tale, anche se in luoghi specifici). Che poi questo sia stato "impiegato in maniera strumentale dagli illuministi" è quindi una considerazione del tutto arbitraria sia in quanto estensione di un assunto inesatto sia per la mancanza di riferimenti a questa presunta strumentalizzazione (che potrebbe, più ragionevolmente,essere un travisamento dell'autore delle posizioni ideologico-etiche sulla liceità di questo diritto, la cui esistenza è inequivocabilmente appurata, da parte dei filosofi Illuministi.) --V
Concordo, provvedo alla cancellazione del passaggio incriminato, tra l'altro vorrei sapere cosa c'entra il discorso sul re/sciamano nell'europa medievale, se si vuole trovare una giustificazione antropologica questa è più semplicemente il desiderio sessuale e la volontà, propria di tutti gli uomini, di generare il maggior numero possibile di figli, con i geni più diversificati possibili per garantire le maggiori possibilità di sopravvivenza alla prole, e, possibilmente, senza doverne mantenere lo svezzamento.
controllo fonti
[modifica wikitesto]http://www.kattoliko.it/Leggendanera/modules.php?name=News&file=article&sid=1956
magari cerchiamo qualche fonte più autorevole, nel medioevo non c'era più questa pratica. paolo bietolini
Frase non chiara
[modifica wikitesto]«Tale diritto viene occasionalmente citato in documenti medievali „sol der brütgam den meier bi sinem wip ligen laßen die erste nacht oder er si lösen mit 5 sh. 4 pf.“ (lo sposo deve lasciare che il signore giaccia la prima notte di nozze con la sua sposa, o affrancarla con 5 scellini e 4 pfennig). Secondo le tradizioni popolari tuttavia, il servo aveva la possibilità di reclamare la propria sposa per sé pagando una certa somma.»
La fonte dice che lo sposo può pagare 5 scellini e 4 pfennig. Le tradizioni popolari dicono esattamente la stessa cosa.
Solo che non so se il "tuttavia" è fuori luogo o se la traduzione dal tedesco è imprecisa, ed è in realtà il signore che paga 5 scellini e 4 pfennig. Per questo mi sono limitato a mettere il template {{chiarire}}. --Toobaz rispondi 16:04, 24 ott 2009 (CEST)
Neri Parenti
[modifica wikitesto]--79.11.7.41 19:15, 1 dic 2007 (CET) Cosa c'entra Neri Parenti?
-- Mi associo alla domanda...cosa c'entra Neri Parenti? Perchè è citato negli articoli correlati? Spinot (msg) 10:48, 14 dic 2009 (CET)
-- Ho rimosso Neri Parenti, perchè era sicuramente l'opera di qualche buontempone. Squalho (msg) 22:01, 20 mag 2010 (CEST)
Fonti
[modifica wikitesto]Nel paragrafo Storia si legge: « il servo della gleba era legato alla proprietà padronale» (in realtà era legato più propriamente alla terra, tanto che Pernoud riporta il testo di una raccolta d'usi secondo cui tali gaudent privilegio, quod a gleba amoveri non poterunt), «e per sposarsi aveva bisogno dell'autorizzazione da parte del signore.» Occorre verificare se il feudatario aveva realmente interesse a scoraggiare con una tassa o tributo il matrimonio dei servi della gleba; appare più logico, casomai, che avesse interesse ad impedire (od ostacolare) quei matrimoni che sottraevano forza lavoro al feudo, comportando il traasferimento di un servo della gleba in feudo diverso. Tale l'opinione di Régine Pernoud. Se un tributo generalizzato era in essere è perciò opportuno dotare l'affermazione di fonte adeguata. --Ai2007 (msg) 17:13, 9 mag 2012 (CEST)
- PS Mi riferisco a fonti che stabiliscano la natura intrinsecamente feudale di tale "tributo matrimoniale" per cui lo stesso possa essere considerato vigente sistematicamente in pressoché tutte le province e gli stati europei fondati sul feudalesimo, e non occasionalmente in questo o quel feudo. --Ai2007 (msg) 19:49, 9 mag 2012 (CEST)
tributo monetario
[modifica wikitesto]la balla della prima notte col feudale è da scartarsi. a meno che nn trovi fonti serie: leggo solo "sarebbe"
Uso corretto dell'articolo determinativo "il" o "lo" davanti a consonante
[modifica wikitesto]Nella lingua italiana, l'articolo "lo" si usa solo davanti a vocale. Per quanto possa sembrare strano, la "i" di "ius" è consonante. Per cui dire o scrivere "lo ius" è sbagliato!! Il fatto che moltissimi commettono questo errore non lo trasforma "ipso facto" in un modo corretto. Ho quindi cambiato l'articolo sbagliato in quello corretto. Analogamente si sta affermando, nella lingua parlata e non, l'uso di "affatto" come negazione, al posto di "nient'affatto". Anche in questo caso, l'uso generale non rende corretto ciò che non lo è per sua natura.
