Discussione:Giovanni Segantini

Ho rollbackato lungo inserimento non wikifi "appiccicato" sopra la pagina da utente che ha fatto inserimento similare anche in altre voci (Psicoterapia). Dubbi ricerca originale e copyviol, anche se non ho trovato "match" per il copyviol ad una ricerca rapida. Avvertito utente, se qualcuno può valutare l'enciclopedicità delle informazioni inserite... Veneziano - dai, parliamone! 16:33, 16 gen 2008 (CET)[rispondi]

Nazionalità

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Scusate ma se questo pittore ha nome e cognome italiani (che ha mantenuto), è nato da genitori italiani in un paese di madrelingua italiana, ha vissuto comunque a lungo in Italia o in un cantone svizzero dove l'italiano è co-ufficiale, l'unica e sola lingua che abbia mai parlato è l'italiano ... e nella stessa voce in certi passaggi viene chiamato pittore italiano... perché dichiararlo apolide? Mi sembra che abbiamo migliaia di biografie di italiani vissuti prima che esistesse la cittadinanza giuridica moderna, e per questo pittore non mi sembra ci siano molti dubbi su qualche nazionalità attribuirgli. --felisopus (pensaci bene) posta 18:34, 23 mag 2011 (CEST)[rispondi]

Sono completamente d'accordo con il commento dell’utente Felis. E’ totalmente insensato ed infondato definire Segantini “apolide”. Oltre alle evidenze già ben argomentate qui sopra, il pittore suddetto è unanimemente definito italiano da qualsiasi fonte documentale ed enciclopedica. MAURUS FLAVUS 12:27, 25 mag 2011 (CEST)[rispondi]

Secondo lo scombinato criterio che anima il paragrafo Segantini apolide, anche Alessandro Manzoni (nonché due terzi degli italiani settentrionali nati a fine settecento) è da ritenersi austriaco naturalizzato italiano in quanto nato a Milano nel 1785, anno in cui la città meneghina era sotto il domino austriaco. Quindi, secondo questa scombinata teoria, Manzoni è a tutti gli effetti uno scrittore austriaco o “apolide”, Francesco Hayez un pittore austriaco (pur avendo un cognome che suona tanto spagnolo?!? forse perchè "apolide"), Giovanni Berchet (e lui con questo cognome francofono…) è apolide pure lui, Italo Svevo manco a parlarne, etc. etc. E che dire di Italo Calvino (nato a Cuba), Lucio Fontana (in Argentina), Giorgio De Chirico e suo fratello Savinio (nati in Grecia). E chi si sognerebbe mai di negare l’aggettivo “italiano” a Dante, a Giotto, a Michelangelo, a Bernini, a Leopardi? Tutti nati in stati e staterelli, Ducati e Signorie che non erano ancora l’Italia unita. MAURUS FLAVUS 16:06, 25 mag 2011 (CEST)[rispondi]

E come la mettiamo con la nazionalità di quelli nati prima che si inventasse l'anagrafe? E Giovanni Paolo II che visse i suoi ultimi 30 anni a Roma e' forse italiano o vaticano? Suvvia la nazionalità di Segantini e' italiana, le sue vicende legate alla cittadinanza chiesta o non chiesta sono curiosità' biografiche, indicative forse di una filosofia di vita, ma nulla di piu'. --Bramfab Discorriamo 16:14, 25 mag 2011 (CEST)[rispondi]