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Sospetti
[modifica wikitesto]Un anonimo ha inserito un'importante contributo sulla storia del paese in un unica modifica, senza correzioni o quasi. Ho ritenuto di segnalarlo. Pifoyde 11:26, 18 giu 2007 (CEST)
il commento in questione, data la costruzione dei tempi in diversi punti, da l'impressione di non essere copiato da un'unica fonte; sembrerebbe più un collage. Oltretutto sono presenti notizie recenti che potrebbero essere prese al più da articoli di cronaca locale. Anche io spesso realizzo un testo che poi incollo nell'articolo quando credo che sia sufficientemente completo. --Mafejthoth 17:21, 10 lug 2007 (CEST)
La voce l'ho quasi interamente scritta io - a parte le righe iniziali su chi risiede a Blevio - in momenti diversi ed è basata su ricerche effettuate personalmente senza violare, almeno consapevolmente, alcun copyright. Se gentilmente Pifoyde mi segnala quali parti corrispondono ad altri scritti o testi procederò a modificarle. Grazie, ciao Catpic 17:00, 14 nov 2008 (CEST)
Giuditta Pasta (1797-1865) celebre cantante lirica, soggiornò spesso in Villa Ferranti, già appartenuta ai Tanzi conti di Blevio: è un errore. La Pasta non soggiornò, bensì era proprietaria, delle ville bleviane chiamate Roda (oggi Roccabruna) e Trempo (oggi Ferranti - Pasta). Quest'ultima villa non apparteneva ai Tanzi conti di Blevio, proprietari invece della villa oggi denominata Taverna e situata nel confinante comune di Torno. 20 luglio 2010 (GV)
Posso chiedere all'autore del testo dove ha trovato il riferimento a Belenus circa l'ipotesi del nome Blevio? 20 luglio 2010 (GV)
Nel settembre 1802 e da agosto ad ottobre 1804 Carlo Porta (1775-1821), maggior poeta milanese, è ospite a villa Malpensata dell'amante Luigia Mainardi: la contessa era Luigia Vertemate, moglie del conte Carlo. 20 luglio 2010 (GV)
L'abate, poeta e patriota Tommaso Bianchi (...). Il Bianchi non era abate, era "semplice" prete. 20 luglio 2010 (GV)
Secondo una leggenda fu il diavolo a disseminare queste pietre sul pianoro sovrastante Blevio, lanciandole per gioco come palle fino alla vetta di San Maurizio ed aspettando che tornassero ai suoi piedi per essere rilanciate: in realtà, la leggenda locale racconta che il diavolo lanciasse le pietre sulla opposta riva del lago (monti di Cernobbio e Moltrasio) mentre la vetta di San Maurizio si trova proprio sopra Blevio. A lanciarvi le pietre, il povero diavolo avrebbe fatto un po' di fatica... 20 luglio 2010(GV).
Blevio (dial. Biév): in realtà, l'esatta scrittura è Biéev. 20 luglio 2010 (GV)
Tra la fine dell'Ottocento e i primi del Novecento le ville più belle ospitarono famosi cantanti e compositori di musica lirica: tutto vero, ma è sbagliato il periodo: tra l'inizio dell'Ottocento e fino alla prima guerra mondiale le ville più belle (ecc.). 20 luglio 2010 GV)
Nel XVII secolo furono costruiti, sui monti retrostanti, dei lazzaretti per ricoverare i malati contagiati dalla peste: nessuna nuova costruzione; semplicemente vennero adibite a ricovero degli appestati le preesistenti casupole, oggi baite di montagna, utilizzate dai contadini locali per il loro lavoro sui monti. 20 luglio 2010 (GV)
L'abate, poeta e patriota Tommaso Bianchi nacque a Perlasca, frazione di Torno, nel 1804 dalla famiglia di un umile boscaiolo e si trasferì poi a Blevio per lavorare come giardiniere: torno sul Bianchi perché prima mi era sfuggita una cosa. Non fu lui a trasferirsi a Blevio per lavorare come giardiniere, bensì il padre (Tommaso era un bambino) e, dunque, moglie e figlio lo seguirono. Inoltre, il padre di Tommaso non era boscaiolo, ma barcaiolo. 20 luglio 2010 (GV)