Proposta rimozione template {{C}}
[modifica wikitesto]L'apparente "incoerenza fra incipit che nega decisamente fonti e contenuto della voce con la citazione di Fernau" è la naturale conseguenza della natura stessa dell'età medievale. Ricordiamo che il Medio Evo copre dieci secoli e occorre cautela nell'appiattire questa varietà cronologica e geografica: usi e costumi della Roma del X secolo erano certamente diversi da quelli di Francoforte nel XII secolo o di Parigi nel XIV.
Quanto è acclarato dagli studi storici (es. Pernoud) è l'esistenza di un tributo che un servo che abbandonava il proprio feudo per sposarsi (privando così questo del suo lavoro) o, comunque, di una tassa riscossa in occasione di matrimonio.
Altrettanto ovviamente, che vi siano stati, a livello locale, abusi dei singoli signori feudali, non stupisce: è connaturato alla struttura del governo feudale, frammentato e spesso fuori dal controllo del governo centrale (quando non in aperta opposizione). Mi sembra che la voce chiarisca, invece, più che a sufficienza sia la natura dello ius durante l'età medievale in generale, sia i singoli casi che possono aver originato una più ampia e vasta letteratura nel merito. --Ai2007 (msg) 17:56, 6 ago 2013 (CEST)
PS - Quanto è acclarato dagli studi storici (es. Pernoud) è l'esistenza di un tributo che un servo che abbandonava il proprio feudo per sposarsi (privando così questo del suo lavoro) doveva versare o, comunque, di una tassa riscossa in occasione di matrimonio da parte del feudatario. --Ai2007 (msg) 17:58, 6 ago 2013 (CEST)
- L'incoerenza sta nell'incipit che nega tout court l'esistenza Jus , e la citazione di Fernau che invece supporta la sua esistenza, sia pure forse saltuariamente. Per cui c' e' contraddizione nel contenuto della voce. L'incipit non puo' essere cosi' deciso, oppure si toglie Fernau (e questo sarebbe una scorrettezza)--Bramfab Discorriamo 18:14, 6 ago 2013 (CEST)
- L'incipit nega la diffusione dello ius primæ noctis in quanto diritto sancito dalla legislazione feudale europea. Fernau ne afferma l'occasionale insorgere quale abuso da parte dei signori locali. Ottima sintesi.
Casomai si potrebbe inserire l'attestazione di sporadici abusi all'origine di una errata generalizzazione. Mi sembrerebbe una soluzione. --Ai2007 (msg) 00:48, 7 ago 2013 (CEST)- L'incipit nega la diffusione dello ius primæ noctis in quanto diritto sancito dalla legislazione feudale europea. Premesso che non e' mai esistita una legislazione feudale europea !?, in ogni caso l'incipit va riscritto.--Bramfab Discorriamo 09:24, 7 ago 2013 (CEST)
- Certamente è esistita una legislazione feudale europea! O, meglio, molte legislazioni differenti, forse quante furono i feudi - ma ad ogni modo era esistente, vigente e viva! Era una fonte del diritto cui attingevano tanto i nobili per dirimere le questioni sulle successioni ai troni d'Europa quanto contadini, monaci ed abati per le imposte, i diritti sanciti, le esenzioni, i confini territoriali. Certo, si trattava di un insieme multiforme e spesso eterogeneo di leggi. Ma esisteva! In Francia, si giunse alla riunione delle norme penali in due codici (uno per i paesi di lingua d'oc, l'altro per quelli di lingua d'oïl) solo nel XV secolo. Ad ogni modo, è evidente questa miriade di leggi locali che certo non costituivano un codice unico e definito come il nostro codice civile - ad esempio - ma comunque erano state create su tradizioni, culture, visioni del mondo condivisi o comunque assai simili, e disciplinavano diritti e doveri in maniera abbastanza omogenea (sempre restando in Europa) per molti fattori essenziali.
