Intervento spostato
[modifica wikitesto]Sposto qui per il tono non enciclopedico, e anche perché questa è una disambigua, non un approfondimento sul personaggio.
- Il grasso spaccone cavaliere Falstaff deriva dal "miles Gloriosus" di Plauto e nell'opera del bardo assurge a creatura di finzione immortale. Tanto che molti critici lo mettono in contrapposizione con il Tragico Otello affermando che "bastano queste due figure a rendere immortale l'opera di Shakesphare". E sbagliato affermare che Falstaff sia presente anche nell'"Enrico V", visto che nella suddetta opera si viene a sapere nel primo atto solo della sua morte (con un espediente tipico dal teatro greco in avanti, arriva un servitore che informa Re Enrico V della morte di Falstaff avvenuta in una locanda. La stessa delle "Commari di Windsor").
- Per conoscere questo personnaggio basta quindi la Commedia "Le commeri di windsor", e sopratutto, i 10 atti delle due parti Dell'"Enrico V" uno dei capolavori assoluti del teatro Shakespariano e mondiale.
- PS: I film dei registi attori Laurence Oliver (1949) e Kennet Branagh (1985), tratti dall'"Enrico V", per spegare lo splendido rapporto d'amicizia che esisteva tra il re e il vecchio cavaliere fanno comparire il personaggio Falstaff anche se, come detto, nella partitura originale a teatro ciò non avviene.