Visto che gli stati nazionali hanno sperabilmente fatto il lor tempo, non sarebbe male scrivere una storia di Europa condivisibile da tutti i popoli Europei. La difficolta e' enorme dato che la culture scolastica e popolare creata dagli stati nazionali negli ultimi duecento anni ha sottolineato le differenze e le ostilita' al posto degli elementi comuni. Il caso di Asterix e' esemplare. Il comportamento di Asterix e dei suoi concittadini ha piu' a che vedere con il comportamento dei Germani che con quello dei Galli. Infatti piace moltissimo in Germania dove viene assimilato ad Arminio. Ben venga quindi il contributo di Teknopedia ad un NPOV. Certo che poi le versioni nelle varie lingue dovrebbero essere controllate e correlate.
Se Siagro fu sconfitto nel 486 non poteva essere "governatore romano": l'impero romano di occidente aveva infatti cessato di esistere dieci anni prima. MM 01:19, Feb 2, 2005 (UTC)
Perchè continuate a scrivere "invasioni barbariche" contrapponendole alla dominazione romana? Per i Galli i romani erano degli invasori e nulla di più. Non potete continuare a "guardare" la storia con occhi "romanocentrici". C'è stata un "romanizzazione" a cui poi è seguita una millenaria "SROMANIZZAZIONE" ad opera di altri popoli. Stop. Perchè questi "altri" popoli devono essere sempre considerarti "barbari invasori"? E i romani cos'erano se non degli invasori? Se oggi andate in Germania, in Francia, in Ungheria, e leggete la "loro" versione della dominazione romana, forse potreste avere la sorpresa di leggere "gli invasori romani" e i liberatori "germanici, franchi, ecc.). IN Ungheria Attila è un eroe nazionale, da noi in Italia è invece descritto come un demonio. Questione di punti di vista!e gli piaceva il pacchio!! michi - 18 aprile 2007
Appunto! Se per gli ungheresi Attila è stato un eroe nazionale, e per i tedeschi ed i francesi i romani sono stati degli invasori, per noi le tribù germaniche sono state orde barbariche. Perchè solo noi non dovremmo avere una "nostra" versione della storia? E' lo stesso motivo per cui per noi gli altri sono stranieri e noi lo siamo per gli altri! Nicola - 29 luglio 2007
Le attuali inghilterra, Scozia, Galles facevano parte della Britannia e non della Gallia, definizione che comprende soltanto il continente e non l'arcipelago britannico. --Swirlan 23:52, 24 ago 2007 (CEST)
Galli e Celti
[modifica wikitesto]C'è confusione tra le voci tra Celti e Galli (i Celti delle Gallie). Sto provvedendo al riodino, seguento uno schema uniforme per i popoli antichi--CastaÑa 15:06, 27 gen 2008 (CET)
- Fatto, almeno a grandi linee. Per il futuro, sarebbe opportuno integrare le aggiunte nel [[consueto schema.--CastaÑa 00:55, 30 gen 2008 (CET)
Non mi risulta che il termine Galli possa effettivamente riferirsi alle popolazioni indicate dalla pagina di Teknopedia
[modifica wikitesto]Non mi risulta che il termine Galli possa effettivamente riferirsi alle popolazioni indicate dalla pagina di Teknopedia. Avete scritto "Galli era il nome con cui i Romani indicavano i Celti che abitavano in epoca antica la regione della Gallia, corrispondente grosso modo ai territori attuali di Francia, Belgio, Svizzera, Paesi Bassi, Germania...". Direi che considerando il libro 7 capitolo 26 dell'opera in 142 libri di Tito Livio "Ab Urbe Condita" il termine si riferisse anche a popolazioni (celtiche o meno) che abitavano nell'Italia centro-meridionale. Il termine sembra più riferito a popolazioni barbare (cioè che non sono né romane né greche). Infatti, nel libro 7 si parla delle guerre nel Sannio, cioè sugli Appennini dove si trova Isernia (per avere una vaga idea). Alla fine del capitolo 26 (del libro 7) si dice che questi Galli si dispersero verso il Volsci, l'agro Falerno, l'Apulia e il mare Tirreno. Quindi sembra proprio che Tito Livio si riferisse a Sanniti o a Celti che abitavano l'Italia. Direi che col termine Galli ci si è sempre riferiti a popolazioni nordiche (che non avete segnato nella zona degli Appennini prossimi ad Isernia), forse per errore, credendo di aver capito bene ma dimenticandosi di fonti scritte come quelle di Tito Livio. Direi che la storia non sia fatta di certezze, escono sempre sorprese e dilemmi da risolvere. — Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 87.9.248.142 (discussioni · contributi).
- Che abbiano razziato in Italia in lungo e largo, penso sia un dato acquisito, ma per quanto mi consta, è altrettanto acquisito che i Galli-Celti non si insediarono come popolo più a meridione delle Marche. --Mac (msg) 08:19, 4 dic 2019 (CET)