- Certo, tenendo sempre ben presente che "il Medioevo" dura dieci secoli!
- Esistono comunque affermazioni che possiamo distinguere chiaramente come "vere" o "false" in merito a diritti, usanze, tradizioni o imposizioni che sarebbero state proprie del Medioevo. Ad esempio:
- "Nel Medioevo esisteva la servitù della gleba" è un'affermazione assolutamente vera.
- "Nel Medioevo esisteva la pena di morte per i reati più gravi" è altrettanto vera.
- "Nel Medioevo le alte cariche politiche erano elette a suffragio universale" è invece chiaramente falsa.
- Ora, nel complesso delle norme che regolavano la vita durante il periodo feudale (legislazione feudale) lo ius primæ noctis non era un diritto sancito a beneficio del feudatario o signore locale. Ciò premesso, e chiarito che abusi (che possono aver dato origine ad una più estesa generalizzazione) senz'altro vi furono, come più oltre chiarito nella voce, mi sembra che l'incipit sia più che appropriato. Saluti. --Ai2007 (msg) 19:01, 11 ago 2013 (CEST)
- Certamente è esistita una legislazione feudale europea! O, meglio, molte legislazioni differenti, forse quante furono i feudi - ma ad ogni modo era esistente, vigente e viva! Era una fonte del diritto cui attingevano tanto i nobili per dirimere le questioni sulle successioni ai troni d'Europa quanto contadini, monaci ed abati per le imposte, i diritti sanciti, le esenzioni, i confini territoriali. Certo, si trattava di un insieme multiforme e spesso eterogeneo di leggi. Ma esisteva! In Francia, si giunse alla riunione delle norme penali in due codici (uno per i paesi di lingua d'oc, l'altro per quelli di lingua d'oïl) solo nel XV secolo. Ad ogni modo, è evidente questa miriade di leggi locali che certo non costituivano un codice unico e definito come il nostro codice civile - ad esempio - ma comunque erano state create su tradizioni, culture, visioni del mondo condivisi o comunque assai simili, e disciplinavano diritti e doveri in maniera abbastanza omogenea (sempre restando in Europa) per molti fattori essenziali.
- L'incipit nega la diffusione dello ius primæ noctis in quanto diritto sancito dalla legislazione feudale europea. Premesso che non e' mai esistita una legislazione feudale europea !?, in ogni caso l'incipit va riscritto.--Bramfab Discorriamo 09:24, 7 ago 2013 (CEST)
- L'incipit nega la diffusione dello ius primæ noctis in quanto diritto sancito dalla legislazione feudale europea. Fernau ne afferma l'occasionale insorgere quale abuso da parte dei signori locali. Ottima sintesi.
- Per me l'incipit è corretto - nella forma e nella sostanza - e riassume in modo abbastanza obiettivo la questione. Concordo pertanto con la rimozione dell'avviso C (trattandosi poi non di dati fattuali e oggettivi ma di interpretazioni storiche, IMO non andava usato secondo le linee guida, ma lasciamo stare). Andrebbe meglio referenziata la parte finale sull'illuminismo (comunque molto probabilmente corretta). --MarcoK (msg) 10:32, 12 ago 2013 (CEST)
- Dall'incipit " ...In particolare nelle fonti storiche non ne sono rintracciabili direttive né da parte delle autorità laiche (re, imperatori), né da parte di quelle ecclesiastiche. ..."
