Nel testo ho trovato delle frasi talmente encomiastiche - e poco enciclopediche - che le ho trascritte in questo florilegio:
Era un giovanotto perspicace e dalla bella parlantina, studioso ed ubbidiente dimostrò fin dall'inizio una grande indipendenza di pensiero.
Era appena ventenne ma aveva la grinta e le capacità di un ottimo ed esperto comandante.
Aveva uno spirito puramente illuminista, era un uomo di azione riflessivo ed estremamente tattico nelle scelte. Sul campo di battaglia aveva dimostrato valore, ma, a differenza di tanti arditi, il suo valore non era rivelato nell’azione fulminea bensì nella razionalità di comandante. Aveva il fegato dell’ufficiale coraggioso che ama manovrare i propri uomini arditamente senza tirarsi mai indietro dal pericolo. Antonio era un tipo piuttosto alto, sul volto sfoggiava ampi baffoni ed aveva una capigliatura folta e spesso scompigliata. In se racchiudeva una grande eleganza di ragionamento unita ad un ardente sentimento patriottico.
L’episodio rivela l’audacia e la “stoffa” di leader del giovane giurista mergozzese. Doti che, nel bene e nel male, lo porteranno agli apici di una vita sfolgorante fatta di successi e di onori.
Come ufficiale dei Cacciatori delle Alpi, Oliva si rivelò ancora una volta valido ed estremamente coraggioso.
Si sentiva fiero di se, percepiva di essere un valido punto di riferimento per i suoi allievi di diritto arruolatisi volontari e per i suoi soldati.
Oliva era ormai divenuto un politico di “razza”.
Inoltre rilevo un'inesattezza: ho trovato scritto che "la sua bella fama di patriota ed i suoi scritti illuminati [che] lo portano ad essere proposto da numerosi colleghi emiliani come deputato. Oliva avrebbe sicuramente accettato l’offerta se l’Italia non fosse scesa nuovamente in campo, al fianco della Prussia, contro l’Austria".
Ma in Italia non si votò nel 1866, quindi l'affermazione non è credibile!
Io sono arrivato al 1867. C'è ancora del lavoro da fare. --Sentruper (msg) 13:50, 2 giu 2011 (CEST)