Questione presunta omosessualità
[modifica wikitesto][@ Giacomanni], è noto che Montherlant si sia suicidato, oltre che per la malattia agli occhi, anche per l'outing subito riguardo la presunta omosessualità, causato (?) dalla pubblicazione di corrispondenze private. Quattro ore prima di morire dichiarò al pittore Mac'Avoy: «Sono sulla lista nera. [...] So che tutto è finito per me». Pierre Pascal, amico dell'autore, additò Roger Peyrefitte quale responsabile morale della morte.[65] Negli ultimi Carnets Montherlant scrisse: «Appena sarò morto, due avvoltoi, la Calunnia e l'Odio, copriranno il mio cadavere affinché appartenga del tutto e solo a loro, e lo lacereranno»Tuttavia è stato censurato nella voce, la natura di quello che Peyrefitte aveva scritto e la natura della calunnia. Un accenno, anche se M. poteva benissimo non essere un omosessuale, dovrebbe essere fatto. Perché P. è "responsabile morale"? cosa ha scritto da indurre M. al suicidio? Andrebbe specificato che P. alludeva alla presunta tendenza sessuale di M., tenuta da lui nascosta, o ad accuse di pederastia. Teknopedia francese ha un paragrafo dedicato. https://fr.wikipedia.org/wiki/Henry_de_Montherlant#Les_points_controvers%C3%A9s Ultima parte del capitoletto "Les points controversés - Montherlant et les garçons" Pierre Sipriot a écrit que Montherlant se serait souvent avancé masqué afin de cultiver une forme de secret. Par exemple, sur sa date de naissance, qu'il a falsifiée, se rajeunissant d'un an (il a, de plus, voulu naître le 21 avril, jour de la fondation de Rome, et même l'Académie française s'y est perdue donna longtemps dans sa notice officielle la date du 30 avril), ou dans le domaine de sa vie privée : Roger Peyrefitte a publié une première partie de la correspondance partiellement codée qu'il a entretenue avec Montherlant en en fournissant le décryptage, semblant démontrer qu'il l'accompagnait dans sa recherche de garçons entre 1938 et 1941. Le scandale du premier tome de cette correspondance empêcha la publication des années suivantes.La biographie de Sipriot, qui s'appuie principalement sur Roger Peyrefitte, laisse entendre que Montherlant aurait entretenu toute sa vie des relations sexuelles avec de jeunes adolescents. De plus, Sipriot prétend que Peyrefitte et Montherlant faisaient des virées ensemble et « entretenaient » à eux deux des mères de familles complaisantes. Montherlant, qui pressentait ces révélations, avait écrit dans ses derniers carnets : « Aussitôt que je serai mort, deux vautours, la Calomnie et la Haine, couvriront mon cadavre pour qu'il leur appartienne bien à eux seuls et le déchiquetteront. »Ces révélations posthumes ont modifié l'image qui dominait à son sujet de son vivant, contraignant certains à renoncer à un Montherlant idéalisé, et d'autres à le relire de plus près. (da fr:Henry de Montherlant) --Max842 (msg) 16:39, 4 mar 2019 (CET)
Pederastia greca
[modifica wikitesto][@ Max842] L'unica opera che potrebbe richiamare, ma lontanamente, il tema della pederastia greca è il dramma La Ville dont le prince est un enfant (insieme al suo rifacimento romanzesco Les Garçons); ma non è nulla di scabroso: si parla, ma vagamente, dell'affetto che un sacerdote nutre nei confronti di un allievo del collegio in cui insegna; un'opera che fu apprezzata anche dai gesuiti di Études. Almeno sulla base delle sue opere, Montherlant non sembra né il satiro descritto da Peyrefitte né un pornografo alla Genet.--Giacomanni (msg) 19:50, 18 mar 2019 (CET)
Evola
[modifica wikitesto]Non penso Evola stimasse Montherlant: Evola, ad esempio, aborriva il Rinascimento, che tanto spazio occupa nelle opere di Montherlant riverberandosi sotto molteplici sfumature in molti suoi prometeici personaggi. Che Montherlant leggesse Evola lo si apprende da una lettera che Pascal avrebbe ricevuto da Montherlant; ad ogni modo il nome di Evola non compare in alcuno scritto dì Montherlant né tantomeno quello di Montherlant in Evola.--Giacomanni (msg) 22:21, 18 mar 2019 (CET)
- Forse la stima era solo da parte di Montherlant per Evola.
"Ho letto e leggo Julius Evola. [...] Ora, io ignoravo tutto dello stato corporale di questo raro spirito. È quello che è. Ma egli vede!". (da una lettera a Pierre Pascal, 1972, citato in Pierre Pascal: Lux evoliana, in Testimonianze su Evola, a cura di Gianfranco de Turris, Edizioni Mediterranee, Roma, 1985, p. 166.) --Max842 (msg) 10:30, 19 mar 2019 (CET)