- Nel corpo della voce "... Tale diritto viene occasionalmente citato in documenti medievali „sol der brütgam den meier bi sinem wip ligen laßen die erste nacht oder er si lösen mit 5 sh. 4 pf.“ (lo sposo deve lasciare che il signore giaccia la prima notte di nozze con la sua sposa, o affrancarla con 5 scellini e 4 pfennig). Cosa confermata dalle tradizioni popolari secondo le quali il servo aveva la possibilità di reclamare la propria sposa per sé pagando una certa somma.[1] ..."
- ^ Joachim Fernau: Und sie schämeten sich nicht, ISBN 978-3-548-20983-8, pag. 125
- Per cui i casi sono due: o quello che e' scritto nel corpo della voce e' errato, mal fontato, ecc. oppure l'incipit deve essere "" ...In particolare nelle fonti storiche non ne sono generalmente rintracciabili direttive .... --Bramfab Discorriamo 12:44, 12 ago 2013 (CEST)
- Concordo con MarcoK, totalmente. Infatti, nell'incipit si legge «non vi sono testimonianze di una sua diffusione nell'Europa medievale.» (il corsivo è mio) ed infatti un conto è la diffusione, ossia un uso, consuetudine o diritto feudale diffuso, largamente praticato; un altro l'esistenza occasionale citata nel corpo della voce, ossia un abuso circoscritto da parte di singoli signori feudali. Non basta una citazione di un evento relativo a una località e peraltro neppure ben definito né temporalmente né geograficamente a dimostrare una diffusione: viceversa, testimonia una esistenza occasionale, appunto. Esattamente come scritto nella voce.
- Infine sull'attendibilità di Joachim Fernau ho molte perplessità (fate una breve ricerca su Internet se volete conoscere meglio questo signore o
consultataconsultate la Teknopedia in lingua tedesca che ne offre un ritratto non proprio corrispondente a quello del testimone imparziale). - Per la parte finale sull'Illuminismo: potrebbe essere meglio documentata ma, del resto, il "mito moderno" dello jus primæ noctis
nonnon affonda, in realtà, radici unicamente in quel periodo (anche se certamente ve ne sono anche in esso). Forse sarebbe meglio eliminarla completamente. - Per i motivi di cui sopra, mi sembra quindi più che mai corretto eliminare il template {{C}} e quindi torno a chiederne la rimozione. Saluti. --Ai2007 (msg) 13:02, 15 ago 2013 (CEST)
- Ho modificato incipit e corpo della voce cercando di armonizzarli - e rimosso il riferimento all'Illuminismo (se di mito moderno si tratta, l'Illuminismo vi è incluso a pieno titolo, non escludendo una nascita anteriore del mito stesso). Attendo anche l'opinione di Bramfab prima di rimuovere il template {{C}}. --Ai2007 (msg) 10:36, 19 ago 2013 (CEST)
- Concordo con MarcoK, totalmente. Infatti, nell'incipit si legge «non vi sono testimonianze di una sua diffusione nell'Europa medievale.» (il corsivo è mio) ed infatti un conto è la diffusione, ossia un uso, consuetudine o diritto feudale diffuso, largamente praticato; un altro l'esistenza occasionale citata nel corpo della voce, ossia un abuso circoscritto da parte di singoli signori feudali. Non basta una citazione di un evento relativo a una località e peraltro neppure ben definito né temporalmente né geograficamente a dimostrare una diffusione: viceversa, testimonia una esistenza occasionale, appunto. Esattamente come scritto nella voce.
- Rimuovo il template {{C}} poiché mi sembra, a questo punto, più che opportuno. In caso di nuova apposizione dello stesso se ne potrà nuovamente discutere qui. Un saluto. --Ai2007 (msg) 08:52, 29 ago 2013 (CEST)
Reinserito C, la voce è ambigua e incoerente
[modifica wikitesto]Onestamente non capisco perché ci si ostini a tenere una citazione di un autore sconosciuto (neppure è stato tradotto) per supportare il mito dell'esistenza del diritto della prima notte, quando tutte le citazioni autorevoli dicono che la realtà storica di quel diritto è ben più che dubbia?
