La trasformazione del dominio avviene esplicitando la lunghezza dei raggi della corona e l'ampiezza dell'angolo descritto per definire gli intervalli ρ, φ a partire da quelli x, y.
Esempio (2-c)
Sia , ovvero una circonferenza di raggio 2; è evidente che l'angolo descritto è l'angolo giro, quindi φ varierà da 0 a 2π, mentre il raggio della corona va da 0 a 2 (la corona con raggio interno nullo è proprio un cerchio) e ρ varierà da 0 a 2.
Esempio (2-d)
Sia ovvero la corona circolare nel semipiano delle y positive (si veda la figura in esempio); si nota che φ descrive un angolo piatto mentre ρ varia da 2 a 3. Di conseguenza il dominio trasformato sarà il seguente rettangolo: .
Esempio (2-e)
Sia e il dominio lo stesso dell'esempio 2-d.
Dall'analisi di D precedentemente effettuata sono già noti gli intervalli di ρ (da 2 a 3) e φ (da 0 a π). Si muti ora la funzione:
;
infine si applichi la formula per l'integrazione:
.
Una volta noti gli intervalli si ha
.
Esempio (2-f)
È possibile grazie alle coordinate polari andare a calcolare l'area di una circonferenza di raggio generico R.
Sia Presa , si calcola il seguente integrale:
Passando dalle coordinate cartesiane a quelle polari si giunge al seguente integrale doppio:
L'ultimo passaggio è possibile in quanto la funzione è indipendente da . Quindi si ottiene:
che è la formula nota per il calcolo dell'area del cerchio di raggio generico R.
Sia (sfera di raggio 4 e centro nell'origine); tramite la trasformazione si ottiene la regione .
Esempio (4-b)
Sia D la stessa regione dell'esempio 4-a ed
La trasformazione della funzione è molto semplice:
mentre del dominio già conosciamo gli intervalli della regione trasformata in T:
.
Si applica quindi la formula d'integrazione:
;
sviluppando si ha
.
Esempio (4-c)
Sia D la palla di centro 0 e raggio 3a () ed .
Analizzando il dominio potrebbe sembrare conveniente adottare il passaggio in coordinate sferiche, infatti gli intervalli delle variabili che delimitano la nuova regione T sono immediati:
.
Tuttavia trasformando la funzione si ottiene
.
Applicando la formula per l'integrazione si otterrebbe
molto complicato da svolgere. Il problema si risolve utilizzando il passaggio in coordinate cilindriche. I nuovi intervalli di T diventano
;
l'intervallo delle z è stato ottenuto dividendo la palla in due semisfere semplicemente risolvendo la disequazione della definizione di D (e trasformando direttamente x2 + y2 in ρ2). La nuova funzione è semplicemente ρ2. Applicando quindi la formula di integrazione si ha
.
Sviluppando si ottiene
.
Si applica ora la trasformazione
(gli intervalli diventano ). Si ha
;
dato che , si ricava
;
invertendo gli estremi d'integrazione e moltiplicando i termini tra parentesi l'integrale si può scomporre in due parti direttamente risolvibili:
.
Applicando il passaggio in coordinate cilindriche si è riusciti a ricondurre l'integrale triplo ad un integrale ad una variabile più facilmente risolvibile grazie a calcoli molto meno complessi.
Sia (ovvero il "tubo" avente come corona circolare di base la regione nell'esempio 2-d e come altezza 5); applicando la trasformazione si ottiene la regione (ovvero il parallelepipedo con base il rettangolo nell'esempio 2-d e altezza 5).
Poiché la componente z rimane invariata nella trasformazione, i differenziali dx dy dz variano come nel passaggio in coordinate polari, ovvero diventano ρ dρ dφ dz.
Si può quindi applicare la formula finale per il passaggio in coordinate cilindriche:
È consigliabile utilizzare questo metodo nel caso di domini cilindrici, conici, o comunque regioni per le quali è comodo sia delimitare l'intervallo delle z che trasformare la base circolare e la funzione.