Villa Borletti ora Chiara, fatta costruire ai primi dell'Ottocento dal nobile russo Grigorij Schouvaloff. In realtà, il suo cogonome era Petrovich e come tale giunse a Blevio. Morta l'amata moglie Sofia Soltikoff, il Petrovich si fece barnabita con il nome d'arte (si passi il termine) di Padre Agostino Maria Schouvaloff. 20 luglio 2010 (GV)
Posso chiedere all'autore del testo dove ha trovato questo riferimento: Il territorio del comune occupa un'area di 5,9 chilometri quadrati di varia altitudine, da 200 a 1140 metri sul livello del mare e per 2/5 costituita da acque? 20 luglio 2010 (GV)
- ortografia: Biéev è scritto in ortografia milanese classica, Biev in Ortografia moderna. Entrambe sono corrette. --Kibira 13:13, 8 ago 2010 (CEST)
Ripeto: in dialetto Blevio è Biéev. Poi parliamo pure di classico e/o moderno, ma l'esatta scrittura è questa. 10 agosto 2010 (GV)
- non avendo un organismo di controllo riconosciuto che abbia stabilito delle regole ortografiche (e non solo) certe, il lombardo viene scritto dagli autori in svariati modi, a seconda del sistema ortografico utilizzato. Così nel dialetto locale, Blevio, la cui pronuncia fonetica IPA è /ˈbjeːf/, viene scritto Biéev, Biev, nel sistema ortografico ticinese credo che sia Bieef ... e così via. vedo che Pietro Monti in Saggio di vocabolario della Gallia Cisalpina e celtico:e appendice al vocabolario dei dialetti della città e diocesi di Como, Società tipografica de' classici italiani, 1836, pag 4, lo scrive Biév. Tutte queste ortografie sono esatte. --Kibira 10:34, 11 ago 2010 (CEST)
Per cortesia, potrei chiedere la correttezza di citare le fonti quando si copiano integralmente altrui scritti? Mi riferisco ai tre racconti Quando la Ca' Rossa diventò Bianca, Il misero crollo di Villa Carena e La scorpacciata del Moll de nabbia, che un anonimo ha inserito nella voce Blevio senza citare il sito di provenienza: www.blevioinlinea-glv.it. A queste correzioni ho provveduto io; potrei chiedere in occasione di altri inseirmenti provenienti dal mio sito o da mie pubblicazioni di citare cortesemente la fonte? Grazie, 25 ago 2010 (GV)
Chiedo scusa se mi ripeto: tutto quanto sopra vale anche per il paragrafo "Personalità legate a Blevio". 25 ago 2010 (GV)
Сonte russo Grigoriy Petrovich Shuvalov
[modifica wikitesto]Il modo giusto di scrivere il nome del nobile russo è questo: Grigoriy Petrovich Shuvalov. Il commento della discussione sopra: "In realtà, il suo cogonome era Petrovich", purtroppo non è corretto per un semplice motivo: il nome completto del cittadino russo include anche il suo patronimico - parte del nome, che indica la discendenza paterna e per Grigoriy Shuvalov, figlio del conte Petr Andreevich Shuvalov (1771 — 1808), il patronimico è "Petrovich", mentre "Shuvalov" - è il cognome della famiglia.
L'unica variazione del nome è nella traslitterazione come "Grigoriy" oppure "Grigoij". Il primo modo è piu usato. Larioarea (msg) 15:18, 14 set 2013 (CEST)
/* Leonardo da Vinci */
[modifica wikitesto]A proposito della mia modifica di questa sera: sono stato ieri a Blevio (il seguente articolo è mio: http://www.scoprire.biz/2018-03-16-cartolina-da-blevio/) e il parco era aperto. Le foto sono state scattate dal parco (Giancarlo.nicoli).
E se spedissimo Leonardo a Torno (ma con viaggio di sola andata)?
[modifica wikitesto]Buonasera a tutti. Propongo uno spostamento del paragrafo di Leonardo da Vinci nella pagina sulla Villa Pliniana, meglio se corredato di qualche nota bibliografica in più.
Collegamenti esterni interrotti
[modifica wikitesto]Una procedura automatica ha modificato uno o più collegamenti esterni ritenuti interrotti:
- Aggiunta del link all'archivio https://web.archive.org/web/20191216224915/https://www.elirivascultore.it/arteliturgica/blevio/blevio.html per https://www.elirivascultore.it/arteliturgica/blevio/blevio.html
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