Perplessità
[modifica wikitesto]Non riesco a comprendere il significati di questa frase "In un ulteriore senso, infine, che a fare più direttamente con la rivelazione propria di alcune religioni, la temporalità eterna propria della divinità è radicalmente altra dalla temporalità definita e limitata propria del genere umano.", qualcuno potrebbe aiutarmi? 93.148.201.179 (msg)
Etimologia
[modifica wikitesto]Qui "eterno" è detto provenire da "ex" + "ternum", ma è un'etimologia totalmente campata per aria! In realtà il latino "aeternum" è una contrazione di "aeviternum", che deriva da "aevus", ovvero "tempo".
Perplessità II
[modifica wikitesto]Definire "eternità" come ciò per cui una [cit.] <<mancanza di un limite anteriore e posteriore allo scorrere del tempo comporterebbe la formulazione dell'ipotesi di una temporalità infinita>> significa corromperne irrimediabilmente il concetto. Infatti una "temporalità infinita" rimane pur sempre una definizione quantitativa legata all'idea di tempo o meglio allo scorrere indefinito della "durata" che costituisce l'unità di misura attraverso la quale esso viene percepito e misurato. In questo caso quindi, il Tempo può essere così esattamente definito come "perpetuo", cioè non-finito o "indeterminato" cioè senza-termine. "Eterno", di contro, è proprio ciò che si pone concettualmente "fuori" dalla temporalità e quindi della durata stessa e non è in nessun modo assimilabile a qualsivoglia estensione del concetto di Tempo, tanto meno [cit.] <<essere quindi messo in relazione con la temporalità cronologica, immaginando ad esempio l'eternità come la sequenza ideale di intervalli di tempo in numero illimitato>>. Se dunque correttamente ciò che possiede il carattere dell'eternità ricade peculiarmente sotto il dominio della metafisica, sono proprio la fisica e la matematica a dover confrontarsi con questo "limite" che rimane per esse del tutto invalicabile perché ontologicamente "non-misurabile".