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Esistenza e unicità di Dio
[modifica wikitesto]La fonte citata afferma testualmente che "l'argomentazione non è esente da ingenuità, ma il testo è venerando e merita di essere analizzato, perchè contiene la prima dimostrazione che attualmente si conosce dell'esistenza del Dio cristiano". La sua importanza storica è attestata dall'influenza nel de fide orthodoxa di Giovanni Damasceno. Quanto esposto dalla stessa fonte, può essere diviso in una dimostrazione contro l'esistenza del politeismo, che per assurdo equivale a dimostrare l'unicità di Dio, e, in secondo luogo, in una dimostrazione, sempre basata su ipotesi che sono verità di fede, della generazione dell'Unigenito come sinonimo di coesistenza e identità. Oltre ad essere complementari, in un struttura simile a alla filosofia e matematica greca, le due parti dell'argomento atenagoreo condividono sostanzialmente la stessa costruzione: generazione-->consustanzialità /immagine-somiglianza--->coabitazione. — Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 94.38.236.32 (discussioni · contributi) 00:22, 22 nov 2020 (CET).
Se la Legatio afferma che gli esseri generati sono simili o identici tra loro, in modo complementare il Dialogo con Trifone di san Giustino afferma che <<ciò che è ingenerato, infatti, è simile, uguale, identico all'ingenerato e l'uno non può avere prevalenza sull'altro per potenza o dignità>> (V, 5). Le due proposizioni delineano una separazione e indipendenza fra il mondo delle creature generate e quello delle divinità ingenerate, che per Atenagora corrisponde all'unico Dio cristiano. E' qualcosa di molto simile alla trascendenza di Dio nota nel Medioevo. — Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 151.57.212.153 (discussioni · contributi) 14:40, 23 nov 2020 (CET).
- Che "il testo è venerando" lo vai a scrivere sulla tua enciclopedia personale, o al limite su Cathopedia, non su questa che non è un'enciclopedia confessionale.--151.57.212.153 (msg) 14:40, 23 nov 2020 (CET)
- La fonte citata all'inizio è Etienne Gilson, La filosofia nel Medioevo, Firenze, La Nuova Italia, 1973, p. 33. Ontoraul (msg) 20:20, 20 dic 2020 (CET)