Ragazzi c'è un imprecisione nell'immagine. La provincia di Isernia è segnalata con cap 6xxxx (cioè in giallo), mentre il cap è 8617x, quindi nella stessa zona del resto del Molise.

Mi sembra che la cartina sia giusta (confrontare con la mappa nella pagina della provincia di Isernia), quindi correttamente in giallo tutto il Molise (tra il verde dell'Abruzzo ed il rosso della Puglia); piuttosto nell'elencazione iniziale della "struttura" delle aree territoriali (regioni postali) c'era un'evidente incongruenza con l'attribuzione della provincia di Campobasso all'area Marche-Abruzzo (basta vedere, più in basso, l'elenco dei codici postali per trovare entrambe le province molisane come 86xxx). <coolkeeper, apocrifo>

Ho inserito qualche riga che può spiegare l'organizzazione del CAP in Italia. Spero di non aver fatto errori grossolani, e se ci sono conto che vengano presto corretti.

ma non c'è la pagina degli autotrasporti cap di prato cioè consorzio autolinee pratesi?? da autobus se cerco la mia cap, per chi ancora non lo avesse capito è l'azienda di autobus di prato, mi manda al codice d'avviamento postale!!!! comunque so che i codici di avviamento postale sono cambiati ma non so quali.

Capisco. Probabilmente la voce non c'è. Puoi inserirla, se credi (non garantisco che sarà mantenuta, bisogna vedere se è di rilievo enciclopedico... comunque ho trovato anche il link all'ARPA e dunque può darsi di sì). Ad esempio puoi scriverla qui: Consorzio Autolinee Pratesi. Poi occorrerà disambiguare come fatto con l'ARPA stessa.

Nella voce del Codice di avviamento postale però è meglio non parlare di autobus! :)

P.S. Anche se non sei registrato potresti firmarti, per cortesia? Terzultimo pulsante in alto. Ciao. --Llayumri 20:10, 22 set 2006 (CEST)[rispondi]

Personalmente non sono daccordo sullo spostamento di CAP in CAP (Italia). La voce generica relativa ai codici postali di tutto il mondo dovrebbe essere Codice postale (come in tutte le altre lingue di Teknopedia) e non CAP, che non è altro che l'acronimo amministrativo del codice postale italiano (come NPA di quello svizzero). In CAP l'articolo sul solo codice italiano (con eventuale redirect da Codice di Avviamento Postale) e in NPA (redirect da Numero Postale di Avviamento) l'articolo su quello svizzero. Non è più corretto? --Dch 11:40, 4 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Secondo lo standard deciso con sondaggio, gli acronimi devono essere delle disambigue, che indirizzano verso le singole voci, intitolate con la versione estesa dell'acronimo. Quindi ora CAP è una disambigua, che indirizza (tra le altre cose) a Codice di avviamento postale. ary29 09:07, 9 ott 2006 (CEST)[rispondi]

Condivido. --Dch ^discutiamone 10:14, 9 ott 2006 (CEST)[rispondi]

C'è un errore grossolano nella tabella: Cesena, Urbino e Carrara non sono capoluoghi di provincia. Il fatto che le rispettive province riportino i nomi di queste città, non fa di esse automaticamente dei capoluoghi (diversamente, la provincia dell'Ogliastra ha per capoluoghi Lanusei e Tortolì, pur non riportando, nella denominazione, né il nome di una né dell'altra).
Inoltre, andrebbe specificato che per Poste italiane considera invii diretti a capoluoghi di provincia solo quelli indirizzati a località che hanno la terza cifra del CAP pari a 1 o a 9. Lo so bene perché lavoro in un'azienda che fa direct mailing e ancora oggi, pur essendoci adeguati alla codifica nuova, dobbiamo carteggiare gli invii diretti per esempio a Olbia come stradale 2 della provincia di Sassari (anche se nell'indirizzo c'è scritto OT).

