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Monitoraggio effettuato nel marzo 2009 |
Spostata la sezione Storia. Motivo: controllare e aggiungere le fonti. Il nome di Genzano di Lucania (PZ) compare in "Notizie degli Scavi di Antichità comunicate alla R. Accademia dei Lincei..." nel numero di gennaio 1886 (Tipografia della R. Accademia dei Lincei -Roma 1886). A pag. 278, punto IX, si legge: "Genzano di Basilicata - Nell'alta valle del Bradano presso Genzano, e propriamente sulla via che da Genzano mena a Palmira (già Oppido, nel cui territorio fu trovata la lex Bantina), in contrada Pericoli (leggi Ponte del Pericolo sul vallone Pericolo, presso Festula), si sono rinvenuti antichi oggetti. Secondo la tredizione locale, vi esistono le reliquie di un pago col nome di Festale; e quivi anni dietro fu scoperto un sepolcro, con una lapide iscritta, di cui l'ispettore sopra ricordato (cav. M. La Cava) fece fare un calco in gesso. La lapide è ora murata nella masseria del dott. Albano (ex masseria Albani-Fiore, ora Renna) ed è di assai difficile lettura, sia per la rozzezza con cui fu incisa, sia per le offese del tempo. Vi si vede: 'SCEIATAM ATERREOTAA ARCA VEFII A ESVAE(O?) AEDEVV NTAESTANORUM PLUSMINUSSANO
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