Sarebbe interessante sapere quali sono i "documenti medievali" citati da Fernau e cosa dicono. --Pare (☮&♥) 21:26, 5 gen 2014 (CET)
- Concordo. Anche a mio avviso Fernau potrebbe essere rimosso (poco autorevole e comunque soverchiato da giudizi di storici di chiara fama di segno diametralmente opposto). Non vedo invece contraddizione nel rilevare che abusi a livello locale (ben differenti dal "diritto") possono aver alimentato in qualche misura il mito moderno. --Ai2007 (msg) 00:31, 4 mar 2014 (CET)
Giangirolamo II Acquaviva d'Aragona, conte di Conversano
[modifica wikitesto]http://it.wikipedia.org/wiki/Giangirolamo_II_Acquaviva_d'Aragona Anche a Conversano (Bari) vige famoso il detto "ius primae noctis" grazie al conte Giangirolamo II Acquaviva d'Aragona (1600-1665). Infatti quando si vuole offendere o scherzare malamente su un cittadino conversanese, gli si dice "ma per caso sei figlio del conte"?
- Anche nel caso di Giovanni Girolamo Acquaviva d'Aragona si riscontrano tre costanti del mito dello ius primae noctis:
- 1) si dice che facesse uso dello ius (non v'è prova ma solo credenza, diceria divenuta proverbio)
- 2) non vi è un supporto giuridico a tale (presunta) condotta, nel senso che sarebbe stata considerata già dai suoi contemporanei come un abuso (non già come un diritto) né vi è dubbio che lo stesso abbia abusato in ben altra maniera del suo potere
- 3) soprattutto, si colloca oltre i limiti cronologici del Medio Evo, essendo vissuto in pieno XVII secolo (la voce invece tratta di un presunto "diritto" medievale).
- In definitiva, la biografia nulla aggiunge a quanto già escusso in precedenza, casomai confermando l'esistenza della creazione a posteriori del mito. Un saluto, --Ai2007 (msg) 00:41, 4 mar 2014 (CET)
- "Lo" jus, era illegale e contrario ai principi del cristianesimo, non era una cosa che si potesse mettere per iscritto. Essendo un abuso di potere, non è terminato automaticamente alla fine del Medioevo, gli abusi di potere si verificano ancora oggi, e come allora sono illegali. La memoria popolare invece non ha dimenticato, sarebbe più strano se la stessa leggenda fosse nata in diversi luoghi. --Francescost (msg) 22:23, 23 ott 2015 (CEST)
- Per jus s'intende un diritto sancito (e in particolare, un diritto medievale). Nessuno dubita che abusi di potere a qualunque livello siano esistiti in qualsiasi epoca della storia umana. Nello specifico, qualora tu ritenga che tale abuso sia stato ampiamente diffuso (e soprattutto in età moderna, a quanto leggo nell'intervento inserito nella sezione sottostante), in primo luogo andrebbe inquadrato cronologicamente meglio, in secondo luogo, giuridicamente meglio proprio in quanto fenomeno di abuso e non di diritto. In terzo luogo, non ci si può esimere dalla responsabilità di portare fonti limitandosi a scrivere che non ce ne potevano essere. Di tanti fenomeni illegali le prove si trovano (vedi i processi alla criminalità organizzata), per non facile che sia. Altrimenti si potrebbe scrivere che l'esercito dell'impero romano faceva uso di carri armati - ma che era vietato mettere per iscritto tale notizia dal momento che tale tecnologia proveniva dal futuro. Noi invece abbiamo la responsabilità di citare le fonti e proprio per questo spesso ne ragioniamo a fondo. Un saluto. --Ai2007 (msg) 01:44, 25 ott 2015 (CEST)
Nuova proposta rimozione template {{C}}