Hai parzialmente ragione. In effetti Cesena e Carrara non sono capoluogo di provincia ma contibuiscono esclusivamente alla denominazione della Provincia. Ma Urbino si (è scritto nella sua Legge istitutiva ottocentesca e nullo Statuto dell'Ente)!. Quanto all'ultima precisazione, si tratta di un aspetto prettamente organizzativo di Poste Italiane nelle more che vengano definiti i nuovi CAP per i nuovi capoluoghi della Sardegna (Olbia, Tempio Pausania, Lanusei, Tortolì, Sanluri, Villacidro, Carbonia e Iglesias), per i quali dovranno utilizzare come terza cifra non solo il 9 ma anche il 7 (purchè dispari), e per le 3 nuove province di istituzione statale. --Dch ^discutiamone 06:29, 9 mag 2007 (CEST)[rispondi]

Urbino sì (anche se per Poste italiane no: vedi terza cifra del CAP)? D'accordo, allora che si lasci Urbino, ma si cancellino gli altri due. Quanto alle nuove province della Sardegna, sei proprio sicuro che abbiano intenzione di definire nuovi codici? Io dico di no, dal momento che non avrebbe senso se non vengono contemporaneamente istituiti nuovi centri postali operativi. Cosa che non mi sembra l'azienda, ormai privata e snella, abbia intenzione di fare: i piani di razionalizzazione degli ultimi anni ne hanno solo chiusi.

No, non ho mai parlato di nuovi uffici, anzi, l'orientamento generale dello Stato (e anche degli altri enti e aziende nazionali) è proprio quello di non istituire nuovi uffici, ma di raggruppare più province come area di competenza degli uffici. Si veda anche per la questione della ventilata soppressione del 70% delle sedi provinciali esistenti della Banca d'Italia e delle Prefetture minori, su tutto il territorio nazionale (salvo poi dire che nelle nuove 3 province statali verranno creati TUTTI gli uffici statali decentrati!). La mia personale opinione è che questo non impedisca la riforma dei codici postali quantomento in recepimento della nuova organizzazione amministrativa, mantenendo gli uffici esistenti, al solo fine di garantire chiarezza e senza alcun maggiore esborso da parte di Poste Italiane. In Sardegna sono numerosi i comuni passati anche tra province preesistenti, per i quali la situazione è oggi particolarmente confusa (ad esempio Bosa che si trova oggi in provincia di Oristano ma che è ancora soggetta alla Prefettura, al CPO postale, al Catasto, alla Motorizzazione, alla Questura e agli Ordini Professionali di Nuoro). Va bene mantenere gli uffici esistenti ma occorre almeno recepire i cambiamenti avvenuti (anche rideterminando i CAP dei comuni e dei capoluoghi secondo il nuovo schema provinciale), senza alcun costo aggiuntivo per i cittadini. --Dch ^discutiamone 16:28, 11 mag 2007 (CEST)[rispondi]

Guarda che Poste italiane con lo Stato non c'entra proprio niente. Eroga il servizio postale universale (non in via esclusiva, peraltro, essendoci stata una liberalizzazione: il fatto che non ci siano operatori nuovi entranti di fatto non significa che ciò non sia previsto in diritto) in forza di una convenzione con lo Stato, ma è una società per azioni, ovverosia un soggetto dotato di personalità giuridica di diritto privato. Cosa intendi con enti e aziende nazionali? Se intendi enti pubblici e aziende statali (o di proprietà dello Stato), ebbene essi sono statali, non nazionali; il concetto di nazione è ben diverso e fa riferimento a un concetto demografico e culturale (o forse, ancora, intendi aziende operanti su tutto il territorio nazionale?).

Peraltro Poste italiane prevede di quotarsi in borsa entro l'anno e, pertanto, lo Stato potrebbe anche cessare di esserne il maggiore azionista. In ogni caso è un soggetto di diritto privato e, come tale, non viene finanziato con i soldi dei cittadini (almeno non con le entrate fiscali).

L'istituzione della nuova provincia di Fermo ha determinato il cambio di CAP di TUTTI i comuni della ex provincia di Ascoli Piceno, ad eccezione del capoluogo. Immagino sia successa la stessa cosa negli altri casi di nuove province. Dunque ci sono un po' di dati da aggiornare. --Ermanon 10:30, 12 feb 2011 (CET)[rispondi]

Come mai nella voce vengono messi solo i CAP svizzeri e i CAP militari britannici, quando anche le Basi Nato Americane della United States Air Force, United States Army, United States Navy godono, in Italia e nel mondo in genere, di codici autonomi (APO/FPO/DPO) aventi come inizio 09xxx due lettere indicanti l'area geografica come : "AA" (Armed Forces of the Americas) "AE" (Armed Forces of Europe) "AP" (Armed Forces of the Pacific)

Può esser utile aggiungere tale informazione ? Grazie--Andreasquizzato1984 (msg) 12:31, 23 lug 2020 (CEST)[rispondi]