[modifica wikitesto]A fronte delle discussioni già dibattute negli scorsi anni, torno a chiedere un parere agli altri utenti in merito all'opportunità di rimuovere il template {{C}}. L'unica fonte di un effettivo esercizio dello ius (senza però specificazioni né cronologiche né geografiche) è una breve frase di Fernau, non meglio contestualizzata. Inoltre, sussistono quantomeno perplessità sull'autorevolezza del Fernau (che fu, durante la Seconda Guerra Mondiale, ufficiale delle SS incaricato della propaganda nazista - come riportato anche dalla Teknopedia in lingua tedesca) - cfr. inoltre questo articolo Fernau --Ai2007 (msg) 17:49, 16 ott 2015 (CEST)
- D'accordo nel togliere il {{C}}, andrebbe – IHMO – affermata ancora meglio la dimensione puramente leggendaria dello Ius primae noctis; noto, en passant, che in bibliografia non viene citata l'opera fondamentale sull'argomento e cioè Alain Boureau, Le droit de cuissage. La fabrication d'un mythe (13-20 siecle), Paris, Albin Michel, 1995 (l'opera è in mio possesso e spero, appena avrò un po' di tempo, di poterla usare per arricchire la voce).—GJo ↜↝ Parlami 16:48, 22 ott 2015 (CEST)
- Vedo che di Boureau è citata quella che dovrebbe essere l'edizione inglese; va bene, il resto del discorso non cambia :-)—GJo ↜↝ Parlami 16:50, 22 ott 2015 (CEST)
- D'accordo, allora rimuovo il template {{C}} e la citazione di Fernau. --Ai2007 (msg) 18:20, 22 ott 2015 (CEST)
- GJo: non capisco il motivo di forzare una cosa ad essere "leggendaria" quando è esistita fino alla fine dell'ottocento. Le fonti scritte non ci sono perché era una cosa da non scrivere in quanto contro la religione, ma io ho conosciuto vecchietti che parlavano della cosa accaduta ai tempi dei loro genitori (in Calabria). Avevo anche scritto cose qui nell'articolo, sapientemente eliminate. Non sono fonti scritte ma fonti dirette, però verba volant... lasciamola volare giusto? Tanto i vecchietti che ricordano stanno morendo. --Francescost (msg)
- Veramente, se non vi sono fonti non è possibile sostenere (su Teknopedia) l'esistenza di un fatto. Casomai, è possibile effettuare un lavoro di ricerca di fonti orali, proprio affinché non vadano perdute, ed a maggior ragione se si tratta di fonti "dirette". Ma in un libro, un opuscolo, uno studio. Teknopedia non è il luogo per ricerche personali.
- In secondo luogo, qui si discute di un fenomeno medievale, i fatti da te citati si collocano nel XIX - XX secolo, sono quindi molto posteriori. Andrebbero citati (con relative fonti, questo è chiaro, là ove sia possibile reperirne) in diversa voce, in quanto, se effettivamente esistiti, esulerebbero da una trattazione di un fenomeno medievale. --Ai2007 (msg) 01:28, 25 ott 2015 (CEST)
- Veramente, se non vi sono fonti non è possibile sostenere (su Teknopedia) l'esistenza di un fatto. Casomai, è possibile effettuare un lavoro di ricerca di fonti orali, proprio affinché non vadano perdute, ed a maggior ragione se si tratta di fonti "dirette". Ma in un libro, un opuscolo, uno studio. Teknopedia non è il luogo per ricerche personali.
Collegamenti esterni modificati
[modifica wikitesto]Gentili utenti,
ho appena modificato 1 collegamento esterno sulla pagina Ius primae noctis. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:
- Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20170114085151/http://www.treccani.it/vocabolario/ius-primae-noctis per http://www.treccani.it//vocabolario/ius-primae-noctis
Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.
Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 19:10, 16 lug 2019 (CEST)
un bufala colossale
[modifica wikitesto]credo che ormai sia stato appurato che questo "diritto" non sia mai esistito. Wiki ha costruito tutto su voci senza nessuna fonte, ma semplicemente sul sentito dire. Se qualcuno ha fonti certe su chi e dove questa LEGGE è stata votata e promulgata ( perchè se si parla di DIRITTO si parla di LEGGI) si faccia avanti. Diverssamente questa voce wiky andrebbe cancellata o riscritta totalemente riportando la verità
Controversie
[modifica wikitesto]Questo dello Ius è un qualcosa in cui si discuterà alla lunga. Tuttavia vorrei indicare questa fonte La Sentencia Arbitral de Guadalupe es un hito histórico político porque representa el paso decisivo en la emancipación de los payeses de remensa en Cataluña, al asegurar ya en el último tercio del siglo XV la libertad personal y territorial de los campesinos y labradores catalanes frente a la nobleza feudal y al estamento eclesiástico, que los mantenían en régimen de semiesclavitud, impomniendoles los denominados seis malos usos (intestia, exorquia, cugucia, arsia, firma de spolii y remensa, a los que habría que añadir el sometimiento al ius primae nocti) pubblicato sulla Revista de las Cortes Generales che non mi pare sia proprio un giornalino. Può essere che questo diritto fosse soltanto un qualcosa di locale o quantomeno legato alla situazione iberica e limitato nel tempo, ma dire che in assoluto sia una bufala globale mi sembra eccessivo.--Bramfab (msg) 16:37, 12 gen 2021 (CET)
- [@ Bramfab] A pagina 6 l'articolo dice però una cosa importante: «Nunca, en cambio, fue sancionada la costumbre de algunas encomiendas, como la que se conoce con el nombre de ius primae noctis, que tal como se entiende hoy, es el resultado de la interpretación del pensamiento ilustrado del siglo XVIII, como crítica y rechazo a los ancestrales privilegios nobiliarios propios del Estado absolutista» (da Google Tranlate: «D'altronde non fu mai sanzionata la consuetudine di alcune encomiendas, come quella conosciuta con il nome di ius primae noctis, che come viene intesa oggi, è frutto dell'interpretazione del pensiero illuminato del Settecento, come critica e rifiuto agli antichi nobili privilegi dello Stato assolutista»), quindi il riferimento allo ius, se non leggo male, è un'interpretazione successiva.—GJo ↜↝ Parlami 17:10, 12 gen 2021 (CET)
- Probabilmente intesa come legge scritta e generalizzata è un'interpretazione successiva, ma questo documento indica che il termine esisteva ed è precedente agli illuministi.--Bramfab (msg) 17:22, 12 gen 2021 (CET)
- Che il termine esistesse non è in dubbio – gli illuministi non se lo sono inventato – ma è riferito, se non ricordo male, alla tassa che il "villano" doveva pagare al "signore" [1] per avere il permesso di sposarsi (quindi nessuna implicazioni sessuale).—GJo ↜↝ Parlami 22:21, 12 gen 2021 (CET)
- La citazione del vescovo di Amiens, da Barbero andrebbe inserita nella voce, tuttavia Amiens è decisamente fuori dalla geografia e cultura della giurisdizione e civilizzazione Iberica a cui appartiene La Sentencia Arbitral de Guadalupe, geografia a cui incidentalmente si rifà il romanzo citato da Barbero, peraltro scritto da un avvocato esperto in diritto civile. --Bramfab (msg) 09:22, 13 gen 2021 (CET)
- Che il termine esistesse non è in dubbio – gli illuministi non se lo sono inventato – ma è riferito, se non ricordo male, alla tassa che il "villano" doveva pagare al "signore" [1] per avere il permesso di sposarsi (quindi nessuna implicazioni sessuale).—GJo ↜↝ Parlami 22:21, 12 gen 2021 (CET)
antichità
[modifica wikitesto][[Dall'alta antichità, una menzione mitica di una pratica simile è presente nella cultura arcaica mesopotamica dal XVIII al XVII secolo a.C. aC, all'inizio dell Epopea di Gilgameš: Gilgameš, re divino ma tirannico della città di Uruk, "non lascia la vergine a sua madre, figlia del guerriero, moglie del nobile".]]
Herarabba (msg) 14:14, 7 lug 2024 (CEST) Herarabba (msg) 14:14, 7 lug 2024 (CEST) Herarabba (msg) 14:14, 7 lug 2024 (CEST) Herarabba (msg) 14:14, 7 lug 2024 (CEST)